Scatto Bitcoin dopo l’ordine di Trump sui piani pensione

Il Presidente statunitense ha firmato oggi un ordine esecutivo che consente ai piani di pensione integrativa statunitensi, noti come 401(k), di investire in asset alternativi, tra cui private equity, immobili e asset digitali.
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Sale il Bitcoin
Si torna a parlare del Bitcoin dopo l’ordine di Donald Trump sui piani pensionistici negli Stati Uniti che permette ai lavoratori di accedere al mondo delle criptovalute.
Sull’entusiasmo per questa novità, il Bitcoin torna sopra quota 116 mila per la prima volta dalla fine di luglio, dopo aver toccato un massimo di 117.600 dollari, e porta a +24% la sua crescita ottenuta in questo 2025.
Tuttavia, i guadagni sembrano ancora instabili a causa del peggioramento della propensione al rischio, dopo l’entrata in vigore dei dazi commerciali di Trump sulle principali economie. Anche il Bitcoin è stato scambiato ben al di sotto dei massimi intraday.
L’ordine di Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato oggi un ordine esecutivo che consentire ai piani di pensione integrativa statunitensi, noti come 401(k), di investire in asset alternativi, tra cui private equity, immobili e asset digitali.
Illustrando il provvedimento, Trump ha spiegato che l’eccesso di regolamentazione e i rischi di contenzioso hanno impedito ai pensionati di ottenere rendimenti potenzialmente più elevati sui loro investimenti.
L’ordine è ampiamente in linea con la posizione del tycoon favorevole alle criptovalute, che ha visto l’approvazione di diverse leggi sulla regolamentazione delle criptovalute all’inizio di quest’anno.
Inoltre, l'ordine sdogana le criptovalute e ne fa ufficialmente un pilastro dell'infrastruttura finanziaria statunitense.
L’importanza per il settore
La normativa vigente permette ai singoli lavoratori, previa approvazione dei rispettivi piani pensionistici, di destinare una parte del proprio fondo pensione in criptovalute o in fondi correlati, come gli ETF cripto.
Il mercato statunitense dei 401k coinvolge circa 84 milioni di dipendenti, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro e del Bureau of Labor Statistics, con asset gestiti complessivamente per circa 7,3 trilioni di dollari e sono in molti a ritenere che questa decisione possa trasformare le strategie di accumulo pensionistico per le prossime decadi.
Attualmente, però, non esiste ancora una lista ufficiale e definitiva degli asset digitali ammessi, mentre la supervisione federale resta focalizzata sulla trasparenza e sulla tutela degli investitori.
Il Dipartimento del Lavoro ha precisato che la responsabilità fiduciaria nella scelta degli asset digitali spetta ai gestori dei piani, mentre la Securities and Exchange Commission (SEC) sovrintende alle emissioni e fornisce orientamenti per salvaguardare gli investitori.
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