Perché attendersi una ripresa economica a “U”

19/06/2020 05:00
Perché attendersi una ripresa economica a “U”

Schroders più cauta, ora prevede una ripresa a “U”, non più a “V”.

A cura di Keith Wade Chief Economist & Strategist di Schroders

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Le attese per la crescita globale

Schroders ha nuovamente ridimensionato le previsioni di crescita globale al fine di riflettere la debolezza economica del primo trimestre. Nel complesso quest'anno si assiste a un calo dell'attività globale del 5,4%, un downgrade rispetto alle previsioni precedenti del -2,9%, principalmente a seguito del taglio delle stime di Stati Uniti e Cina. Schroders prevede una ripresa graduale poiché le famiglie e le imprese restano ancora caute nelle loro decisioni di spesa.

Nel 2021, la crescita globale dovrebbe salire del 5,3%, a fronte di politiche fiscali e monetarie accomodanti mentre, sul piano sanitario, si attende lo sviluppo di un vaccino entro metà 2021.

Schroders ha inoltre ridotto le previsioni sull'inflazione globale all'1,5% nel 2020 (precedentemente all’1,9%) e all'1,8% nel 2021 (precedentemente al 2,1%).

Il peggio è passato?

Su scala globale si prevede un calo del Pil anche nel secondo trimestre, considerando che i lockdown sono stati estesi al mese di aprile e in parte al mese di maggio.

Tuttavia, alcuni dati suggeriscono che il peggio è passato: ad esempio, i prezzi dei metalli industriali si sono stabilizzati e i dati sulla mobilità forniti da Google suggeriscono un aumento degli spostamenti verso i luoghi di lavoro, anche se modesto.

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L’allentamento dei lockdown di fine maggio, e ancor più nel mese di giugno, dovrebbe ora portare a un miglioramento dell’attività economica.

Di conseguenza, nel terzo trimestre dovremmo assistere a una ripresa dell'attività economica, anche se in misura minore di quanto precedentemente previsto. Schroders ritiene che l'economia non riuscirà a recuperare tutto il terreno perso nella prima metà dell'anno.

Perché è attesa una ripresa più debole rispetto alle ultime previsioni?

Schroders prevede che la ripresa sarà più debole rispetto alle previsioni precedenti a causa di quattro fattori:

  1. Difficoltà ad eliminare i lockdown: alcuni governi si trovano in un trade off tra economia e salute: benessere economico o contenimento del contagio? Molti esperti hanno già messo in guardia sul pericolo di una seconda ondata di contagi.
  2. Consumatori cauti: il timore del contagio renderà i consumatori più prudenti. In alcuni settori come turismo, ospitalità e tempo libero, le abitudini di spesa faticheranno a tornare ai livelli pre-Covid.
  3. Riduzione del sostegno da parte dei governi: un minore sostegno alle imprese si traduce per le famiglie in minori prospettive di sicurezza lavorativa futura, con una conseguente reticenza a spendere da parte dei consumatori.
  4. Gli investimenti delle imprese ne risentiranno: a livello aziendale, l'incertezza sulle prospettive peserà sugli investimenti e, a seguito del forte aumento del debito, potrebbe attenderci un periodo di deleveraging delle imprese nel corso del 2021. Questo peserà sull’attività reale e sui profitti, in quanto le imprese daranno più importanza alla riduzione del debito rispetto a investire in nuove attrezzature e tecnologie o a pagare i dividendi.

Questi fattori fanno presagire un ritorno ai livelli di attività pre-Covid non prima della fine del 2021: per questo la previsione di Schroders è più una ripresa a “U” e sempre meno a “V”.

Previsioni di crescita nel mondo

  • Stati Uniti: le previsioni di crescita sono scese al -8,2% per il 2020 (precedentemente al -3,9%) a seguito di un primo trimestre più debole del previsto.
  • Eurozona: la crescita dell'Eurozona è stata rivista al ribasso del -6,1% per il 2020 (precedentemente al -5,7%), soprattutto a seguito degli ultimi dati sul PIL del primo trimestre.
  • Regno Unito: la crescita del PIL è stata rivista al ribasso del -8,5% per il 2020 (precedentemente al -7,2%), a seguito degli ultimi dati sul PIL del primo trimestre.
  • Giappone: si stima una contrazione economica del 5,4% nel 2020 (una prospettiva più rosea rispetto al resto dei mercati sviluppati), a seguito di chiusure meno rigide e del forte sostegno da parte del governo.
  • Mercati emergenti: la variazione più importante rispetto alle previsioni di Schroders riguarda la Cina; le previsioni di crescita della Cina per il 2020 scendono al 2,2% (precedentemente al 5%).
  • Anche i Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) vengono declassati e non ci si attende più una crescita dell'1,8%, ma una contrazione del 2,2%. La ragione di un downgrade di questa portata è da ricercare in lockdown più lunghi del previsto e nella ripresa più lenta a livello globale, con conseguenze per gli scambi commerciali.

Altri possibili scenari

Tra i possibili scenari Schroders annovera la possibilità di assistere a una ripresa a forma di “W”: una prima lenta risalita e una ricaduta improvvisa, prima di riprendere finalmente il percorso di crescita. Questo scenario sarebbe inevitabile in caso di una seconda ondata di pandemia nel corso dell'anno e di una nuova imposizione dei blocchi, che avrà come conseguenza una doppia recessione.

Un altro scenario probabile è la ripresa a forma di “V”. I numeri delle infezioni rimangono sotto controllo e il settore privato risponde in modo più positivo alla revoca dei lockdown e al sostegno da parte del governo e della banca centrale.

Il terzo scenario previsto vede l’arrivo di un'altra crisi del debito dell'Eurozona.

Gli scenari appena descritti prevedono una riduzione dell'inflazione rispetto allo scenario di base.

Tra gli scenari poco probabili, la ripresa a forma di “L” (in cui una maggiore cautela da parte del settore privato porterebbe l'economia a una lunga fase di attività moribonda), e infine un'espansione fiscale basata sulla MMT (teoria monetaria moderna) in cui i governi stampano moneta per sostenere la crescita economica.

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