Stellantis, Tesla asso nella manica per rispetto norme su emissioni
La casa automobilistica italo-francese sta valutando la possibilità di un pooling agreement con altre produttrici di auto elettriche per evitare così le multe decise dall’Unione europea per chi non rispetta i limiti delle emissioni.
Le mosse di Stellantis con Tesla
Potrebbe essere Tesla la chiave di volta per permettere a Stellantis, insieme a altri produttori di auto elettriche, per rispettare i limiti sulle emissioni che entrano in vigore quest’anno in Europa ed evitare corpose multe.
Secondo quanto risulta da un documento presentato ieri all’Unione europea, la casa automobilistica italo-francese sta pianificando di mettere in comune le emissioni di anidride carbonica (CO2) con la casa di Elon Musk e altri produttori quali Toyota, Ford, Mazda e Subaru.
Il mese scorso il responsabile delle operazioni europee di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, aveva dichiarato che, in base alle regole UE, le vendite di veicoli elettrici del gruppo in Europa dovrebbero passare dal 12% del totale attuale al 21%, con potenziali multe di 300 milioni di euro per ogni punto percentuale mancato.
Un portavoce di Stellantis ha dichiarato all’agenzia Reuters che la partecipazione della casa automobilistica al pool la aiuterà a raggiungere gli obiettivi Ue per il 2025 "ottimizzando le nostre risorse" e “allo stesso tempo, continuiamo a concentrarci sullo sviluppo di tecnologie innovative elettriche e a basse emissioni che sono al centro della nostra strategia".
Il sistema del pooling agreement
La mossa utilizzerebbe il sistema del pooling agreement, ovvero quel meccanismo attraverso il quale le società venditrici di veicoli elettrici possono acquistare crediti di emissione da altri produttori, come Tesla appunto, potendo così abbassare le loro medie di CO2 e rispettare i limiti imposti dall’UE sulle emissioni. Per rientrare nei limiti decisi da Bruxelles e evitare pesanti sanzioni, almeno il 20% delle vendite dei produttori deve essere costituito da auto elettriche, con multe previste di 95 euro per ogni grammo di Co2 oltre il limite per ogni veicolo venduto.
Secondo gli analisti di Ubs citati da Bloomberg, nel 2025 Tesla potrebbe incassare più di 1 miliardo di euro di risarcimenti dalle case automobilistiche rivali che hanno bisogno di aiuto per rispettare i più severi standard di inquinamento nell’UE.
Renault non ci sta
Diversa la posizione di Renault, la quale spiegato che è prematuro dire se farò la stessa scelta, ma poi la casa francese ha accusato questa pratica di “danneggiare l’intero settore”. La casa automobilistica guidata da Luca de Meo, che ha chiesto all’UE di rivedere le normative, ritiene che senza un approccio coeso e unitario da parte dell’industria europea dell’auto sulla questione sarà difficile ottenere risultati.
“Senza una posizione chiara della Commissione europea, i produttori sono costretti a prendere decisioni controproducenti, come l'acquisto di crediti dai concorrenti o la riduzione della produzione, con conseguente indebolimento dell'industria europea”, ha dichiarato Renault, aggiungendo di aver richiesto con urgenza maggiore chiarezza sulla questione.
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