Rinnovabili, India interessante quanto la Cina, o forse più

22/03/2022 08:45
Rinnovabili, India interessante quanto la Cina, o forse più

Quando si parla di opportunità d'investimento in energie rinnovabili è la Cina che viene subito in mente, ma gli investitori non dovrebbero trascurare il potenziale, forse meno noto, dell'India in questo dinamico segmento in rapida crescita.

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In rapida crescita

L'India, il secondo paese più popoloso al mondo, è uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile a livello globale e nel 2020 si è classificata al quinto posto nella graduatoria stilata dalla International Renewable Energy Agency, mentre nel 2021 al quarto posto in base ai dati del governo nazionale.

La sua capacità installata da fonti rinnovabili ha registrato una straordinaria espansione quadruplicando nel decennio fino al novembre 2020, e oggi il paese è uno dei mercati dell'energia solare in più rapida crescita al mondo.

A favorire questa crescita anche le politiche favorevoli del governo e i flussi di capitali degli investitori globali, incentivati da un sistema di regolamentazione stabile e favorevole.

“La revisione al rialzo delle stime sugli obiettivi di capacità del mercato per il 2030 corrobora ulteriormente il potenziale di crescita, poiché si prevede che in India i consumi pro capite di elettricità più che raddoppieranno entro il 2040”, spiegano gli analisti di Abrdn. Vista l’imminente crescita esponenziale dei consumi, le rinnovabili potranno essere uno strumento importante per evitare l'impennata dei gas serra.

Ambiziose aspirazioni del governo

L'ottimismo sul settore indiano delle rinnovabili è palpabile. Infatti durante il suo intervento al Cop26 di Glasgow, con grande sorpresa il primo ministro Modi ha adottato un obiettivo di neutralità climatica entro il 2070.

Inoltre, entro il 2030 l'India ridurrà di un miliardo di tonnellate le sue emissioni di gas nocivi, installerà una capacità di 500 GW di energia rinnovabile (in rialzo dal precedente target di 450 GW), e soddisferà il 50% della sua domanda totale di energia con fonti verdi.

L'India vanta costi di generazione di energia rinnovabile più bassi di tutti i paesi dell'area Asia-Pacifico, un ribasso che sottolinea le potenzialità del settore energetico del Paese, dove l'energia da fonti rinnovabili è spesso più economica dell'energia prodotta dal carbone.

Un potenziale di rendimento interessante

“Sebbene l'India abbia assistito a una riduzione delle tariffe, i progetti che riguardano le energie rinnovabili offrono ancora rendimenti azionari interessanti, che secondo le nostre riunioni aziendali sono spesso superiori a quelli della Cina”, commentano da Abrdn.

Il consumo pro capite di elettricità dell'India è meno della metà della media globale mentre quello della Cina è circa quattro volte più alto e negli Stati Uniti è quasi 10 volte maggiore.

Stime che lasciano presagire un'accelerazione della crescita dei consumi pro capite nazionali, e che sottolineano anche il potenziale di crescita della penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico, che per il settore rappresenta un doppio effetto positivo.

“Certamente, - notano gli analisti - anche se le emissioni pro capite di gas serra dell'India sono inferiori alla media globale, il paese resta uno dei maggiori emittenti dopo Cina e Stati Uniti, e la principale fonte di queste emissioni è la produzione di elettricità”. Di conseguenza, la crescita dei consumi energetici porterà a un aumento delle emissioni pro capite di gas serra, a meno che la decarbonizzazione nel settore elettrico non sia rapida.

Le problematiche a monte

Nonostante i bassi costi, per raggiungere gli obiettivi nazionali di capacità installata, il paese dovrà affrontare varie problematiche a monte, tra cui l'ammodernamento della sua rete elettrica.

Secondo l'International Energy Agency (IEA) “esistono ancora gravi ostacoli strutturali, regolamentari e istituzionali alla crescita futura, inoltre i progressi a livello di singole tecnologie rinnovabili sono stati irregolari. Le maggiori sfide riguardano la precaria solidità economica di molte aziende statali di distribuzione, la difficoltà a ottenere accesso a finanziamenti e ad acquisire terreni, la congestione della rete e le incertezze sullo sviluppo dell'infrastruttura di rete”.

Anche lo stato della rete elettrica, su cui presto confluirà energia da fonti eoliche e solari fotovoltaiche, necessita di un rafforzamento: “il governo si è concentrato sulla flessibilità delle attività operative, delle tecnologie e delle infrastrutture" spiega l’IEA.

“Il settore delle energie rinnovabili indiano è una delle maggiori storie di successo globali degli ultimi anni, le cui prospettive si mantengono a nostro avviso molto positive”, concludono gli analisti di Abrdn, che consigliano agli investitori che guardano alla decarbonizzazione di non pensare esclusivamente alla Cina.

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