STM si rafforza in Cina grazie all’accordo con Geely

Prime due ore di contrattazioni positive per il titolo STMicroelectronics a Piazza Affari, resistendo alle vendite in corso questa mattina sul FTSE MIB (-1,10%) grazie alla notizia dell’accordo con il gigante cinese Geely Auto.

Le azioni della società arrivano a guadagnare il 3% in apertura di seduta, toccando un massimo di 39,57 euro, per poi rallentare ma restando tra le poche blu chip in verde.

Resta negativo il bilancio del titolo STM in questo 2024, con un calo ridotto all’11% rispetto ai livelli di inizio gennaio (44,58 euro).

STM e Geely hanno annunciato questa mattina la firma di un accordo a lungo termine per la fornitura di carburo di silicio (SiC) volto ad accelerare la collaborazione già esistente sui dispositivi in SiC.

Il gruppo italo-francese fornirà a diversi marchi di Geely Auto dispositivi di potenza in SiC per veicoli elettrici a batteria (BEV) di fascia medio-alta, dando impulso alla strategia di trasformazione dei veicoli elettrici urbani (NEV) di Geely Auto con prestazioni superiori, velocità di ricarica più elevate e una maggiore autonomia di guida.

Istituito, inoltre, un laboratorio congiunto per scambiarsi informazioni ed esplorare soluzioni innovative correlate alle architetture elettroniche/elettriche (E/E) delle automobili (come l’infotainment di bordo o i sistemi Smart Cockpit), ai sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e ai NEV.

Geely Auto Group ha adottato i dispositivi MOSFET SiC di terza generazione di ST negli inverter per trazione elettrica, componente centrale dei propulsori elettrici e i MOSFET SiC massimizzano la loro efficienza. La combinazione tra il design avanzato degli inverter e i semiconduttori di potenza ad alta efficienza, come il SiC, è “il fattore chiave per raggiungere prestazioni superiori nei veicoli elettrici”, spiega la nota.

Geely Auto è una “delle principali case automobilistiche cinesi (tra i suoi marchi ci sono Geely, Volvo, Polestar, Lotus) e nel 2023 ha consegnato circa 1,7 milioni di veicoli, di cui 480.000 tra elettrici e ibridi (+48% anno su anno), e ha un target di consegne totali di 1,9 mln nel 2024 (+13% a/a)”, evidenziano da Equita Sim, confermando la raccomandazione ‘hold’ sul titolo STM e il prezzo obiettivo a 45 euro.

“La produzione dei semiconduttori in SiC avverrà direttamente in Cina, tramite la jv di Stm con Sanan (nuova fab operativa dal quarto trimestre 2025 e con un target a regime di 10.000 wafer a settimana)”, proseguono dalla sim, aggiungendo che, anche se “non sono presenti ulteriori dati finanziari dell’accordo, la notizia è positiva in quanto rafforza il ruolo di Stm come fornitore chiave di tecnologie avanzate per l’automotive e aumenta la visibilità sul ramp up della produzione di SiC in Cina”.

Inoltre, aggiunge Equita, “dopo Tesla (che pensiamo rimarrà il primo cliente del SiC, con una produzione di auto elettriche intorno ai 2 milioni all’anno nel 2024 e nel 2025), l’accordo permette a STM di diversificare da un punto di vista geografico i ricavi aumentando l’esposizione al mercato cinese (che continua a essere il principale driver dell’elettrificazione dell’automotive)”.