Stellantis, dazi e nuovo Ceo: si prevede un’assemblea infuocata

L’ultima dichiarazione di Trump che ha detto che potrebbe sospendere i dazi del 25% sulle auto fa volare il titolo (+6%). Alla riunione dei soci che si tiene oggi ad Amsterdam molti investitori voteranno contro la politica di remunerazione del management. Contestati i 12 milioni di liquidazione a Tavares

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L’ultima giravolta di Trump fa volare il titolo

Nella giornata dell’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2024, la buona notizia per Stellantis viene da Washington con le ultime dichiarazioni di Trump, che ha detto che potrebbe sospendere in tutto o in parte i dazi del 25% sulle importazioni di automobili. A Piazza Affari Stellantis sale del 6% a 8,28 euro.

L’ultima giravolta del presidente Usa ha preso in contropiede Ubs, che ieri ha annunciato di avere tagliato la raccomandazione di Stellantis a Neutral proprio a causa dei dazi americani. Il target price è stato quasi dimezzato a 8,8 euro dal precedente 16 euro.

Nella nota Ubs spiega che i dazi Usa del 25% hanno un impatto più grave su Stellantis rispetto ai suoi concorrenti americani Ford e GM. Circa il 35% dei veicoli Stellantis venduti negli Stati Uniti sono importati, rendendo la Casa dei marchi Jeep e Chrysler più vulnerabile ai dazi. Ubs prevede che Stellantis subirà perdite in Nord America con un cash flow negativo.

La ricerca del nuovo Ceo e la remunerazione del management

Nell’assemblea, che si tiene nel pomeriggio ad Amsterdam, uno dei temi più significativi sarà la richiesta di notizie sulla ricerca del nuovo Ceo dopo l’uscita di Carlos Tavares. E’ ormai certo che molti investitori istituzionali contesteranno con voto contrario la decisione del board di pagare a Tavares una buonuscita di 12 milioni di euro.

Fra l’altro, il caso dei mega-compensi pagati in passato a Tavares rischia di rendere più difficile la ricerca del nuovo amministratore delegato.

Il proxy advisor ISS (Institutional Shareholder Services) ha raccomandato agli azionisti di votare contro la proposta di aumentare i compensi che la società può erogare al management tramite incentivi a lungo termine, affermando che Stellantis ha già concesso per anni una retribuzione “eccessiva” ai suoi massimi dirigenti. “Non è chiaro sulla base di quali considerazioni la società ritenga che un altro aumento sia “essenziale” per poter assumere un amministratore delegato”, ha scritto ISS nella sua relazione in vista dell’assemblea.

Già l’anno scorso importanti azionisti avevano votato contro la remunerazione di Tavares relativa all’anno 2023, che fra stipendio fisso, premi e incentivi vari era arrivata al livello record di 36,5 milioni di euro.

Possibile una valanga di voti contrari

Che nel sistema della remunerazione di Stellantis qualcosa non funzioni risulta evidente dal fatto che Tavares è stato premiato anche nel 2024 con una remunerazione complessiva di 23,1 milioni di euro per un anno segnato dal calo dei ricavi (-17%) e dal tracollo degli utili (-71%).

Oltre a ISS, anche Allianz Global Investors e il proxy advisor Proxinvest hanno invitato gli azionisti a votare contro la relazione sulle remunerazioni. Soprattutto, c’è molta avversione verso l’ipotesi di pagare nel 2025 ulteriori 12 milioni di euro di buonuscita a Tavares. “Non è accettabile assegnare una buonuscita a un manager che ha portato l'azienda a una situazione di fallimento”, ha dichiarato in un'intervista l'amministratore delegato di Proxinvest, Charles Pinel. “Nonostante gli sforzi di engagement, le risposte di Stellantis non sono riuscite ad alleviare le preoccupazioni e restano validi timori su come agisce il comitato per le remunerazioni”.

Contestato il rinnovo di diversi membri del cda

Proxinvest ha anche consigliato agli azionisti di votare contro la riconferma di diversi membri del consiglio di amministrazione, tra cui Fiona Clare Cicconi, una dirigente delle risorse umane di Google che rappresenta i lavoratori di Stellantis nel consiglio di amministrazione dal 2021. Secondo Proxinvest non dovrebbe ricoprire quella posizione perché non è dipendente della casa automobilistica.

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