Stellantis: in Francia la 500e tallona Tesla


A maggio l’utilitaria elettrica è stata la seconda BEV più venduta nel Paese con solo 100 vetture in meno della Model Y. Mentre in Italia resta desolatamente bassa la quota di plug-in vendute (8,8%), Oltralpe la quota sale al 24%.


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In Francia benzina e diesel fanno solo la metà del mercato

Mentre in Italia l’auto elettrica non fa breccia fra i consumatori, in Francia, l’altro Paese di riferimento di Stellantis in Europa, il mese di maggio ha visto salire la quota di mercato delle auto plug-in al 24% dal 20,9% dello stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente le vendite di auto nuove sono salite in Francia del 14,7% raggiungendo quota 145.500, di cui solo la metà dotate di motore termico.

Secondo i dati diffusi da Pfa (Plateforme automobile), l’organizzazione che raggruppa tutti gli operatori del settore in Francia, all’interno della grande famiglia delle vetture plug-in la quota delle auto full electric (dette anche BEV) è salita dal 12% di un anno fa al 15,6%, mentre le ibride plug-in sono leggermente scese all’8,7% dall’8,9%.

L’auto full electric più venduta in Francia a maggio è stata  la Tesla Model Y con 2.708 vetture vendute, tallonata a brevissima distanza dalla Fiat 500e con 2.601 unità. Al terzo e al quarto posto si sono piazzate rispettivamente la Peugeot 208 e la Dacia Spring.

Le vendite di auto con motore termico sono state il 52% del totale, di cui il 37,3% a benzina e il 10,4% diesel, in fortissimo calo dal 17,5% del maggio 2022.

In Francia sono di Stellantis il 27% di tutte le BEV vendute

In Francia la transizione verso i veicoli elettrici continua a progredire. Il volume cumulativo di BEV venduti dall’inizio dell’anno è salito del 46% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Stellantis, a cui fanno capo circa il 27% di tutte le vendite di BEV in Francia, sta introducendo diversi nuovi modelli e sta aumentando la capacità produttiva dei modelli BEV, se non altro per competere con i "temuti" BEV economici dei marchi cinesi. Da notare che la Francia sta prendendo sul serio il compito di aprire gigafabbriche di batterie. C'è la prospettiva che la transizione del Paese verso i veicoli elettrici continui a ritmo sostenuto.

In Italia a maggio il mercato è cresciuto del 23,1%

All'indomani dei dati sulle immatricolazioni di maggio le quotazioni di Stellantis sono deboli con il titolo che perde lo 0,5% a 14,70 euro.  Il mese scorso le immatricolazioni di Francia, Italia e Spagna (circa il 23% del gruppo) hanno mostrato una crescita del 16% anno su anno. A maggio il mercato italiano dell’auto ha consolidato la fase di recupero dei volumi rispetto al 2019, segnando immatricolazioni in crescita del 23,1% a quota 149.411 auto nuove. Si tratta del quinto mese di recupero da inizio anno con un risultato che supera lo stesso periodo del 2022 del 26,1%.

Unrae: per l’elettrico in Italia servono le colonnine di ricarica

Al contrario della Francia, in Italia le vendite di veicoli a zero e bassissime emissioni, fondamentali per raggiungere gli obiettivi in termini di Co2 a partire dal 2035 decisi da Bruxelles, restano marginali, non riuscendo a contribuire in modo determinante alla riduzione delle emissioni e al rinnovo del parco circolante. A maggio la quota di auto plug-in, seppur in miglioramento rispetto ad aprile, non è andata al di là dell’8,8%. Michele Crisci, presidente dell’Unrae (l’associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia), insiste su due temi: da un lato la necessità di “revisione della fiscalità dell’auto”,  dall’altro le infrastrutture di ricarica. “Il 9 giugno – ricorda Crisci – scadono i termini per la presentazione dei progetti per le colonnine di ricarica pubbliche da parte degli operatori, un’occasione da non perdere”.

In Italia hanno segnato volumi in crescita quasi tutti i brand, con qualche eccezione in casa Stellantis dove Fiat (-24,8%) e Citroen (-12,1%) hanno fatto peggio del 2022 condizionando la performance del gruppo che è cresciuto soltanto del 3,9%, mentre da inizio anno il recupero è del 15% a confronto con il +31,1% del gruppo Volkswagen.

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