PayPal, il Ceo Shulman e altri manager comprano azioni


Gli acquisti per un totale di 2,5 milioni di dollari sono stati realizzati dopo la drammatica caduta del titolo dello scorso 1° febbraio (-25%). Il problema degli account fasulli creati per beneficiare degli incentivi. Intanto la controllata Venmo stringe un’alleanza con Amazon.


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In sei anni il Ceo Shulman non aveva mai comprato azioni.

Dopo il crollo delle azioni PayPal dello scorso 1° febbraio il top management della società mostra di avere fiducia nelle possibilità di ripresa e la settimana scorsa ha acquistato robusti pacchetti di azioni. In prima fila si è mosso il presidente Dan Shulman. Con una comunicazione alla Sec, Shulman ha reso noto di avere investito il 3 febbraio 1 milione di dollari per comprare 7.994 azioni PayPal a un prezzo medio di 124,57 dollari. Adesso Shulman possiede 196.500 azioni e quello della settimana scorsa è il primo acquisto che il manager ha fatto da quando ha assunto la guida del gruppo nel 2015. In sei anni Schulman ha accumulato un consistente pacchetto di azioni come parte del compenso per la sua opera di manager, pacchetto che in questi anni ha gradualmente ridotto con una serie di operazioni di vendita.

La cosa interessante dell’acquisto di Shulman non è tanto il milione di dollari investito, che va visto in relazione al suo patrimonio personale, ma il fatto che l’acquisto ricade sotto la norma dello “short-swing rule”, per cui se il manager decidesse di vendere le azioni acquistate entro sei mesi l’intera plusvalenza realizzata andrebbe versata alla società PayPal.

Altri due membri del board di PayPal, David Dorman e Frank Yeary, hanno comprato azioni la settimana scorsa rispettivamente per un milione di dollari e per 500mila dollari.

Il crollo causato dalla revisione dei target di crescita.

Il primo febbraio PayPal è precipitata in una sola seduta del 25% e ha continuato a scendere anche nei giorni successivi, fino a segnare venerdì 11 febbraio un prezzo di chiusura di 115,29 dollari, il minimo dall’aprile 2020. Il ribasso dal massimo assoluto di 310 dollari segnato lo scorso 26 luglio è del 63%.

La drastica caduta è stata causata in piccola parte dai risultati non entusiasmanti del quarto trimestre 2021, mentre il grosso della delusione per gli investitori è venuto dalla revisione dei target di crescita per il 2022 e per gli anni successivi. E’ stato abbandonato l’obiettivo per il 2022 di fare crescere il numero degli utilizzatori 49 milioni di unità: il target è stato ridimensionato a un massimo di 20 milioni di account. Allo stesso modo è caduto l’obiettivo di medio periodo di raggiungere i 750 milioni di utilizzatori entro il 2025, dagli attuali 420 milioni. Questo traguardo era stato fissato sulla base della campagna di incentivi, che però sta ora portando alla chiusura di 4,5 milioni di account. 

La cattiva gestione della politica di incentivi.

Il fatto è che PayPal è inciampata nella cattiva gestione della politica di incentivi. Nel corso del 2021 la società ha iniziato a offrire i suoi primi incentivi all'iscrizione, distribuendo fino a 10 dollari per incoraggiare nuovi clienti ad aprire un account sulla nota piattaforma di pagamenti digitali. Ma l'azienda ha scoperto che molti degli account sono stati creati attraverso bot farm all'interno di sistemi ideati per accumulare quantità di denaro in maniera non prevista dall'iniziativa.

Il problema si è sommato agli ultimi risultati finanziari che non sono stati all'altezza delle aspettative di Wall Street, facendo precipitare le azioni dell'azienda. Una spesa inferiore da parte dei clienti a basso reddito, rispetto a ciò che avveniva durante i periodi di lockdown, e l'aumento dei prezzi ai livelli più alti da un decennio negli Stati Uniti hanno contribuito a determinare utili inferiori al previsto.

Gli analisti confermano la fiducia: target price a 182 dollari (upside del 58%).

Nonostante questo la società continua a godere della fiducia degli analisti: su 47 esperti che coprono il titolo, 37 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 182 dollari, più alta del 58% rispetto all’ultima chiusura.

I risultati del quarto trimestre hanno risentito del definitivo distacco da eBay, che ha deciso di non utilizzare più PayPal come sistema esclusivo di pagamento. I ricavi sono saliti del 13% a 6,92 miliardi di dollari con un utile per azione (EPS) in crescita del 4%.

La risposta di PayPal a eBay è stata la migliore possibile: a partire dal 2022 Venmo, l’app di PayPal per i pagamenti via mobile, sarà disponibile per gli acquisti su Amazon. Venmo nel 2021 ha registrato una crescita del 40% delle transazioni processate.

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