Renault: per la sfida dell’elettrico il modello è Apple


Il Ceo Luca de Meo punta sulla realizzazione di alleanze in tutta la catena di sviluppo e produzione degli EV, così come fece Steve Jobs quando entrò nel business degli smartphone. In autunno i dettagli della nuova società per le auto elettriche. Titolo resiliente.


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De Meo: “Vogliamo co-investire e co-creare”.

Renault arriverà a controllare l'80% della catena del valore dei veicoli elettrici ben prima del 2030, grazie allo sviluppo di partnership nel settore delle batterie, dei motori elettrici e dell'elettronica di potenza. E’ stato lo stesso Ceo Luca de Meo a rendere noto l’obiettivo in un intervento giovedì 22 settembre al congresso Auto Motor di Stoccarda, in Germania.

Secondo il manager italiano che guida Renault, i costi di ricerca e sviluppo sono troppo elevati per potere procedere da soli. De Meo ha fatto un parallelo con il modello di business realizzato da Apple quando si è avventurata negli smartphone, che ha descritto come basato su una serie di partnership. “Le nostre vecchie ricette non sono più sufficienti. Gli enormi investimenti che richiede il passaggio all'elettrificazione non sono sostenibili”, ha dichiarato de Meo. “Vogliamo co-investire, co-sviluppare e co-creare”.

Dal 2023 operativo lo spin-off per i veicoli elettrici.

Renault illustrerà in autunno in un incontro con la comunità finanziaria i dettagli del progetto per separare in una società a sé stante il business dell’auto elettrica. Lo spin-off dovrebbe diventare operativo nel 2023 con la creazione di un’azienda in cui confluiranno circa 10mila degli attuali 160mila dipendenti del gruppo. La nuova società si chiamerà Mobilize e avrà caratteristiche adatte “per realizzare partnership con altre aziende nel campo delle nuove tecnologie e dei servizi”. Mobilize svolgerà il 100% della sua attività in Francia. Al contrario, per il futuro delle auto a motore termico (Ice) e ibrido, Renault dice di avere allo studio combinazioni per sviluppare il business al di fuori dei confini francesi.

Tre anni fa, Renault controllava solo il 10% della catena di valore dei veicoli elettrici. Ora la quota è del 30% e raggiungerà l'80% entro la fine del decennio, ha dichiarato de Meo. Le giapponesi Nissan e Mitsubishi, alleate storiche di Renault, non hanno ancora sciolto le riserve sulla loro eventuale partecipazione alla società creata da Renault per i veicoli elettrici.

La Borsa scommette su una crescita della redditività.

In Borsa l’azione Renault continua a stupire per la sua resilienza. Dall’inizio dell’anno il titolo perde solo il 2,3% contro il -21% di Stellantis e il -17% di Volkswagen. Renault ha un forte deficit di redditività rispetto alla media del settore: il suo margine operativo si aggira attualmente attorno al 4,9% con la previsione di salire nel 2023 al 5,2% e nel 2024 al 6%. Stellantis ha un margine operativo attuale del 12,9% e prevede di restare vicino all’11% nei prossimi due anni.

Quindi, se il piano di de Meo funziona e Renault riuscirà a fare le giuste alleanze, c’è ampio spazio per migliorare la redditività del gruppo. Il consensus degli analisti indica un target price di 39 euro, che implica una possibilità di rialzo del 30% rispetto all’attuale quotazione di 29,5 euro.

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