Tecnologici sempre in luce a Wall Street, la BCE taglia i tassi


Nvidia è diventata la seconda società per capitalizzazione di mercato superando Apple e sembra non volersi fermare qui, mentre non arrivano sorprese dalla Banca centrale europea in tema di tassi di interesse.


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Wall Street piatta

Wall Street poco mossa prima dell’apertura delle contrattazioni ufficiali, ma il palcoscenico è tutto per la Banca centrale europea che ha tagliato i tassi di interesse dopo 5 anni.

I future sul Nasdaq guadagnano lo 0,20%, i contratti sullo S&P500 restano piatti e quelli sul Dow Jones segnano un rosso chiaro (-0,10%).

L’oro guadagna di poco e si porta sopra quota 2.380 dollari l’oncia, mentre il Bitcoin resta saldamente sopra i 71 mila dollari.

Infine, dopo una mattinata in parità, il dollaro cede nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,0887) a seguito della decisione della Banca centrale europea.

Le decisioni della BCE

Come da attese, la Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse, riducendoli di 25 punti base. Dunque, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno ridotti rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 12 giugno 2024.

La decisione è stata presa “sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”, pertanto il consiglio ha ritenuto “opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati”, si legge nella nota.

Fermo restando la determinazione della BCE a portare l’inflazione al target del 2% e malgrado i progressi degli ultimi trimestri, il consiglio sottolinea come persistano “forti pressioni interne sui prezzi poiché la crescita delle retribuzioni è elevata” e si attende che “l’inflazione resterà probabilmente al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”.

In particolare, gli esperti della BCE prevedono che l’inflazione complessiva si collocherà in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Al netto della componente energetica e alimentare (core) dovrebbe portarsi in media al 2,8% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e al 2,0% nel 2026. Inoltre, prevedono una crescita economica in aumento allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.

Slancio di allentamento monetario globale

“Con la BCE e la Banca del Canada che tagliano i tassi lo slancio per un ciclo di allentamento globale coordinato sta iniziando a guadagnare terreno”, spiega Matt Stucky, senior portfolio manager presso Northwestern Mutual Wealth Management.

“L’odierno taglio dei tassi, ampiamente atteso, rappresenterà un gradito sollievo per l’economia della zona euro”, spiega Dean Turner di UBS Global Wealth Management, ma avvisa: “I tempi della prossima mossa della BCE sono incerti. Ma con il processo disinflazionistico saldamente in corso, la l’istituto europeo, insieme ad altre banche centrali, dovrebbe sentirsi abbastanza sicura da allentare la sua politica monetaria”.

A questo punto, l’attesa si concentrerà sulla consueta conferenza stampa post decisione tenuta dalla Presidente Christine Lagarde, in programma a partire dalle 14:45 ora italiana.

Tecnologici sempre protagonisti

Sul fronte azionario, intanto, ieri Nvidia è diventata la seconda società per capitalizzazione di mercato con 3 trilioni di dollari, superando Apple e avvicinandosi a Microsoft, ancora in testa. Il titolo ha guadagnato oltre il 5% e nel pre-market di oggi sembra voler continuare la corsa. Positive anche altre società tech legate ai chip come Micron Technology e Advanced Micro Devices, ancora in verde prima dell’apertura.

“Il fatto che Nvidia valga ora più di Apple è impressionante... c'è la sensazione che finché il prezzo delle azioni di Nvidia sale, gli investitori sono contenti e tutto va bene sui mercati”, ha detto Russ Mould, direttore degli investimenti di AJ Bell.

“Dietro l’ottimismo che si vede nei mercati, i tech continuano ancora a guidare il gruppo”, secondo Matt Stucky, senior portfolio manager presso Northwestern Mutual Wealth Management: “La stagione degli utili sta favorendo il settore e questo si riflette in termini di leadership del mercato azionario”.

Dati macro e Fed

Sul fronte macro, oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione della settimana terminata il primo giugno, risultate 229 mila, dato superiore alle 220 mila previste e alle 221 mila precedenti (riviste da 219 mila).

Ieri i dati sugli occupati nel settore privato di maggio di ieri avevano suggerito un allentamento della tensione del mercato del lavoro, in vista dei dati chiave sugli occupati non agricoli previsti per domani.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i trader vedono ora quasi il 67% di possibilità di una riduzione dei tassi a settembre e prevedono circa due tagli quest'anno, secondo i dati di Lseg. Anche gli analisti intervistati da Reuters si aspettano due tagli, ma c'è un rischio significativo che la Fed opti per uno solo o per nessuno.

Notizie societarie e pre-market USA

Nvidia (+2%): ieri è balzata ai massimi storici con una valutazione che ha superato i 3.000 miliardi di dollari, superando Apple e diventando la seconda società di maggior valore al mondo dietro Microsoft (3.150 miliardi).

Victoria's Secret (-2%): vendite nette nel 1° trimestre per 1,36 miliardi di dollari, inferiori a quelle dell'anno precedente (1,41 miliardi).

Robinhood Markets (+3%): acquistata la borsa di criptovalute Bitstamp per circa 200 milioni di dollari in contanti, entrando così in concorrenza con giganti del settore come Binance e Coinbase.

Lululemon (+7%): ricavi netti trimestrali a 2,21 miliardi di dollari, superando la stima media degli analisti di 2,19 miliardi (dati LSEG) e utile per azione di 2,54 dollari, oltre le previsioni di 2,38 dollari.

Five Below (-16%): vendite nette del secondo trimestre previste tra 830 e 850 milioni di dollari, al di sotto delle stime di 882,8 milioni (dati LSEG).

Vanda Pharmaceuticals (+17%): Bloomberg New scrive che la società potrebbe essere acquistata dai britannici di Cycle Pharmaceuticals, la quale ha presentato un'offerta di acquisto.

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