Opa di Credit Agricole su Creval, Petrus si mette “di traverso”

L’Opa di Crédit Agricole sul Credito Valtellinese “inciampa” su Petrus Advisers. L’advisor Uk ha definito «inadeguata» l’offerta pubblica di acquisto non sollecitata di 10,50 per azione annunciata da Crédit Agricole e «pertanto» non intende aderire.

Secondo gli ultimi aggiornamenti Consob, Petrus possiede il 3,015% del capitale di Creval.

Le stime di Petrus, danno un fair value di Creval su base stand alone in un range di 13,2-17 euro per azione in un’ottica di medio termine e in una forchetta di 15,3-21,1 euro per azione in ottica di M&A. «Non siamo interessati al tentativo di Crédit Agricole di ottenere il controllo del Credito Valtellinese senza corrispondere un premio di controllo e riconoscere agli azionisti della banca una porzione adeguata del valore creato da un’operazione di M&A», ha detto in una nota. Petrus, inoltre, aggiunge che «l’attuale management team abbia realizzato un lavoro eccellente e oggi il Credito Valtellinese sia una banca estremamente solida con un futuro brillante davanti a se».

A fine novembre Crédit Agricole Italia, società controllata per il 75,6% da Crédit Agricole, aveva annunciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) sul 100% del capitale dell’istituto a 10,50 euro per azione. L'offerta, condizionata al raggiungimento da parte di Crédit Agricole Italia di una partecipazione pari almeno al 66,7% del capitale sociale con diritto di voto di Credito Valtellinese, aveva visto subito l’adesione di Algebris (5,4% del capitale) e Credit Agricole Assurance (9,8% del capitale).

Intorno alle 12 il titolo Creval guadagna lo 0,96% a 12,02 euro a Piazza Affari, con il prezzo che si mantiene ben al di sopra di quello dell’Opa. Per molti operatori di mercato è segnale di un possibile rilancio da parte di Crédit Agricole, anche se i vertici di quest’ultima nei giorni scorsi hanno ribadito che questo non succederà.