Technoprobe affonda: famiglia Crippa cede parte della sua quota
La vendita di azioni corrisponde al 4,20% del capitale ed è stata effettuata ad un prezzo di 7,20 euro, attirando così forti vendite sul titolo che proveniva da giorni di rally grazie all’effetto Nvidia e Marvell Technology.
Technoprobe in difficoltà
Piovono vendite sul titolo Technoprobe a Piazza Affari, dopo la vendita di azioni da parte della famiglia Crippa annunciata ieri a mercato chiuso.
Le azioni della società attiva nel settore dei semiconduttori e della microelettronica con sede a Cernusco Lombardone (LC) arrivano a cedere oltre il 5% nei primi minuti di scambi, cedendo parte dei guadagni arrivati in questi giorni grazie alle notizie provenienti da Nvidia e Marvell Technology in tema Intelligenza Artificiale.
Rally che le aveva permesso di guadagnare il 13% rispetto a mercoledì 24 maggio, ma la crescita da inizio anno si è ridotta al +5%.
La vendita
Un comunicato pubblicato dalla società annuncia il completamento della vendita di oltre 25 milioni di azioni ordinarie Technoprobe S.p.A. da parte della famiglia Crippa, precedentemente già annunciata dagli ‘azionisti venditori’ Cristiano Alessandro Crippa, Roberto Alessandro Crippa, Monica Crippa e Stefano Felici
La cessione è stata realizzata ad un prezzo di 7,20 euro per azione, quota nettamente inferiore alla chiusura di ieri del titolo (7,66 euro), a cui questa mattina il mercato si sta adeguando.
Le azioni vendute rappresentano il 4,20% del capitale sociale e rappresentano un controvalore complessivo di 181.800.000 euro spese dalla famiglia Crippa.
L’operazione è stata effettuata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero, si legge nella nota, con regolamento previsto in data 2 giugno 2023.
A questo punto, Alessandro Crippa, Roberto Alessandro Crippa e Monica Crippa detengono congiuntamente il 7,10% del capitale sociale, corrispondente a circa l’8,12% dei diritti di voto, mentre Stefano Felici mantiene esclusivamente l’investimento per il tramite di T-Plus S.p.A..
Effetto AI
Prima della vendita di azioni annunciata in queste ore, le quotazioni di Technoprobe avevano ricevuto sostegno dalle notizie positive arrivate da Nvidia e Marvell, entrambe società di semiconduttori, le quali avevano galvanizzato tutto il settore sulle aspettative che l’adozione di chip utilizzati nel calcolo dell’Intelligenza Artificiale potrebbero accelerare le performance delle aziende esposte al tema.
Technoprobe è attiva in tutto il mondo, in particolare tra Europa, Asia e Stati Uniti, con 14 sedi totali e i suoi clienti sono i grandi colossi mondiali della microelettronica, dell’informatica e del digitale, spingendo il suo fatturato fino a 549 milioni di euro nel 2022.
Ieri Nvidia, leader nella fornitura di unità di elaborazione grafica per l’AI, ha raggiunto il traguardo dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione sulla scia della notizia del supercomputer annunciato prima dell’apertura di Wall Street, che si aggiungeva ad una trimestrale spumeggiante grazie al miglioramento inaspettato della guidance sul fatturato del secondo trimestre.
Technoprobe capitalizza attualmente circa 4,60 miliardi di euro e il maggio scorso era passato da Euronext Growth Milan a Euronext Milan.
Attualmente, il consenso raccolto da Bloomberg evidenzia un ‘buy’, 4 ‘hold’ e 0 ‘sell’, con un target price medio di 7,04 euro, mentre per Equita Sim la raccomandazione resta ‘hold’ con un prezzo obiettivo di 6,7 euro per azione.
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