Stellantis, Berenberg alza il target price

Il broker ritiene che la situazione della casa automobilistica stia migliorando grazie allo stato delle scorte e al prossimo momentum dei prodotti.
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Fiducia su Stellantis da Berenberg
Azioni Stellantis protagoniste ad inizio seduta di Piazza Affari, dove guadagna oltre il 2% nella prima mezz’ora di scambi e salendo fino a 8,66 euro.
Gli analisti di Berenberg hanno aumentato la raccomandazione sulle azioni Stellantis da hold a buy, con un target price che sale da 9 a 9,5 euro.
"La narrativa sta chiaramente migliorando grazie a una situazione delle scorte decisamente migliore negli Stati Uniti e al prossimo momentum dei prodotti, che dovrebbe ora garantire un graduale miglioramento degli utili", spiegano gli esperti del broker.
Se da un lato gli analisti si dicono "pienamente consapevoli che la ripresa degli utili di Stellantis potrebbe richiedere tempo e che il secondo semestre potrebbe ancora essere influenzato da ulteriori elementi strategici una tantum o svalutazioni”, ritengono che “la situazione stia ora chiaramente migliorando, sostenuta da una situazione delle scorte significativamente migliore negli Stati Uniti e da una pipeline di prodotti di supporto".
Miglioramenti negli USA
Il broker spiega che Stellantis è posizionata per "miglioramenti graduali degli utili" mentre il suo business statunitense si stabilizza e arrivano nuovi modelli. "La narrativa sta chiaramente migliorando grazie a una situazione delle scorte molto migliore negli USA e all’imminente slancio dei prodotti", proseguono.
Se “i dazi hanno pesato notevolmente, costando al gruppo circa 330 milioni nel periodo, con un impatto che dovrebbe crescere a 1,2 miliardi nella seconda metà dell’anno”, gli analisti prevedono un miglioramento sequenziale fino al 2026, favorito dalla leva operativa derivante da volumi più elevati.
In Nord America, Stellantis ha descritto le sue scorte come "molto sane e di buona qualità", con i veicoli più vecchi smaltiti. Il gruppo sta rilanciando prodotti in segmenti da cui era precedentemente uscito, come i SUV di medie dimensioni e i pickup di grandi dimensioni, inclusi la Jeep Cherokee, il RAM 1500 V8 e i modelli Dodge a combustione interna.
Guardando al futuro, da Berenberg prevedono che la società recupererà metà dei circa 400 punti base di quota di mercato negli USA perduti in quattro anni, aumentando così del 20% i volumi statunitensi.
Europa punto debole
Per Berenberg l’Europa rimane un punto debole: le immatricolazioni di Stellantis sono rimaste indietro rispetto ai concorrenti durante l’estate, riflettendo il calo delle vendite di veicoli commerciali leggeri e i costi legati ai nuovi lanci.
Nel continente la pressione immediata normativa è stata alleggerita dalle nuove norme stabilite da Bruxelles, le quali consentono ai produttori di automobili di calcolare la conformità delle emissioni su tre anni invece che annualmente.
Il broker prevede un calo delle vendite a 148,8 miliardi nel 2025 prima di riprendersi a 153,9 miliardi nel 2026, mentre l’EBIT dovrebbe salire da 2,9 miliardi nel 2025 a 7,1 miliardi l’anno successivo, con un utile netto previsto tornare positivo a 4,3 miliardi. L’utile per azione è atteso in calo di 0,31 nel 2025 prima di rimbalzare a 1,54 nel 2026.
Azioni attraenti
Berenberg resta ottimista su Stellantis nonostante le sfide a breve termine, in quanto ritiene che la società mantiene i vantaggi strutturali che le permettono di produrre grandi volumi su piattaforme modulari e mantenere l’efficienza dei costi.
Con un rapporto di 5,3 volte gli utili stimati per il 2026, rispetto a una media dei concorrenti di 5,8, Berenberg considera le azioni Stellantis ancora attraenti ai livelli attuali.
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