Stellantis salirà ancora del 40% (dopo il +64% in 12 mesi)

Il nuovo report di Piper Sandler fotografa la situazione dei tre big dell’automotive Usa. Grazie alla dimensione globale e alla redditività doppia dei concorrenti, Stellantis continuerà a crescere, mentre Ford e GM avranno anni difficili

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Raccomandazione Overweight per Stellantis, Neutral per GM e Ford

Se vuoi comprare le azioni di un grande gruppo automobilistico attivo sul mercato americano, la scelta giusta è Stellantis. Il giudizio, che non brilla per tempismo, è del broker Piper Sandler, che venerdì 15 marzo ha avviato la copertura sui produttori tradizionali di auto Usa. Piper Sandler scommette sul fatto che Stellantis continuerà a crescere, mentre per GM e Ford il futuro si fa più difficile. Soltanto a Stellantis è riservata la raccomandazione di acquisto Overweight. Per le concorrenti Ford e General Motors il giudizio è Neutral. Venerdì Wall Street ha reagito al report di Piper Sandler mandando Stellantis in rialzo del 3,6% a 28,50 dollari, dopo che a Milano il titolo aveva chiuso a 26 euro (+1%). Quello che piace di Stellantis e che la distingue dalle rivali Usa è la dimensione globale e un margine operativo di quasi il 13% nel 2023, contro il 7% di GM e il 6% circa di Ford.

Target price a 39 dollari (upside del 40%)

Avere un’alta redditività, spiega l’analista Alexander Potter, è fondamentale per potere affrontare con successo gli sconvolgimenti in atto nell’industria mondiale dell’auto. Poiché la transizione all’elettrico andrà a erodere i margini, si legge nel report, Stellantis è favorita rispetto a GM e a Ford perché può contare sulla crescita al di fuori degli Stati Uniti e dell’Europa, in regioni che potrebbero essere più lente nell’adottare i veicoli elettrici. Il riferimento, evidentemente, è all’America Latina dove Stellantis ha ereditato la posizione di leader di mercato che per decenni ha avuto Fiat. Grazie alla sua estensione globale che le permette di vendere oltre 6 milioni di auto all’anno, Stellantis, che in Usa è conosciuta come la casa madre dei marchi Jeep e Ram, gode di una “protezione” nei confronti dei rischi legati al passaggio all’elettrico.

Piper Sandler ha fissato un target price per Stellantis a 39 dollari, un prezzo che implica un potenziale di rialzo del 40% rispetto alla chiusura di venerdì.

Chiuso il gap valutativo con GM e Ford

Bisogna dire che il broker di Minneapolis arriva un po’ a cose fatte, dato che la sua raccomandazione positiva su Stellantis fotografa un titolo che negli ultimi 12 mesi è salito del 64% andando a chiudere il gap valutativo che lo penalizzava nei confronti degli altri gruppi automotive Usa. Infatti oggi Stellantis vale in Borsa 4,7 volte l’utile stimato per il 2024. Il multiplo P/E è sostanzialmente oramai uguale a quello di Ford e GM, dopo essere stato circa la metà per tutto il 2022 e buona parte del 2023. Evidentemente in questi mesi gli investitori Usa hanno già comprato abbondantemente azioni Stellantis.

COSI’ I BIG DELL’AUTO DALL’INIZIO DELL’ANNO

Le market cap delle tre aziende sono molto diverse: Stellantis capitalizza 100,9 miliardi di euro, mentre le Case americane hanno una market cap di soli 47 miliardi di dollari.

La spiegazione è nelle dimensioni dell’utile: 17 miliardi di euro quello stimato per Stellantis, esattamente la metà quello di GM (9,7 miliardi di dollari), ancora più modesto quello di Ford (7,4 miliardi di dollari). Da notare che, invece, le previsioni di ricavi delle tre aziende non sono così lontane: il consensus vede il fatturato 2024 di Stellantis a 190 miliardi di euro, e indica sia per Ford che per GM un obiettivo di ricavi di 176 miliardi di dollari.

GM e Ford si avviano verso margini negativi

Per GM Piper Sandler vede un futuro come produttore concentrato sul mercato nordamericano con punti di forza nei camion e nei Suv a benzina. “Al di fuori delle piccole auto costruite in Cina, GM manca di dimensioni adeguate nelle regioni e nei segmenti dove si stanno affermando i veicoli elettrici”. L’analista Alexander Potter scrive che i margini e la quota di mercato di General Motors potrebbero ridursi nei prossimi anni. “Le nostre previsioni a lungo termine indicano per GM alcuni anni di perdite alla fine di questo decennio, seguiti da una ripresa”. Il target price è 44 dollari a fronte di un prezzo di chiusura venerdì di 40,69 dollari (+8%).

Abbastanza simili le previsioni per Ford, che – scrive l’analista - “non ha tenuto il passo con Tesla per quanto riguarda i costi dei veicoli elettrici”. “Come nel caso di GM, la transizione verso i veicoli elettrici potrebbe costringere Ford ad affrontare margini negativi a metà/fine decennio”. Il target price di Ford è 13 dollari, contro una chiusura venerdì a 12 dollari (+8%).

Infine, Piper Sandler definisce Stellantis il titolo più “benvoluto” a Wall Street, con il 71% degli analisti che seguono l’azienda che ha una raccomandazione di acquisto, contro un Buy-rating ratio di GM del 68% e del 35% per Ford. Sull’indice S&P500 il Buy-rating ratio è del 55%.

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