Rally intatto con volatilità in agguato

24/10/2025 06:00
Rally intatto con volatilità in agguato

I mercati azionari non sono stati scoraggiati quest’anno da una serie di venti contrari preoccupanti, con l'S&P 500 in rialzo di circa il 35% dal minimo dell’8 aprile Il toro azionario può continuare a correre nel lungo termine, ma nel breve termine ci sono in agguato alcun rischi che potrebbero creare volatilità: la trattativa con la Cina, la redditività degli investimenti in IA e lo shutdown del governo I rischi non alterano comunque la nostra visione costruttiva a lungo termine per le azioni e, al momento, crediamo che qualsiasi volatilità di mercato potrebbe presentare opportunità per gli investitori.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

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Serie di PMI dell’Europa di ottobre in uscita oggi alle 10: Manifatturiero (stima 49,9 punti contro 49,8 di settembre), Servizi (stima 51,4 punti contro 51,3 di settembre). I dati, se confermati, ci consegnerebbero un’Europa che continua a fare fatica a crescere, soprattutto nella manifattura e che necessiterebbe di una politica monetaria e fiscale espansive.

Serie di dati statunitensi in uscita oggi: alle 15:45 i PMI di ottobre: Manifatturiero (stima 51,9 punti contro 52 di settembre), Servizi (stima 53,5 punti contro 54,2 di settembre) e alle 16:00 la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di ottobre (stima 55 punti contro 55,1 di settembre). Pur rallentando, se i dati di PMI fossero confermati indicherebbero la resilienza dell’economia statunitense, probabilmente sorretta dagli ingenti investimenti in IA, dalla contenuta disoccupazione e dai guadagni di borsa che alimentano i consumi.

Se guardiamo all’andamento dei mercati azionari dall’inizio dell’anno vediamo che questi non sono stati scoraggiati da una serie di venti contrari preoccupanti, con l'S&P 500 in rialzo di circa il 35% dal minimo dell’8 aprile. Sebbene ribadiamo la nostra opinione che il toro azionario a lungo termine possa continuare a correre, siamo anche consapevoli dei rischi in agguato nell'ombra che potrebbero suscitare un po' di volatilità. Tanto si è detto e tanto si è scritto sulle ulteriori potenzialità di crescita dei mercati azionari. Analizziamo invece quali sono i rischi che potrebbero potenzialmente spaventare questo mercato.

Il fantasma delle tensioni commerciali passate. Gli Stati Uniti hanno recentemente annunciato la possibilità di un dazio aggiuntivo del 100% sulle importazioni cinesi in risposta alle restrizioni di Pechino sulle esportazioni di terre rare, riecheggiando le proposte in stile "Giorno della Liberazione" del 2 aprile. Sebbene i mercati sembrino prezzare una de-escalation al vertice Trump-Xi previsto per la fine del mese, gli investitori potrebbero voler evitare di sentirsi troppo a proprio agio. Diversi analisti stimano che il nuovo dazio proposto potrebbe colpire gli utili dell'S&P 500 fino al 14%, con la cifra che potrebbe aumentare al 23% se la Cina rispondesse con misure analoghe. Sebbene riteniamo che lo scenario peggiore sia improbabile, l'impatto potenziale sostanziale sugli utili potrebbe perseguitare le azioni mentre le negoziazioni continuano.

L'incantesimo degli investimenti in IA. L'entusiasmo per l'IA continua a essere uno dei driver chiave dell'attività economica, delle performance azionarie e degli utili dell'S&P 500, con il gruppo orientato alla tecnologia Magnificent 7 che ha contribuito al 46% circa della crescita degli utili per azione dell'S&P 500 nel Q2. Questa dinamica ha suscitato alcune preoccupazioni sulla sostenibilità degli investimenti e soprattutto sulle prospettive di redditività, mentre l'ondata recente di annunci di accordi apparentemente circolari ha suscitato ulteriore scetticismo. Sebbene siamo ottimisti sul tema dell'IA a lungo termine e crediamo che le preoccupazioni possano essere esagerate, riconosciamo che qualsiasi rapporto deludente dai beniamini dell'IA potrebbe rappresentare un rischio nel breve termine. Con l'inizio della stagione degli utili del Q3, crediamo che gli investitori osserveranno da vicino per avere indicazioni chiare che la forza possa continuare.

Un freddo persistente da Washington. Gli investitori sembrano accogliere la quarta settimana di shutdown del governo con una scrollata di spalle collettiva. Ma mentre lo stallo politico si protrae, gli effetti collaterali potrebbero diventeranno sempre più concreti. Il consumo discrezionale potrebbe iniziare a subire un colpo man mano che i lavoratori federali continuano a non ricevere i loro stipendi, mentre un prolungato rinvio delle pubblicazioni di dati economici potrebbe potenzialmente complicare il percorso della Fed per la politica monetaria. È positivo il fatto che la storia suggerisca che gli impatti a lungo termine sul mercato e sull'economia siano limitati. Non siamo tuttavia del tutto convinti che un aumento dell'incertezza su questo fronte non possa essere sufficiente a spaventare gli investitori nel breve termine.

Sebbene questi rischi valgano la pena di essere monitorati, alla fine non alterano comunque la nostra visione costruttiva a lungo termine per le azioni. E’ al momento, qualsiasi volatilità di mercato correlata potrebbe presentare opportunità per gli investitori di impiegare la liquidità disponibile.

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