Ovs penalizzata dal lockdown, vendite -68%

Il lockdown pesa sui risultati del primo trimestre di Ovs. Dal 1 febbraio al 30 aprile la società veneta ha realizzato vendite nette per 102,7 milioni di euro, in flessione del 68%. Il dato si è fatto sentire questa mattina sulla quotazione del titolo, con un brusco calo in apertura di contrattazioni del 3,9% a 0,9 euro. Perdite lievemente mitigate a metà mattina.

I risultati del gruppo di abbigliamento sono stati penalizzati dall’epidemia Covid-19. Le entrate si sono rivelate in linea con le attese nella prima parte del mese di febbraio, per poi riflettere un calo di traffico durante l’ultima settimana dello stesso mese. Storicamente, il primo trimestre è caratterizzato da vendite più significative e a margine pieno nei mesi di marzo e aprile.

L’Ebitda (-34 milioni) è negativo a causa della forte flessione dei ricavi mitigata da 60 milioni di costi in meno.

Questa mattina Equita Sim ha confermato le attese come «coerenti con le indicazioni per il 2020 fornite nell’ultima call». Le indicazioni suggerirebbero un gross margin stabile, mentre la Posizione finanziaria netta (Nfp), a fine aprile negativa per 428,8 milioni, è «circa 10 milioni meglio delle attese e sotto i livelli dell’anno scorso», scrivono gli analisti, «ma pensiamo per una forte tensione sui debiti commerciali che - il comunicato anticipa - sarà normalizzata entro l’anno».

Equita resta hold (tp 1.0) alla luce del rischio di revisione sul debito e delle incertezze sul trend di vendite per il II semestre (rischio Covid) e per il primo semestre 2021 (capacità di ridurre il magazzino).