Per BofA l’autunno è la stagione dei chip: comprare Nvidia


La banca americana inserisce il gruppo leader dei processori grafici fra i suoi top picks insieme a ON Semiconductor. Storicamente le performance migliori del settore si realizzano nel quarto trimestre di ogni anno. Questa settimana la Commissione Ue dirà la sua sull’acquisizione di Arm.


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Nel 2021 i ricavi complessivi del settore cresceranno del 24%.

Bank of America punta con forza sui produttori di semiconduttori e nomina i suoi due campioni del settore, Nvidia e ON Semiconductor, che entrano di slancio fra i top picks della banca newyorkese per il quarto trimestre 2021.

A fronte di una carenza di chip che continua ad affliggere a livello globale interi comparti industriali, come l’automotive, i videogame e l’elettronica di consumo, i produttori di circuiti integrati registrano una forte crescita della domanda. In un report pubblicato venerdì 17 settembre, Bank of America prevede che la crescita della domanda di chip si manterrà sopra le attese per tutto l’anno prossimo e alza le stime sui ricavi complessivi del settore nel 2021 portandoli a 544 miliardi di dollari, con un incremento del 24% sull’anno precedente. La stima precedente era per un incremento del 21%.

Vivek Arya, il managing director che ha guidato il team degli analisti di BofA, ribadisce la scelta di investire sui produttori di semiconduttori “alla luce del loro ruolo critico nell’economia globale che si sta rapidamente digitalizzando”, e anche perché questa industria si caratterizza per una forte redditività.

Target price alzato a 275 dollari con un upside potenziale del 26%.

Dopo questo inquadramento generale del settore, Vivek Arya passa ad analizzare il timing dell’investimento e conclude che il periodo migliore per comprare le azioni dei produttori di chip è alla vigilia dell’ultimo trimestre di ogni anno. La statistica dice che in tutti gli anni fra il 2010 e il 2020 i periodi ottobre-dicembre e gennaio-marzo hanno regolarmente visto l’indice Philadelphia Semiconductors mettere a segno una performance migliore dell’indice S&P500.

Per Nvidia, leader mondiale nella produzione di processori grafici e di chip per l’intelligenza artificiale (AI), Bank of America ha alzato il target price da 260 dollari a 275 dollari, indicando quindi un upside potenziale del 26% rispetto al prezzo attuale di 218 dollari.

La performance di Nvidia: +80% in 12 mesi.

Dall’inizio dell’anno il titolo Nvidia è salito del 66% con una performance quasi tripla rispetto all’indice del settore Philadelphia Semiconductors (+23%).  Pochi giorni prima di Bank of America anche Jefferies era intervenuto sul titolo alzando il target price a 260 dollari da 223 dollari. Per entrambi i broker la raccomandazione è Buy.

Nvidia si caratterizza per una redditività altissima, con un margine netto (utile netto/fatturato) costantemente superiore al 30%. Per il 2022 il consensus degli analisti stima che i ricavi raggiungeranno 25,7 miliardi di dollari, con un utile di 8,7 miliardi (34,1%). Nel 2023 il fatturato dovrebbe salire a 28,9 miliardi e l’utile a 9,5 miliardi (33,1%).

Apple, Qualcomm e Samsung cercano di bloccare l’acquisizione di Arm.

Queste stime non tengono conto del potenziale allargamento del business di Nvidia se andrà in porto l’acquisizione dell’inglese Arm, operazione da 54 miliardi di dollari annunciata un anno fa. In questi 12 mesi Nvidia ha lavorato incessantemente per ottenere le autorizzazioni dalle autorità Antitrust di mezzo mondo e proprio questa settimana la Commissione Ue dovrà decidere se approvare l’acquisizione o avviare un approfondimento del caso con un’indagine che può durare un massimo di quattro mesi.

La Gran Bretagna un mese fa ha ravvisato nell’operazione un rischio per la concorrenza e ha deciso di avviare un’indagine. Fra i grandi gruppi dell’industria tech, Apple, Qualcomm e Samsung si sono dichiarati preoccupati per le possibili conseguenze di un’integrazione fra Nvidia e Arm, mentre due produttori di chip concorrenti, Marvell e Boradcom si sono detti favorevoli.

Nvidia ha detto che se l’acquisizione andrà in porto manterrà Arm nel ruolo di “fornitore neutrale di tecnologia”. Controllata dalla giapponese SoftBank, Arm è uno dei major player dell’industria globale dei semiconduttori, con una produzione di circuiti integrati di altissimo livello utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale, nel quantum computing e nello sviluppo delle reti 5G.

Su 42 analisti censiti da MarketScreener, 35 consigliano l’acquisto di azioni Nvidia, tre suggeriscono di vendere e quattro hanno raccomandazione neutrale. La media dei target price è 224 dollari.

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