Ricavi TIM di nuovo in crescita nel primo semestre 2021 e target confermati


Il semestre di TIM ha visto nuovamente i ricavi crescere grazie ad un secondo trimestre positivo, mentre l'antitrust 'approva' l'accordo con DAZN sulla trasmissione delle partite di Serie A.


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TIM torna a crescere

l consiglio di amministrazione di TIM ha approvato la relazione finanziaria al 30 giugno 2021, indicando un primo semestre caratterizzati da ricavi pari a 7,6 miliardi di euro e una crescita dello 0,5% anno su anno su base organica e un utile semestrale arrivato a circa 100 milioni di euro.

Il risultato è arrivato grazie al secondo trimestre quando i ricavi hanno visto una crescita dell'1% rispetto allo stesso periodo 2020, attestandosi a 3,8 miliardi di euro e un utile pari a circa 200 milioni.

I ricavi da servizi del gruppo sono scesi dell'1,7%, fermandosi a 3,5 miliardi di euro, ma in miglioramento rispetto al trimestre precedente (-2,5% anno su annuo), con la crescita in Brasile che ha portato i ricavi ad aumentare del 10,5%.

L'Ebitda organico è arrivato a 3,2 miliardi di euro nel semestre, mentre l'indebitamento Finanziario Netto After Lease è stato pari a 17,4 miliardi, con un calo di 3,7 miliardi anno su anno.

Linee mobili e fisse

TIM ha comunicato un numero i linee mobili arrivato a 30,3 milioni con una crescita di 95 mila linee rispetto al trimestre precedente.

Per quanto riguarda la rete fissa viene confermata la stabilizzazione delle numero delle linee per il terzo trimestre consecutivo grazie al ritorno alla crescita del mercato italiano della telefonia fissa. Il secondo trimestre ha visto l'attivazione di 366 mila nuove linee ultrabroadband retail e wholesale, arrivate così a 9,4 milioni di unità e un incremento del 20% anno su anno.

La fibra, inoltre, viene definita dalla società “a regime l’attività di sviluppo della rete FTTH della nuova società FiberCop, che nel solo mese di giugno ha coperto oltre 310 mila nuove unità immobiliari, aumentando complessivamente le unità immobiliari FTTH del 15% in sei mesi”. Al 30 giugno, sottolineano da TIM, oltre il 93% delle linee fisse erano raggiunte dalla banda ultralarga.

La conferma dei target finanziari

I target finanziari del piano 2021-203 (IFRS 16/After Lease) al netto dell'acquisizione, con Vivo e Claro, degli asset mobili di Oi e dei benefici attesi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non sono stati cambiati.

Pertanto, i ricavi organici da servizi nel 2021 del gruppo sono previsti stabili o in leggera crescita (stable to low single-digit growth), mentre il 2022 è visto in crescita (low to mid single-digit growth).L'EBITDA After Lease Organico domestico viene previsto in calo (mid single-digit decrease) nel 2021 e in crescita (mid single-digit growth) nel 2022-2023.

Per quanto riguarda le scelte strategiche, TIM conferma che “prosegue il dialogo con CDP per la definizione di iniziative strategiche congiunte mirate ad accelerare la digitalizzazione del Paese su vari temi, inclusa la rete, anche allo scopo di ottimizzare le risorse che saranno disponibili con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nelle scorse settimane dall’Unione Europea”.

L'antitrust conferma l'accoro con DANZ

Nel frattempo, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ritenuto le misure presentate da TIM e DANZ per la visione delle partite di Serie A “idonee” a evitare un provvedimento cautelare, permettendo così l'avvio la regolare trasmissione degli incontri.

Secondo l'autorità, le misure adottate dalle società “mirano, nel loro complesso, a evitare possibili discriminazioni nella fruizione del servizio", evitando che ci sia "un danno grave e irreparabile per la concorrenza". L'AGCM ha aggiunto che continuerà a monitorare l'effettiva implementazione delle misure prospettate.

Si conclude, così, l'istruttoria avviata dall'Antitrust lo scorso 8 luglio relativa ad alcune clausole dell'accordo TIM-DAZN per la distribuzione dei diritti tv per la Serie A nel triennio 2021-2024 ritenendo che potessero minare la concorrenza nel mercato della pay-tv.

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