Panic buying a Shanghai e Shenzhen
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna oltre il 7%, uno dei movimenti giornalieri più rilevanti degli ultimi dieci anni. Settembre si chiuderebbe a questi prezzi con un rialzo del 20%. Diversi broker e intermediari hanno avvertito di non essere in grado di elaborare ordini a seguito della mole enorme di acquisti e di aperture di nuovi conti sulle piattaforme di trading. L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo del 3%.
Il Nikkei di Tokyo perde quasi il 5% nel finale di seduta. Il tracollo segue l’inaspettata vittoria di Shigeru Ishiba nella corsa alla leadership del partito al governo. Il mercato aveva puntato sulla rivale Sanae Takaichi.
Stellantis ha rivisto le stime dei risultati del 2024, una decisione dovuta "ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore”. Venerdì sera era arrivato il secondo allarme sugli utili di Volkswagen.
La borsa degli Stati Uniti ha chiuso la settimana con un altro record del Dow Jones, salito dello 0,3%. Zavorrato dai tech (Nasdaq -0,4%), l’S&P500 ha chiuso in calo dello 0,1%.
I dati pubblicati venerdì hanno mostrato che l’inflazione non è quasi più un problema e la spinta consumistica non è poi così debole: l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali - è risultato inferiore alle aspettative su base mensile, mentre l'indice del sentimento dei consumatori dell'Università del Michigan è salito più del previsto.
I futures sui Fed-funds danno ora una probabilità del 54% che la banca centrale opti per un altro taglio di mezzo punto a novembre, secondo lo strumento FedWatch del CME. E’ probabile che saranno i dati del mercato del lavoro a muovere i mercati tra oggi e il prossimo meeting del Federal Open Market Committe del 6 e 7 novembre.
L’indice MSCI World si avvia a chiudere settembre con un rialzo dei quasi il 2%, quarto mese consecutivo di guadagni.
IL RALLY DI BABBO NATALE A SETTEMBRE
Quel che nel gergo del mercato finanziario è chiamato il Santa Rally, ovvero la corsa a comprare azioni che anticipa la corsa a comprare regali per il Natale, quest’anno sembra essere partito già con l’arrivo dell’autunno. Nel fare il punto di quanto è successo sui mercati nella seconda parte di settembre, Barclays si spinge a prevedere tempo bello per un altro po’, soprattutto per le società più esposte al ciclo economico. La FED ha fatto sapere che farà di tutto per salvaguardare la crescita, le autorità di Pechino si sono accodate e hanno varato credibili misure di sostegno economico. Per finire, il petrolio scende, dopo le indiscrezioni sulla volontà dell’Arabia Saudita di accantonare il programma di riportare il petrolio a cento dollari. “Non tutto è roseo”, avverte il team guidato dallo strategist Emanuel Cau. I problemi potrebbero arrivare dalla Francia, dove i fondamentali economici sono in peggioramento e il governo sembra fragile. “Riteniamo che i premi per il rischio sui mercati francesi, rimarranno probabilmente elevati fino a quando la nebbia politica e fiscale non si diraderà, il che è improbabile avvenga rapidamente”.
IL RALLY DELLA CINA PROSEGUE
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna oltre il 7%, uno dei movimenti giornalieri più rilevanti degli ultimi dieci anni. Settembre si chiuderebbe a questi prezzi con un rialzo de 20%. Diversi broker e intermediari hanno avvertito di non essere in grado di elaborare ordini a seguito della mole enorme di acquisti e di aperture di nuovi conti sulle piattaforme di trading. L’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo del 3%.
Stanotte la banca centrale cinese ha disposto il taglio dei tassi dei mutui esistenti di cinquanta punti base. Si tratta dell’ultima di una serie di misure di sostegno al mercato delle abitazioni. In aggiunta, la città di Guangzhou ha annunciato ieri la revoca di tutte le restrizioni sugli acquisti di case. Le megalopoli di Shanghai e Shenzhen hanno affermato che intendono allentare i vincoli sugli acquisti di case da parte di acquirenti non locali e abbassare il tasso minimo di acconto per i primi acquirenti di case a non meno del 15%.
La riduzione del tasso dei mutui stabilita dalla Banca centrale mira ad alleviare l'onere del mutuo per i proprietari di case, cercando di incrementare il mercato immobiliare e la debole domanda di consumi interni. "Mentre le riforme orientate al mercato sui tassi di interesse continuano a rafforzarsi e la relazione tra domanda e offerta nel mercato immobiliare subisce grandi cambiamenti, l'attuale meccanismo di determinazione dei prezzi dei tassi dei mutui ha evidenziato alcune carenze", ha rilevato la Banca del Popolo della Cina nella sua nota. Per questo, "il meccanismo necessita di urgenti adeguamenti e ottimizzazioni”. Le quattro maggiori banche statali cinesi, tra cui Industrial and Commercial Bank of China e China Construction Bank, hanno riferito che avrebbero risposto attivamente alla politica e che stavano promuovendo "l'adeguamento ordinato dei tassi di interesse sui mutui esistenti". La Pboc ha anche annunciato domenica che avrebbe esteso le misure di sostegno dei prestiti per lo sviluppo immobiliare e dei prestiti fiduciari degli sviluppatori fino alla fine del 2026 con lo scopo di soddisfare meglio la domanda di finanziamento degli sviluppatori.
GIAPPONE
Il Nikkei di Tokyo perde quasi il 5% nel finale di seduta. Il tracollo segue l’inaspettata vittoria di Shigeru Ishiba nella corsa alla leadership del partito al governo. Il mercato aveva puntato sulla rivale Sanae Takaichi, intervenuta nel corso delle ultime settimane sui temi di politica monetaria in modo drastico: a suo avviso, alzare i tassi è “stupido”. Molti pezzi grossi del Partito Liberal Democratico, quello che dal dopoguerra esprime il premier, avevano dato il loro appoggio a Takaichi, per cui il mercato aveva iniziato a ragionare su uno stop, o una lunga pausa, al ciclo dei rialzi dei tassi deciso dalla banca centrale. Venerdì, nel giorno dell’esito della votazione interna, lo yen ha guadagnato l’1,8%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire piatte. Future indice Dax di Francoforte invariato. Oggi esce l’inflazione armonizzata UE in Italia e Germania.
Il Bund tedesco riparte da 2,15% di tasso di rendimento. Euro poco mosso a 1,115.
TAGLIO TASSI IN EUROPA
BNP Paribas si aspetta che la BCE taglierà i tassi di 25 pb nella riunione del 17 ottobre in quanto “i dati recenti indicano un aumento del rischio di un deterioramento più marcato dell'attività economica nell'Eurozona, mentre le prospettive di inflazione a breve termine appaiono positive” si legge nel report curato da Market 360 - la divisione della banca francese dedicata all’attività di ricerca e analisi sui mercati. Domani esce il dato sull’inflazione nella zona euro , dopo la sorpresa al ribasso arrivata venerdì da Francia e Spagna, gli economisti iniziano a ragionare su un rallentamento ancora più pronunciato di quel che dice il consensus (+1,9%) Tornando alla BCE, gli analisti della banca prevedono un altro taglio a dicembre e poi un taglio ogni tre mesi nel 2025, quando l'economia riacquisterà un certo slancio. “Riduciamo la nostra aspettativa sui tassi a fine 2025 dal 2,50% al 2,25%, all'interno del range di stime neutrali”.
TITOLI
Stellantis ha rivisto le stime dei risultati del 2024, una decisione dovuta "ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore”. Il margine del risultato operativo adjusted è atteso tra il 5,5% ed il 7% per l'intero 2024, in calo rispetto al precedente "double digit", mentre il free cash flow industriale è previsto tra -5 miliardi e -10 miliardi di euro rispetto al precedente "positive".
Venerdì sera era arrivato il secondo allarme sugli utili di Volkswagen.
Unicredit investirà in modo significativo per riqualificare 600 dipendenti che saranno in gran parte trasferiti nelle filiali, per potenziare la strategia commerciale delle rete, hanno riferito due fonti a Reuters. Secondo indiscrezioni, l'amministratore delegato Andrea Orcel ha partecipato a una riunione virtuale tenutasi venerdì con l'amministratore delegato designato di Commerzbank Bettina Orlopp. Un’acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit presenta più vantaggi che svantaggi, secondo quanto riferito da Lars Feld, consigliere economico del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, in un'intervista a Il Sole 24 Ore di domenica.
Telecom Itala, MFE. Il gruppo francese Vivendi ha impegnato le quote detenute nelle due secietà, nell'ambito di un finanziamento del valore nominale di 2 miliardi di euro sottoscritto con cinque banche per rimborsare i suoi obbligazionisti nel caso il progetto di scissione del gruppo francese andasse in porto. Una fonte vicina al gruppo ha precisato sabato che la proprietà delle azioni resta di Vivendi e che continuerà ad averne piena disponibilità: mantiene i diritti di voto e gli accordi non pregiudicano eventuali vendite.
Rai Way. La Rai e il fondo F2i potrebbero firmare presto un protocollo d'intesa volto a studiare la possibile fusione tra Rai Way e la rivale EI Towers, in cui MFE-MediaForEurope è azionista di minoranza al 40%. Lo riferisce il Corriere della Sera di domenica.
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