Saras sugli scudi dopo firma accordo con Egp
La società della famiglia Moratti scambia sopra il 10% a Piazza Affari dopo l’annuncio (preceduto da indiscrezioni di stampa) della firma di un protocollo d’intesa con Enel Green Power per lo sviluppo di un progetto di idrogeno verde in Sardegna.
A fine mattinata sprint del titolo a 11,47%
Rally di Saras a Piazza Affari dopo la firma di ieri del protocollo di intesa con Enel Green Power per sviluppare un progetto di idrogeno verde in Sardegna.
Alle 12 il titolo della società controllata dalla famiglia Moratti schizza in rialzo dell’11,47% scambiato a 0,715 euro. Enel, intanto, perde l’1% nel listino principale di Piazza Affari scambiato a 8,38 euro.
La soluzione allo studio dei due partner prevede l'utilizzo di un elettrolizzatore da 20 megawatt alimentato da energia rinnovabile prodotta sul posto per fornire idrogeno verde da utilizzare come materia prima nella raffineria Saras presso il sito industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari. «La firma di questo protocollo di intesa – ha commentato Salvatore Bernabei, ceo di Enel Green Power - conferma l'impegno del gruppo Enel nel promuovere lo sviluppo dell'idrogeno verde in Italia e nel mondo, accelerando la transizione energetica».
Saras arriva da un 2020 “pesante”
Non è ancora specificato il tipo di elettrolizzatore (se Pem o alcalino) e il fornitore. Equita ritiene che i capex per l’impianto possano essere di circa 25 milioni di euro, dovrebbero poter soddisfare circa il 3%-4% del fabbisogno di idrogeno della raffineria, e potrebbero rientrare nel piano nazionale sull’idrogeno. «Riteniamo che la notizia abbia risvolti marginalmente positivi per il titolo, principalmente legati al risparmio di costi sulle emissioni in caso di finanziamenti a fondo perduto per il progetto», hanno concluso gli analisti.
Da inizio anno, sottolinea Reuters, il titolo è in crescita del 16%, ma viene da un 2020 molto pesante a causa dei bassi margini di raffinazione legati allo stop dei consumi petroliferi per la pandemia, con le azioni che trattano comunque su livelli non lontani dai minimi storici.
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