Ovs tonica a Piazza Affari in attesa dell’assemblea degli azionisti
Il titolo si porta in rialzo del 5% a fine mattinata e sovraperforma l’indice small cap di Milano. Su richiesta di Consob la società ha pubblicato informazioni aggiuntive in vista dell’assemblea di oggi. Per gli analisti le indicazioni sono «incoraggianti».
Acquisti sulle azioni Ovs in vista dell’assemblea degli azionisti in programma oggi
A fine mattinata il titolo guadagna il 5,34% scambiato a 1,81 euro e sovraperforma il segmento small cap della piazza milanese (+0,7%). A dare benzina alla quotazione le informazioni aggiuntive pubblicate ieri dalla società su richiesta della Consob, in cui si svelano alcuni dettagli su assunzioni e target del piano 2021-23 approvato dal Cda lo scorso 11 febbraio.
Secondo le indicazioni le vendite nette sono stimate in crescita a un Cagr 2019-23 del 2,4%, pur restando ancora leggermente inferiori al termine del periodo considerato, a parità di perimetro rispetto a quelle del 2019.
Nel periodo 2021-23 si prevede l’apertura di 88 punti vendita diretta e di 546 negozi in franchising. Il gross margin è atteso in crescita nel 2021 rispetto al 2020 ma in lieve calo nel 2022-23 per effetto di un maggior sviluppo del canale distributivo in franchising.
Il piano prevede una generazione di flussi di cassa per ciascuno degli esercizi considerati, di importo non superiore rispetto a quanto generato dal Gruppo nel 2019 e nel 2017, anni recenti e non caratterizzati da eventi straordinari e non ricorrenti.
Ovs ha anche anticipato la crescita delle vendite del Gruppo nei primi 26 giorni di maggio, in particolare segnala «che dal primo week-end di riapertura dei centri commerciali l’andamento di tutti i parametri commerciali e reddituali del Gruppo è molto positivo e in miglioramento rispetto alle previsioni».
Analisti: da Ovs indicazioni incoraggianti
Equita Sim (rating buy, prezzo obiettivo a 2,2 euro) parla di «indicazioni incoraggianti su piano e current trading dalla documentazione assembleare». Le indicazioni qualitative sui tre anni, sottolineano gli esperti «sono superiori alle nostre stime come ricavi, con +2,4% di tasso composto medio annuo di crescita 2019-2023 rispetto al nostro 0% (9% di upside sul 2023), che deriva da vendite a parità ancora sotto il 2019 nel 2023 (noi siamo ancora 9% sotto) e sviluppo della rete in franchising e diretta. Capex 2021-2023 leggermente sopra i livelli 2018-2020. Per l’anno in corso si conferma l’obiettivo di forte recupero di vendite ma rimanendo sotto i livelli 2019. Il gruppo segnala che i primi mesi sono stati sotto budget a causa delle restrizioni causate dalla pandemia e hanno portato a interventi sui costi (era stato anticipato un Ebitda a break-even nel primo trimestre 2021), mentre i primi 26 giorni di maggio hanno visto un forte recupero delle vendite, sopra i livelli di budget. Sopra budget anche il cumulato da inizio anno ed è ragionevole ipotizzare che possa essere superato il budget 2021 (non noto). Nel complesso, i commenti sono di supporto alle nostre stime, in particolare il recupero dell’attività recente. Noi incorporiamo 115 milioni di Ebitda rispetto ai 73 milioni nel 2020».
Anche Kepler Cheuvreux conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 2 euro. Per gli esperti il titolo scambia ancora a multipli bassi e dovrebbe beneficiare delle riaperture in corso e di un livello di concorrenza minore sul mercato dopo la crisi.
Per Intesa Sanpaolo (buy e tp 2 euro) «le indicazioni sono raggiungibili dato il forte rimbalzo del mercato atteso quest’anno e alla luce delle aperture di negozi a gestione diretta e della minor concorrenza. Gli obiettivi del piano sono coerenti con le nostre stime attuali, indicando una rapida ripresa dell’Ebitda quest’anno a 112 mln euro rispetto ai 73 milioni del 2020 e ulteriore crescita nel 2022 e nel 2023, quando ci aspettiamo un Ebitda a 164 milioni euro, leggermente sopra il livello del 2019. Ribadiamo la nostra visione positiva sull’azione».
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