Profondo rosso per TIM: maxi-perdita da 8,7 miliardi e niente dividendo


Crisi profonda per il gruppo impegnato nella pulizia del bilancio, con l’amministratore delegato Pietro Labriola che ottiene l’approvazione unanime del cda anche per il nuovo piano al 2024 e l’avvio delle negoziazioni per la vendita delle torri Inwit.


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Bilancio negativo per TIM

Il risultato netto del gruppo TIM nel 2021 ha riportato una pesante perdita di 8,652 miliardi di euro, mentre nel 2020 era arrivato un risultato positivo di 7,224 miliardi di euro.

Escludendo l'impatto delle partite non ricorrenti l'utile netto dell'esercizio 2021 è positivo e pari a 40 milioni di euro (+1.173 milioni di euro nell'esercizio 2020). I ricavi d’esercizio sono scesi del 3,1%, fermandosi a 15.316 milioni rispetto ai 15.805 milioni dell’anno precedente.

In calo anche l’Ebitda (-9,6% in termini organici), risultato pari a 5.080 milioni di euro, mentre nel 2020 era stato di 6.739 milioni di euro. Negativo anche l’Ebit, attestatosi a -3.529 milioni di euro, rispetto al dato positivo del 2020, quando arrivava a +2.104 milioni.

Si riduce l’indebitamento finanziario netto rettificato, pari a 22.187 milioni al 31 dicembre 2021, mentre nell’esercizio precedente risultava di 23.326 milioni.

Alla luce dei risultati, i vertici TIM hanno proposto di non distribuire il dividendo 2022 e relativo all’esercizio 2021.

La diffusione dei dati ha scatenato le vendite sul titolo TIM a Piazza Affari, arrivato a cedere oltre il 13% (0,2965 euro) dopo essere entrato in ritardo in contrattazione e aver subìto diverse sospensioni.

Il nuovo piano

Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato il nuovo Piano Industriale 2022-2024, finalizzato alla creazione di “un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distinte legal entities, netco e servco (consumer, enterprise e Tim Brasil), superando il modello di integrazione verticale".

Inoltre, il cda ha “dato mandato all’amministratore delegato di sviluppare il progetto esecutivo di riorganizzazione che verrà presentato entro la semestrale. Tale progetto sarà in grado di far emergere il valore intrinseco degli asset di gruppo", spiega la nota diffusa da TIM ieri sera.

Il percorso di trasformazione prevede la separazione di TIM, con la creazione di una ServCo in cui confluiranno gli asset di rete mobile, piattaforme di servizio e data center articolata in Enterprise - Attività commerciali nel mercato Enterprise integrate dalle digital companies Noovle, Olivetti e Telsy; Consumer - Attività commerciali nel mercato retail Consumer e Sme (Small and Medium Business); e Tim Brasil.

L'azienda mantiene la sua focalizzazione su una strategia di valore e trarrà un'ulteriore spinta alla crescita dall'integrazione degli asset di Oi, continuando nel suo percorso verso una ‘Next Gen Telco’ ed una NetCo in cui confluiscono “asset di rete fissa, le attività wholesale domestiche e quelle internazionali di Sparkle”.

Gli obiettivi al 2024

La società ha fissato i target finanziari del piano, prevedendo ricavi di gruppo da servizi in leggera crescita nel periodo (low single digit Cagr growth, with 2022 low single digit decrease) e un Ebitda di gruppo atteso stabile nel periodo di piano (Cagr flat, with 2022 low teen decrease).

In diminuzione l’Ebitda After Lease (low single digit Cagr decrease with 2022 mid to high teens decrease) previsto, mentre l'acquisizione degli asset di Oi dovrebbero impattare i canoni di leasing nel periodo di piano e questo impatto sarà assorbito solo dopo l'arco temporale di piano.

Non cambiano le stime del Capex di gruppo, visto a circa 4 miliardi nel 2022, 3,9 miliardi nel 2023 e 3,8 miliardi a fine piano, con domestic Capex inferiori al 15% dei ricavi nel medio-lungo termine.

L'indebitamento netto di gruppo 2022, avvisano dal gruppo, sarà influenzato da pagamenti non ripetibili per un totale di 3,7 miliardi, in particolare per l'acquisizione dello spettro in Italia e in Brasile e l'acquisizione degli assets di Oi, il cui impatto sul leverage sarà completamente assorbito entro il 2025.

Offerta KKR sotto esame

Nella stessa nota, da Tim fanno sapere di attendersi a breve la finalizzazione della valutazione degli advisor circa la manifestazione d’interesse di KKR, a cui seguirà la decisione del board.Con la finalizzazione del piano industriale, gli advisor finanziari e legali del cda hanno ricevuto tutti gli elementi rilevanti e necessari per valutare la manifestazione d'interesse indicativa e non vincolante di KKR. Questa analisi sarà conclusa rapidamente. Una volta completata, il CdA si riunirà per valutare le determinazioni di competenza e decidere i passi successivi in merito”, spiega il consiglio TIM.

L’assemblea

Convocata per il 7 aprile 2022 l’assemblea degli azionisti ordinari, con all’ordine del giorno l’analisi del bilancio, la copertura della perdita d’esercizio mediante l’utilizzo di utili portati a nuovo e prelievo da riserve, a cui si aggiungerà la conferma di Pietro Labriola per la durata residua del mandato consiliare, ovvero fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Inoltre, ai soci verrà proposta l’approvazione di un piano di stock options di durata triennale, rivolto a una parte del management del Gruppo, quale a tempo debito individuata dal Consiglio di Amministrazione, ivi incluso il CEO.

L’offerta per Inwit

Nella terza nota diffusa nella serata di ieri, il gruppo comunicava di aver ricevuto da un consorzio di investitori istituzionali guidato dalla società privata di investimenti Ardian, un’offerta vincolante per l’acquisto della maggioranza del capitale sociale della holding Daphne 3, proprietaria del 30,2% del capitale sociale di Infrastrutture Wireless Italiane (Inwit).

La proposta è strutturata in modo da non far sorgere alcun obbligo di Offerta pubblica di acquisto (Opa) ed è soggetta ad una serie di condizioni sospensive, spiegano da TIM, che ha dato mandato all’ad di negoziare l’accordo.

La notizia sembra essere accolta positivamente a Piazza Affari, dove il titolo Inwit arriva a guadagnare il 2% in apertura, per poi ripiegare fino a raggiungere la parità.

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