Pfizer, commessa negli USA per la pillola anti Covid 19. Anche l’Italia pronta all’acquisto

La società farmaceutica ha annunciato un accordo con il governo di Biden dal valore di 5,29 miliardi di dollari per la sua pillola contro il Covid 19.

Il farmaco aveva superato i test di fase 2 dimostrando un’efficacia dell’89% e potrebbe essere acquistato anche dall’Italia insieme a quello messo a punto dalla concorrente Merck.

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L’accordo con il governo USA

Pfizer fornirà 10 milioni di dosi della sua pillola sperimentale contro il Covid 19 al governo di Joe Biden.

L’accordo, annunciato dalla stessa società nella giornata di ieri, ha un valore di 5,29 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto al contratto firmato dal governo USA con Merk & Co, nonostante il prezzo della pillola Pfizer, circa 530 dollari, risulti inferiore ai 700 dollari richiesti per il farmaco Merck.

Pfizer aveva chiesto nel corso di questa settimana l’autorizzazione d’emergenza per l’uso della sua pillola, denominata Paxlovid, a seguito della sperimentazione che ne avevano dimostrato un’efficacia dell’89% nel prevenire il ricovero o la morte per soggetti a rischio.

La società ha previsto di produrre 180 mila dosi della pillola entro dicembre e almeno 50 milioni di dosi prima della fine del 2022 e inizierà a inviare il farmaco già a partire da quest’anno, nel caso in cui la Food and Drug Administration (FDA), l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici, ne autorizzerà l’uso.

“Questo accordo aiuterà a garantire la disponibilità di milioni di dosi del farmaco per il popolo americano, se sarà autorizzato”, sottolineava Xavier Becerra, Segretario del dipartimento della sanità e dei servizi umani degli Stati Uniti.

Fermo restando la priorità delle vaccinazioni contro il Covid-19, la possibilità di poter somministrare le pillole Pfizer “potrebbe salvare vite”, aggiungeva il Segretario.

I risultati dei test

La Paxlovid aveva superato le analisi ad interim di fase 2 su 3 effettuata su pazienti adulti non ospedalizzati con Covid 19, soggetti ad alto rischio di progredire verso una malattia grave.

L’antivirale aveva mostrato un’efficacia nella riduzione del rischio pari all’89% relativamente all’ospedalizzazione o morte, nel caso di pazienti trattati entro tre giorni dall’insorgenza dei sintomi.

Nel dettaglio, lo 0,8% dei pazienti è stato ricoverato fino al giorno 28 dopo la randomizzazione (3/389 ospedalizzati senza decessi), rispetto al 7% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo e sono stati ospedalizzati o sono deceduti (27/385 ospedalizzati con 7 decessi successivi).

Riduzioni simili di ospedalizzazione o decesso sono state osservate in pazienti trattati entro cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi.

I risultati erano stati definiti dal presidente e amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, “un vero punto di svolta negli sforzi globali per fermare la devastazione della pandemia”, il quale ha aggiunto che il farmaco “ha il potenziale per salvare la vita dei pazienti, ridurre la gravità delle infezioni da Covid-19 ed eliminare fino a nove ricoveri su dieci”.

L’andamento in borsa di Pfizer

Se la diffusione dei risultati dei test arrivata il 5 novembre aveva attirato forti acquisti sul titolo Pfizer (+10%), ieri le azioni della società avevano chiuso la seduta di Wall Street con un +1%, andamento confermato anche nell’avvio del premarket odierno.

Guadagni che si sono aggiunti al rally delle azioni Pfizer in corso da inizio anno, con le sue quotazioni che stanno guadagnando circa il 40% dallo scorso gennaio, arrivando a 51,40 dollari della chiusura di ieri dai 36 dollari dell’avvio del 2021.

L’Italia si muove

La notizia della decisione degli Stati Uniti di acquisire il farmaco è stata seguita dal mandato conferito dal Ministero italiano della Salute alla Struttura Commissariale Covid 19 di acquisire sia il prodotto messo a punto da Pfizer che quello di Merck.

In particolare, il mandato della struttura diretta dal Generale Francesco Paolo Figliuolo riguarda 50 mila cicli di trattamenti di farmaci per ciascuna tipologia di Molnupiravir (Merck) e Paxlovid (Pfizer).

“Si avvieranno le procedure per la stipula dei contratti e/o acquisto al fine di consentirne l’effettiva disponibilità non appena le aziende saranno in grado di fornirli”, spiega la nota diffusa oggi dalla struttura.

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Titolo:
Codice: PFE.US
Isin: US7170811035
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