Pirelli in cattedra dopo conti superiori alle attese

La società ha comunicato ieri a mercato chiuso i suoi risultati del 2024 superando le previsioni degli analisti e comunicando per il 2025 previsioni di una performance superiore al mercato.
Ricavi 2024 in crescita per Pirelli
Risultati 2024 superiori ai target e alle attese degli analisti per Pirelli, oggi di slancio a Piazza Affari. Le azioni Pirelli guidano le blu chip del FTSE MIB (-1%) con una crescita del 4%, oltre quota 6 euro, e portano al 10% la crescita ottenuta nel corso di questo 2025.
La società ha chiuso il 2024 con ricavi per 6,773 miliardi, in aumento dell’1,9% rispetto al 2023, e una crescita organica del 4,4% (-2,5% l'impatto dei cambi e dell'iperinflazione in Argentina e Turchia).
L'utile netto è salito dell'1% a 501,1 milioni rispetto ai 495,9 milioni del 2023, con un balzo del 53,1% nel quarto trimestre a 130 milioni (da 84,9 milioni del quarto trimestre 2023) e "riflette i minori oneri fiscali".
Il price/mix ha registrato nel 2024 un incremento del +2,5% (in linea con il target): "L'effetto positivo di price/mix, efficienze e cambi ha più che compensato l'impatto negativo delle materie prime e dell'inflazione", spiega la società nella nota.
Il risultato operativo rettificato sale a 1.060,5 milioni (+5,9%), grazie a un "miglioramento del price/mix ed efficienze che hanno più che compensato l'impatto negativo delle materie prime e dell'inflazione". Il margine ebit adjusted sui ricavi sale al 15,7% (circa 15,5% il target).
Il flusso di cassa netto ante dividendi è pari a +533,9 (+508,9 milioni di euro nel 2023) superiore al target 'fra 500 e 520 milioni.
Migliora la posizione finanziaria netta, pari a -1.925,8 milioni al 31 dicembre 2024 (-2.816,2 milioni di euro al 30 settembre 2024 e -2.261,7 milioni al 31 dicembre 2023), ma inferiore ad un target di -1,95 miliardi, con un rapporto pfn/Ebitda adjusted pari a 1,27 volte.
Infine, il Piano Industriale al 2024-2025 prevede un pay-out di circa il 50% del risultato netto consolidato 2024 e la proposta di distribuzione del dividendo sarà esaminata dal cda in programma il prossimo 26 marzo.
Confermati gli obiettivi
Alla luce dei risultati conseguiti nel 2024 Pirelli conferma gli obiettivi 2025 previsti dal piano industriale "nonostante la forte volatilità dello scenario macroeconomico", e lavora a "un piano di mitigazione degli impatti di potenziali dazi Usa con l'obiettivo di garantire i target di generazione di cassa e deleverage e la parte bassa della guidance sull'Adjusted Ebit".
La società prevede di registrare "una performance superiore al mercato, in particolar modo sull'High Value e di continuare a ridurre la propria esposizione nello standard".
Nel dettaglio il gruppo degli pneumatici stima ricavi tra 6,8 e 7,0 miliardi di euro con volumi in crescita (+1%-+2%) e miglioramento del price/mix (+2%/+3%) guidato principalmente dal mix di prodotto. L'ebit margin adjusted è atteso al 16% dei ricavi "anche grazie a un rafforzamento del piano di efficienze, stimate nel 2025 pari a circa 150 milioni di euro rispetto ai 135 milioni previsti dal piano industriale".
Generazione di cassa netta ante dividendi attesa tra 550-570 milioni, con investimenti per 420 milioni di euro (6% dei ricavi). La posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento a -1,6 miliardi con un rapporto fra Pfn/Ebitda Adjusted pari a 1 volta. "I target - precisa la nota - non includono l'impatto di eventuali dazi Usa, considerata l'incertezza su applicazione, modalità e tempistiche di tali misure".
Oltre le attese degli analisti
Dopo la diffusione dei risultati, Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7 euro sulle azioni Pirelli. I conti del quarto trimestre 2024 sono stati “superiori alle attese”, e i margini 2024 sono “sopra le stime”, commentano gli analisti della banca, che evidenziano come i ricavi siano stati trainati da volumi positivi e robusto mix di prezzo.
Morgan Stanley conferma la raccomandazione overweight e il target price a 6,6 euro sul titolo Pirelli dopo che il gruppo “ha chiuso l'anno con un Ebit dell'8% sopra le attese”, commentano gli analisti, aggiungendo che le indicazioni sul 2025 sono "in linea con le previsioni".
Goldman Sachs conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 6,8 euro, alla luce di conti del quarto trimestre 2024 che “hanno evidenziato un Ebit adjusted del 7,5% oltre il consenso e il mix di prezzo continua a mostrare forza”.
Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Pirelli da 6,5 a 7 euro, confermando la raccomandazione buy. Per gli esperti l'outlook conferma il percorso di viaggio per il gruppo, che aumentando la quota di volumi nell'High Value alza utili e generazione di cassa. "Continuiamo ad apprezzare la società per la strategia e per le potenziali azioni di aumento del ritorno cash", aggiungono dalla banca tedesca.
Reazione ai dazi
"Risultati del quarto trimestre leggermente migliori (in parte favoriti dai cambi), nel rispetto delle guidance 2024 cui sia noi sia il consenso eravamo allineati", commentano gli analisti di EQUITA, che sul titolo hanno una raccomandazione buy e un prezzo obiettivo a 6,5 euro.
Con riferimento ai dazi Usa, gli esperti prevedono che, "nel caso in cui vengano introdotti, il management ha un piano di emergenza (taglio costi, maggior export da Brasile, aumenti di prezzo agevolati anche dall'inflazione che si genererebbe) che limiterebbe l'effetto negativo solo al 3% dell'adjusted Ebit 2025 (arrivando a 1,07 mld); ci sembra un impatto molto contenuto, ma lo spazio di manovra è oggettivamente favorito dal fatto che circa il 30% dei tyre venduti negli Usa è importato. È previsto un aumento della capacità negli Usa: alcuni capex già previsti entro fine anno (all'interno dei 420 mln della guidance); riteniamo ci possa essere bisogno di capex aggiuntivi nei prossimi anni. Si tratta comunque di un'opportunità per aumentare la market share di Pirelli negli USA".
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