Per Vestas nuovo ordine dagli Usa per 158 MW
L’azienda danese leader nelle turbine eoliche dovrebbe realizzare nel 2023 una crescita dei ricavi del 4,1%, ma lo scenario resta incerto. Il Ceo Andersen lamenta la lentezza delle approvazioni dei nuovi parchi eolici. Quotazioni in ripresa dai minimi
In Usa ordine da 72 turbine per il repowering di tre progetti
Nuovo importante ordine per Vestas, l’azienda danese leader mondiale nella costruzione di turbine per impianti eolici. Vestas ha ricevuto un ordine da 158 MW per il repowering di tre progetti non ancora resi noti negli Stati Uniti. L'ordine consiste in 72 turbine V120-2,2 MW per l’insieme dei tre progetti e comprende la fornitura, la consegna e la messa in servizio delle turbine, nonché un contratto di servizio di 10 anni (Active Output Management).
Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato di Vestas, che l’anno scorso ha realizzato negli Usa il 20,5% dei suoi ricavi complessivi. Questa quota è destinata a crescere grazie ai forti incentivi varati un anno fa dal Congresso per lo sviluppo di energie green, in particolare eolico e fotovoltaico. Negli ultimi cinque anni negli Usa Vestas ha ripotenziato più di 1 GW di progetti.
Dall’inizio dell’anno quotazioni in calo del 17%
La notizia della nuova commessa ha rianimato le quotazioni di Borsa di Vestas che nelle ultime cinque sedute sono salite del 7% arrivando a chiudere giovedì 24 agosto a 166,64 corone (DKK), ma la performance da inizio anno resta un pesante calo del 17%. Lo scorso 21 agosto il titolo ha segnato il minimo dell’anno a 154 corone.
Rallentano le approvazioni di nuovi parchi eolici
Non più tardi del 9 agosto il Ceo Henrik Andersen, presentando i risultati del secondo trimestre, ha sottolineato i forti problemi che ancora esistono lungo la catena di approvvigionamento di Vestas (ogni turbina monta migliaia di componenti realizzati in aree geografiche molto lontane) e la lentezza delle approvazioni per i nuovi progetti eolici. Andersen ha dichiarato che negli ultimi mesi c'è stato "quasi un rallentamento" nelle approvazioni di nuovi parchi eolici, nonostante l'aumento degli obiettivi governativi globali per l'energia pulita. "Parliamo molto di ciò di cui abbiamo bisogno, ma lo facciamo così poco", ha dichiarato al Financial Times.
Il 2023 dovrebbe chiudersi con un modesto utile
Vestas ha chiuso il 2022 con una perdita di 1,5 miliardi di euro su un fatturato di 14,4 miliardi a causa di "impreviste incertezze geopolitiche, alta inflazione e vincoli della catena di fornitura". Dopo il riaffacciarsi di un timido utile nei conti del primo trimestre 2023, il periodo aprile-giugno si è chiuso di nuovo con una perdita di 115 milioni di euro, superiore ai -83 milioni stimati in media dagli analisti.
Il settore sembra molto sensibile al rialzo dei prezzi. Il mese scorso l'azienda svedese Vattenfall ha interrotto i piani di sviluppo di un nuovo parco eolico al largo della costa orientale del Regno Unito a causa dell'aumento dei costi delle turbine, della manodopera e dei finanziamenti. Vattenfall ha dichiarato che il progetto non era redditizio in base al basso prezzo dell'elettricità concordato con il governo.
Il consensus degli analisti stima che nel 2023 i ricavi di Vestas saliranno a 15 miliardi di euro (4,1%) con un risultato finale lievemente positivo (+40 milioni). Sono 25 gli analisti censiti da Market Screener che coprono il titolo, e di questi 10 raccomandano di comprare le azioni e cinque consigliano di vendere. I restanti 10 hanno una posizione neutrale. La media dei target price è 220 corone, un obiettivo di prezzo più alto del 33% rispetto alla quotazione attuale.
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