PIL trimestrale USA ai massimi di due anni, Wall Street in rosso

PIL trimestrale USA ai massimi di due anni, Wall Street in rosso

In attesa del dato preferito dalla Federal Reserve per valutare lo stato dell’inflazione in agenda per domani, i dati macro di oggi mostrano il positivo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.

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PIL USA in crescita

Primi dati importanti di questa settimana in attesa del fondamentale indice sui prezzi negli Stati Uniti previsto per domani, con l’economia statunitense che cresce al ritmo più veloce degli ultimi due anni con il governo che ha rivisto al rialzo la precedente stima della spesa al consumo.

Oggi la stima finale del Pil del secondo trimestre da parte del Dipartimento del Commercio mostra una crescita dell’economia statunitense pari al 3,8% rispetto al -0,5% del trimestre precedente, superando anche le attese degli analisti (+3,5%).

L’indice PCE dei prezzi principali del trimestre è sceso al 2,60%, sopra le attese (2,50%) ma inferiore al 3,50% dei tre mesi precedenti.

In agenda anche le richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 20 settembre, risultate 218 mila, meno delle 233 previste e alle 231 precedenti.

Wall Street oggi

Se in mattinata (italiana) i future sui principali indici di New York scambiavano sotto la parità, dopo la diffusione del dato le vendite aumentavano leggermente, portando i future sul Nasdaq a perdere oltre mezzo punto percentuale (-0,60%), mentre i contratti sullo S&P500 scendevano dello 0,40% e quelli sul Dow Jones restavano di poco in rosso (-0,10%).

Il dollaro accelerava nei confronti della moneta unisca e il cross EUR/USD scendeva a 1,1708, mentre l’oro saliva a 3.776 dollari (spot) e il Bitcoin continua a cedere oltre l’1%, a 115.500 dollari.

In calo i prezzi del petrolio: Brent a 69 dollari e greggio WTI a 64,70 dollari al barile.

Il nuovo mantra della Fed

Gli swap attualmente implicano una probabilità del 60% circa di due tagli dei tassi statunitensi di un quarto di punto per il resto dell'anno, in calo rispetto al 70% registrato subito dopo la riunione della Federal Reserve. I responsabili politici avevano previsto due tagli nelle loro proiezioni.

La pubblicazione in agenda per domani dell'indicatore di inflazione preferito dalla Fed potrebbe offrire indizi sulla sua direzione futura, con le previsioni di consenso che indicano un ritmo di crescita dei prezzi più lento il mese scorso.

"Il fatto che l'obiettivo di crescita economica sia il nuovo mantra della Federal Reserve non significa che la banca centrale sia indifferente all'inflazione", secondo Florian Ielpo, responsabile della ricerca macroeconomica presso Lombard Odier Investment Managers, pertanto "i mercati, essendo dipendenti dai tagli della Fed, potrebbero subire una temporanea sbornia".

"È probabile che il bias ribassista continui fino ai dati Pce di domani, poiché i mercati vogliono prove più concrete che l'inflazione si stia raffreddando, lasciando i rischi orientati al ribasso se i dati risultassero superiori alle attese", prevede Daniela Hathorn, analista senior presso la società di trading online Capital.com.

L’importanza dell’AI

La prossima stagione di reporting aziendali potrebbe rappresentare il prossimo innesco per un rialzo delle azioni. Secondo gli strateghi di Barclays, gli utili dell'S&P 500 sono esposti a un rischio limitato derivante da una potenziale delusione nella spesa per l'intelligenza artificiale.

Il team guidato da Venu Krishna ha affermato che la condizione dell'AI è "su solide basi", poiché la domanda supera l'offerta, nonostante i notevoli impegni di spesa. "Ci vorrebbe molto per far deragliare questo rally", ha dichiarato a Bloomberg News Vincent Mortier, Chief Investment Officer di Amundi SA, secondo il quale "qualunque cosa si possa pensare del rapporto prezzo/utili, del contesto macroeconomico e della geopolitica, il fatto è che questo mercato è tecnicamente ben acquistato, in particolare dal settore retail statunitense".

Notizie societarie e pre market USA

Intel (+2%): secondo Bloomberg News starebbe cercando un investimento da parte di Apple.

International Business Machine – IBM (+3%): la partnership con la londinese HSBC per l'uso sperimentale di computer quantistici a supporto del trading obbligazionario ha dato risultati promettenti, migliorando del 34% la previsione della probabilità che un'operazione venga conclusa al prezzo indicato.

Accenture (+2%): ricavi del 4° trimestre a 17,60 miliardi di dollari, superiori ai 17,36 miliardi previsti (dati LSEG).

Starbucks (+0,10%) annunciato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di caffetterie poco efficienti in Nord America e il taglio di alcuni posti di lavoro, nel tentativo di rilanciare le vendite e i utili sotto la guida dell'amministratore delegato Brian Niccol.

Eli Lilly (-1%): ha interrotto uno studio su un farmaco sperimentale, progettato per evitare che i pazienti affetti da obesità perdano troppi muscoli, secondo quanto riportato da un registro statunitense di studi clinici.

Clean Energy (+4%): firmato un accordo per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di una seconda stazione di rifornimento di idrogeno per l'azienda di trasporto pubblico Foothill Transit.

Evaxion A/S (+44%): ha concesso in licenza il suo candidato vaccino EVX-B3 a Merck al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, ricevendo un pagamento in contanti di 7,5 milioni di dollari a cui si potranno aggiungere fino a 592 milioni in pagamenti come parte dell'accordo.

Raccomandazioni analisti

Nvidia

Barclays: buy e prezzo obiettivo alzato da 200 a 240 dollari.

The Home Depot

Oppenheimer: Neutral e target price incrementato da 400 a 420 dollari.

Boeing

President Capital Management: da neutral a buy e prezzo obiettivo aumentato da 235 a 256 dollari.

Micron Technology

BofA Securities: neutral e target price salito da 140 a 180 dollari.

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