Stellantis, all-in negli USA: investimenti per 13 miliardi

La casa automobilistica ha annunciato il maggior investimento della sua storia negli Stati Uniti che porterà alla realizzazione di cinque nuovi modelli di auto e alla creazione di 5 mila posti di lavoro in quattro anni.
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Azioni Stellantis in luce
“Il maggior investimento individuale nei 100 anni di storia dell’Azienda a beneficio di tutti gli stabilimenti statunitensi”. Con queste parole, Stellantis ha annunciato il suo piano di rilancio negli Stati Uniti.
La notizia ha attirato acquisti sul titolo della società, che apriva la seduta di Piazza Affari in crescita di oltre il 3%, toccando un massimo di 8,737 euro.
Lo scatto iniziale arriva dopo il -4,78% della seduta di ieri e ora le azioni Stellantis hanno ridotto le loro perdite subìte nel 2025 al 31%.
Il piano negli USA
Il piano annunciato ieri dalla casa automobilistica prevede 13 miliardi di dollari di investimenti negli Stati Uniti finalizzato alla realizzazione di cinque nuovi modelli sul mercato creando così 5 mila posti di lavoro in quattro anni negli stabilimenti nel Paese, in particolare nell’area Midwest (Michigan, Illinois, Ohio e Indiana).
"La decisione di oggi dimostra che dazi mirati sul settore auto possono, di fatto, riportare negli Stati Uniti migliaia di buoni posti di lavoro sindacalizzati", ha detto in una nota il presidente dell'Uaw, Shawn Fain.
Il piano, che include alcuni investimenti già comunicati in precedenza, potrebbe aiutare a proteggere Stellantis dai dazi del presidente Usa Donald Trump, che secondo la casa automobilistica le costerebbero circa 1,7 miliardi di dollari quest'anno.
L'obiettivo è incrementare del 50% la produzione di veicoli finiti negli Stati Uniti e rafforzare la competitività dei marchi del gruppo in uno dei mercati più strategici a livello globale.
“Questo investimento negli Stati Uniti stimolerà la nostra crescita, rafforzerà i nostri impianti produttivi e porterà più posti di lavoro americani negli Stati che consideriamo la nostra casa”, ha dichiarato Antonio Filosa, CEO di Stellantis e COO per il Nord America, "mentre ci prepariamo ai prossimi 100 anni, poniamo il cliente al centro della nostra strategia, ampliando la nostra gamma e offrendo loro la libertà di scegliere i prodotti che desiderano e amano”.
“Accelerare la crescita negli Stati Uniti è stata una priorità assoluta fin dal mio primo giorno. Il successo in America non è solo un bene per Stellantis negli Stati Uniti, ma ci rende più forti ovunque”, aggiungeva il manager.
Moody’s taglia l’outlook
La notizia del piano arriva dopo il taglio dell’outlook a ‘negativo’ deciso ieri da parte di Moody’s, che però ha confermato gli attuali rating.
Nel report pubblicato Moody's ha sottolineato la debole performance operativa di Stellantis e ha sollevato interrogativi sulla capacità e sui tempi di un eventuale recupero della redditività e della generazione di cassa. Gli analisti dell'agenzia di rating hanno inoltre segnalato il calo della quota di mercato del gruppo dall'inizio del 2024, attribuito alla riduzione delle scorte da parte dei concessionari, al rallentamento della domanda per diversi modelli e ai ritardi nel lancio di nuovi prodotti.
"Crediamo che il giudizio di Moody's rifletta soprattutto la debole performance di Stellantis nel primo semestre influenzata da una domanda fiacca e da un contesto macroeconomico e commerciale incerto", commenta Banca Akros in una nota.
"Tuttavia rimaniamo positivi sulla capacità del gruppo di recuperare una solida quota di mercato in Nord America nei prossimi mesi, e che sarà un elemento chiave per il rilancio della redditività", aggiunge il broker che conferma il giudizio 'buy' e il target price di 10,50 euro.
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