Ridotte le previsioni di un maxi taglio dei tassi dopo il dato sull’inflazione

Il report sui prezzi diffuso oggi ha mostrato un aumento del dato ‘core’, riducendo così le attese di un taglio dei tassi di interesse da 50 punti base per la prossima riunione della Federal Reserve.
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Pioggia di dati macro USA
Prezzi in calo ad agosto negli Stati Uniti come da previsioni, ma la sorpresa è arrivata dal leggero aumento del dato core mensile. Si tratta del rapporto sui prezzi diffuso oggi che ha spinto al ribasso i principali indici di Wall Street in quanto sembra allontanare la prospettiva di un taglio da 0,50 punti base per i tassi di interesse della Federal Reserve.
Il rapporto ha mostrato un’inflazione complessiva al 2,5% ad agosto su base annuale, in diminuzione rispetto al 2,9% di luglio e in linea con le attese, mentre su base mensile sono rimasti al +0,2% del mese precedente.
Su base ‘core’, che esclude i costi più volatili di cibo e benzina, i prezzi di agosto sono aumentati del 3,2% rispetto all'anno scorso, invariati rispetto all'aumento di luglio. Aumentati di poco quelli mensili a 0,3% dal +0,2% precedente (+0,2% atteso).
L’analisi degli esperti
Secondo Richard Flynn, amministratore delegato di Charles Schwab UK, questi dati si aggiungono ad un coro di indicatori che mostrano alla Fed che è tempo di svolta. “Alcuni osservatori di mercato sperano in un aggressivo taglio dei tassi dello 0,5% alla prossima riunione della Fed a settembre, ma questo potrebbe far scendere l'inflazione troppo rapidamente, il che sarebbe probabilmente coerente con una recessione. Tagli più graduali proteggerebbero da questo e sono stati storicamente favorevoli anche per le azioni. È stato un lungo ciclo, ma in questo caso, lento e costante dovrebbe vincere la gara”, ha spiegato.
“I membri del FOMC che temono di togliere il piede dal freno della politica monetaria troppo in fretta o in modo troppo deciso sicuramente si opporranno duramente a un taglio di mezzo punto la prossima settimana”, scrive Chris Anstey, redattore capo di Bloomberg.
Della stessa opinione le previsioni dei trader mostrato dallo strumento FedWatch di CME Group, ora attestato a un’attesa di 85% per un taglio da 0,25% rispetto al 71% precedente il dato sull’inflazione.
Per Neil Birrell, responsabile degli investimenti presso Premier Miton Investors, la probabilità di un taglio di 50 pb ha subìto un "forte colpo con questo dato, ma non sarà sufficiente a fermare del tutto il taglio da parte della Fed".
La reazione di Wall Street
A seguito della diffusione del dato, i future acceleravano al ribasso, con cali di mezzo punto percentuale per i tre indici principali, il Nasdaq, il Dow Jones e lo S&P500.
Dopo una mattinata passata in calo, il dollaro risaliva e tornava in parità nei confronti dell’euro, con il cross EUR/USD a 1,1027 e l’oro scendeva (-0,30%) a 2.534 dollari l’oncia (il future).
Bitcoin in calo, indebolito anche dalla presunta sconfitta di ieri di Donald Trump nel dibattito con Kamala Haris.
Recupero per i prezzi del petrolio e il Brent sale a 70,60 dollari al barile e il greggio WTI viene scambiato a 67,30 dollari.
Il dibattito presidenziale
Ieri c’è stato il dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca e i mercati delle scommesse si sono spostati a favore di Kamala Harris, aumentando le previsioni di vittoria al 56% dal 53% precedente.
La sensazione che la democratica abbia vinto lo scontro ha portato i titoli del settore delle energie rinnovabili a crescere, mentre la società di Donald Trump stava cedendo a doppia cifra nel pre market USA.
"I mercati potrebbero voler attendere nuovi sondaggi di opinione nei prossimi giorni per assumere posizioni più decisive sulle elezioni", hanno scritto gli strateghi valutari di ING Groep NV tra cui Francesco Pesole in una nota ai clienti. "Per ora, le indicazioni che Harris abbia vinto questo dibattito, anche se con un piccolo margine, possono tenere a freno il dollaro", ha aggiunto.
"Storicamente avrei detto: non perdere troppo tempo a pensare a un'elezione presidenziale", ha affermato Ronald Temple, capo stratega di Lazard Asset Management. "Ma penso che sia conseguente perché si sta parlando di un'enorme quantità di dazi e in questo momento il mercato non sta valutando una guerra commerciale globale", ha aggiunto.
Notizie societarie e pre market USA
Trump Media & Technology Group (-17%): la candidata democratica Kamala Harris ha esteso il suo vantaggio sul rivale repubblicano Donald Trump nelle quote delle scommesse a seguito di un combattivo dibattito presidenziale e ora le previsioni di una vittoria dell’ex Presidente sono diminuite di 6 centesimi a 47 centesimi sul sito di scommesse online PredictIt, mentre le quote di Harris sono salite a 57 centesimi da 53 centesimi.
GameStop (-10%): riporta ricavi per il secondo trimestre di 798,3 milioni di dollari, in calo rispetto all’utile di 1,16 miliardi dell'anno precedente.
Bank of America (-1%): dopo le vendite delle scorse settimane, Berkshire Hathaway di Buffett ha reso noto ieri di aver venduto altri 5,8 milioni di azioni della banca per 228,7 milioni di dollari tra il 6 e il 10 settembre.
Raccomandazioni analisti
Apple
Wedbush: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 285 USD a 300 dollari.
Tesla
Deutsche Bank: ‘sell’ e target price fermo a 295 dollari.
JP Morgan
Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 230 USD a 226 dollari.
Boeing
RBC: ‘buy’ e target price confermato a 220 dollari.
Bank of America
Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito a 43 USD dai 44 dollari precedenti.
T-Mobile US
JP Morgan: ‘buy’ e target price sempre a 220 dollari.
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