Oltre le attese il bond Twitter e record per il rendimento
Superiori alle aspettative i 700 milioni di dollari raccolti e record per il 3,875% di rendimento con la sua prima obbligazione per Twitter
Una raccolta superiore alle aspettative
Successo inaspettato per il bond Twitter che raccoglie 700 milioni di dollari con la sua prima obbligazione, superando di 100 milioni le sue stesse previsioni.
L'operazione è stata condotta da un pool di istituti americani composto da J.P. Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America Merrill Lynch e Wells Fargo.
L'investimento ha attirato diversi tipi di investitori, tra cui alcuni fondi asiatici ed europei che si sono aggiunti a gestori statunitensi del segmento high yield.
Un rendimento da record
Il bond Twitter con scadenza 2027 è rivolto ai soli investitori istituzionali tramite collocamento privato e ha visto una richiesta così alta che il rendimento del 4,5% iniziale ha chiuso in ribasso fino al 3,875%.
Si tratta del record di rendimento all'esordio, in quanto raggiunge quello precedente realizzato da Burger King, ma quest'ultima vantava un track record più lungo nel settore del debito, con 12,6 miliardi di dollari circa in circolazione. L'operazione rappresenta una novità per il social network preferito da Donald Trump, in quanto finora aveva emesso soltanto bond convertibili in collocamenti privati, ottenendo anche buoni tassi e alti prezzi di conversione rispetto ai 30 dollari di quotazione attuale del titolo in Borsa.
Milioni di interessi risparmiati
All'ottimo risultato ottenuto con l'obbligazione, si aggiungono anche i buoni risultati finanziari degli ultimi anni, permettendo a Twitter, dunque, un rifinanziamento a costi più bassi rispetto a una normale emittente “junk”, risparmiando quasi 14 milioni di dollari.
Si tratta di una buona notizia per il il gigante americano, in quanto viene da un terzo trimestre di quest'anno chiuso con ricavi per 824 milioni e un reddito operativo di 44 milioni, entrambi inferiori alle attese.
In calo la liquidità netta, ferma a 336 milioni dai precedenti 444 milioni dello stesso periodo del 2018, nonostante i 165,5 milioni di flussi di cassa liberi, generati a causa dell'impiego dei proventi 2018 con l'emissione del penultimo bond.
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