Per i mercati meglio la Grecia dell’Italia

I titoli di Stato di Atene sono meno rischiosi di quelli italiani. Non succedeva dal 2008.
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Come nel 2008
Dalle piazze finanziarie arrivano indicazioni chiare al governo italiano su come muoversi e premiano il faticoso cammino compiuto dalla Grecia per uscire dalla crisi che ha portato ieri (7 novembre) a ottimi risultati per i titoli di stato di Atene.
I tassi dei bond governativi greci rendono meno dei rispettivi BTp italiani su varie scadenze della curva: 5, 7, 10 e 15 anni. Per assistere a uno scenario simile bisogna tornare al 2008, prima che la Grecia venisse travolta da una crisi del debito sovrano che poi ha dovuto affrontare con tre piani di salvataggio e molte tensioni sociali nel paese.
2 punti di vantaggio
Il sorpasso è arrivato ieri quando Piazza Affari ha chiuso la seduta delle borse con un vantaggio di 2 punti base (1,25% contro 1,27%). Un allungo veloce, l’Italia a inizio anno godeva di un vantaggio di 170 punti sulla parte a 10 anni (i bond con la durata simbolicamente più significativa per i mercati).

Italia con basso tasso di rendimento
La Grecia è arrivata a questi risultati nonostante abbia un rating (BB-) inferiore di quattro gradini rispetto a quello italiano (BBB). A far la differenza tra i due Paesi è stata la percentuale di calo (in realtà per entrambi) del tasso di rendimento: in Italia da inizio anno si è passati dal 2,8% all’1,25% (con una punta allo 0,8% ad agosto) mentre in Grecia il tasso è crollato dal 4,38% all’1,27%.

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