Parla la FED: tutto è possibile
Per evitare scoppi di volatilità, il taglio di mezzo punto potrebbe essere seguito da un linguaggio più moderato da parte del presidente della Fed Jerome Powell nella conferenza stampa successiva alla riunione. Al contrario, una riduzione di un quarto di punto, invece, potrebbe essere commentata con allusioni esplicite a tagli più consistenti nelle prossime riunioni.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Stamattina esce il dato sull’inflazione in UK.
In Asia Pacifico il Nikkei di Tokyo è sulla parità, dopo aver quasi del tutto azzerato i guadagni di stanotte. A indebolire l’azionario è l’andamento dello yen, ieri in forte calo su dollaro e stamattina di nuovo in apprezzamento. Hanno riaperto con un lieve calo le borse della Cina. Moncler: vende un socio di peso.
Il dato di ieri sui consumi ha fermato l’apprezzamento delle obbligazioni ed aveva inizialmente spinto al rialzo la borsa degli Stati, l’S&P500 era tornato a vedere i massimi della storia ma nelle ultime due ore della seduta i guadagni sono sfumati quasi del tutto. Per la statistica, l’indice è comunque arrivato alla settimana seduta consecutiva di rialzo, essendo salito dello 0,03%.
TAGLIO TASSI
Nel tardo pomeriggio si scoprirà se la Federal Reserve bada più al calo dell'occupazione o alla minaccia di una ripartenza dell’inflazione. Entrambi gli aspetti sono di sua competenza ma non sempre si riesce a tenere entrambi sotto controllo. La probabilità di un taglio di 50 punti base è ora del 65% e quella di una riduzione di un quarto di punto è del 35%, secondo i dati compilati da CME Group.
Il Federal Open Market Committee ha mantenuto il suo target di tasso sui fondi federali al 5,25%-5,5% dal luglio 2023. Iniziare il ciclo di tagli in un modo più soft o più forte non cambia poi tanto il quadro macroeconomico, ma le ricadute sui mercati finanziari sono imprevedibili e potenzialmente dirompenti. Per evitare scoppi di volatilità, il taglio di mezzo punto potrebbe essere seguito da un linguaggio più moderato da parte del presidente della Fed Jerome Powell nella conferenza stampa successiva alla riunione. Al contrario, una riduzione di un quarto di punto, invece, potrebbe essere commentata con allusioni esplicite a tagli più consistenti nelle prossime riunioni, qualora il mercato del lavoro e l'inflazione lo supportassero. "È importante notare che questo taglio dei tassi è solo l'inizio", scrive Greg McBride, capo analista finanziario di Bankrate, citato da Barron's.
Oggi saranno disponibili ulteriori dettagli nella nuova Sintesi delle proiezioni economiche della Fed. L’ultimo cosiddetto dot plot di giugno includeva una stima mediana di un taglio di un quarto di punto del tasso sui fed-funds entro la fine del 2024. La previsione mediana dei funzionari implicava tagli di un punto percentuale ciascuno nel 2025 e nel 2026. È molto probabile che questi punti si spostino in direzione di ulteriori tagli dei tassi nel 2024, dato l'aumento più rapido del previsto del tasso di disoccupazione rispetto alle proiezioni di giugno. Tuttavia, potrebbero essere inferiori ai prezzi di mercato, che implicano una serie aggressiva di tagli dei tassi. I prezzi dei futures di lunedì implicavano le maggiori probabilità di un allentamento di 1,25 punti percentuali quest'anno, seguito da un altro 1,25 punti percentuali nel 2025. “.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future indice Dax invariato. La borsa di Milano ha chiuso ieri in rialzo dello 0,6%.
Alle 11 esce il dato finale sull’inflazione nella zona euro.
GERMANIA
La fiducia degli investitori nell'economia tedesca è scesa al livello più basso in quasi un anno. L'indicatore delle aspettative dell'istituto ZEW è sceso a settembre a 3,6 da 19,2 in agosto, come risulta da una pubblicazione di martedì. Gli economisti si aspettavano un piccolo calo a 17 e nessuno prevedeva un tale crollo. Anche l'indice delle condizioni attuali è sceso, a -84,5.
"La speranza di un rapido miglioramento della situazione economica si sta visibilmente affievolendo", ha dichiarato in un comunicato il presidente dello ZEW Achim Wambach. "Sebbene il calo delle aspettative economiche per l'Eurozona indichi un aumento generale del pessimismo, il calo delle aspettative per la Germania è significativamente maggiore".
In Asia Pacifico il Nikkei di Tokyo è sulla parità, dopo aver quasi del tutto azzerato i guadagni di stanotte. A indebolire l’azionario è l’andamento dello yen, ieri in forte calo su dollaro e stamattina di nuovo in apprezzamento. Hanno riaperto con un lieve calo le borse della Cina. I titoli cinesi legati ai chip salgono dopo che il Ministro dell’Industria ha rivendicato una svolta nello sviluppo di apparecchiature per la produzione nazionale di chip.
BANCHE
S&P Global Ratings accoglie positivamente la volontà della Banca centrale europea (BCE) e della Banca d'Inghilterra (BoE) di mantenere un ampio stock di riserve, utilizzando principalmente le operazioni di rifinanziamento standard per distribuire liquidità al sistema bancario. “Questo implica che le banche centrali avranno un ruolo significativo nei piani di finanziamento e liquidità delle banche su base permanente, il che, in linea generale, rende i profili di finanziamento delle banche più flessibili, una caratteristica valutata positivamente da S&P”. Affinché le ricadute siano positive per tutti, “è però necessario eliminare il potenziale stigma che accompagna l’utilizzo delle linee di credito delle banche centrali e garantire che le banche siano preparate operativamente per accedervi”.
ORO
Stamattina in lieve rialzo, +0,3% a 2.575 dollari, in prossimità dei massimi della storia. I tagli dei tassi d'interesse della Fed faranno aumentare i prezzi dell’oro, Goldman Sachs la pensa in questo modo tradizionale e non vede ragione per passare a un diverso modulo interpretativo. In un report di ieri, la banca mette in fila le possibili obiezioni e fornisce le risposte. “La prima obiezione comune è che la relazione negativa tra tassi d'interesse e prezzi dell'oro si è interrotta dal 2022. Sebbene la domanda strutturalmente più elevata delle banche centrali abbia effettivamente azzerato la relazione tra tassi d'interesse e livelli di prezzo dal 2022, che le variazioni dei tassi d'interesse continuano a determinare variazioni dei prezzi dell’oro”. Il secondo argomento comune è che il mercato dell'oro avrebbe già prezzato completamente il ciclo di allentamento. “Sebbene i mercati obbligazionari abbiano effettivamente prezzato un numero di tagli dei tassi superiore a quello previsto dai nostri economisti nello scenario di base, scopriamo che le partecipazioni in ETF sostenute da oro fisico continuano a salire gradualmente man mano che il tasso di policy della Fed scende”. L’analista Tina Thomas conclude così. “Pur vedendo un certo ribasso tattico dei prezzi dell'oro nell'ipotesi di base dei nostri economisti di un taglio della Fed di 25 pb mercoledì, ribadiamo la nostra raccomandazione di trading sull'oro lungo e il nostro obiettivo di prezzo di 2.700 dollari/toz entro l'inizio del 2025, data la domanda strutturalmente più elevata delle banche centrali, la spinta graduale dei tagli dei tassi e i vantaggi di copertura dell'oro contro i rischi geopolitici, finanziari e recessivi”.
Il bitcoin sale, sull’aspettative di un calo del costo del denaro, a 60.500 dollari, ieri +4%. Petrolio in ribasso dopo due sedute consecutive di rialzo. Brent a 73,5 dollari il barile.
TITOLI
Poste italiane. Il governo ha approvato un decreto per la vendita di una quota in Poste. Il decreto prevede che lo Stato mantenga una partecipazione di oltre il 50%.
Moncler. Carlo Rivetti ha avviato un Abb sullo 0,8% circa della società, uscendo completamente dal capitale.
Generali ha raggiunto un accordo per la cessione del 99,99% della controllata turca Generali Sigorta.
Tenaris si è unita a Snam e Rina per valutare la capacità dei pozzi di stoccaggio sotterraneo di gas (Ugs) per gestirne le miscele con un contenuto di idrogeno fino al 100% e per definire un design pronto per l'idrogeno per i nuovi pozzi.
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