Tesla annuncerà domani la Model Y più economica?

Il nuovo modello potrebbe rilanciare le vendite della casa di Elon Musk, in forte calo in quasi tutto il mondo e che potrebbero frenare ulteriormente dopo la fine del credito fiscale negli Stati Uniti.
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L’annuncio di Tesla
Tesla scalda i motori per il suo evento annunciato nel corso del weekend per domani 7 ottobre, nel corso del quale sono in molti ad attendersi il lancio della Model Y in versione più economica che potrebbe rilanciare le vendite della casa automobilistica di Elon Musk.
L’annuncio è stato fatto tramite un video di nove secondi pubblicato sulla piattaforma di proprietà dello stesso Ceo di Tesla, il social X (ex Twitter), nel quale ha mostrato un veicolo con i fari illuminati in un ambiente buio, preceduto da un altro in cui appariva la scritta ‘10/7’, ovvero la data di domani.
Aspettative che stanno sostenendo le azioni Tesla nel pre market di Wall Street, con il titolo che guadagna il 2% nella prima ora di scambi.
Il sentiment su Tesla è diviso tra gli analisti di Wall Street, con un rating di consenso hold e un target price medio del prezzo delle azioni Tesla di 346,20 dollari, il che implica un ribasso del 19,46% rispetto al prezzo attuale.
Una Model Y più economica
L’annuncio sembra mettere fine ai ritardi del lancio di una versione a basso costo della Model Y negli Stati Uniti: a giugno la società parlava di “prime costruzioni” del nuovo veicolo, ma prevedeva di iniziare le vendite nel quarto trimestre di quest’anno.
La versione ridotta è progettata per essere più economica di circa il 20% rispetto alla Model Y e potrebbe raggiungere circa 250.000 unità all'anno negli Stati Uniti entro il 2026, secondo quanto riportato all'inizio di quest'anno da fonti dell’agenzia Reuters.
Finiti gli incentivi negli USA
La mossa arriva dopo le consegne trimestrali record messe a segno da Tesla, risultato dovuto soprattutto alla scadenza del credito d’imposta statunitense da 7.500 dollari che ha spinto i clienti ad anticipare gli acquisti.
La mancanza di questo incentivo “potrebbe avere un impatto negativo sulla domanda nei prossimi mesi” per la società, prevede Joseph Spak, analista di UBS, che mantiene un rating sell e un target price a 215 dollari su Tesla, rispetto ai 429,83 della chiusura di venerdì. Spak ritiene che gli investitori potrebbero realizzare profitti ora che il supporto di tali crediti è venuto meno.
Di “mossa temporanea” prima della fine dei crediti parla Ryan Brinkman di JP Morgan (sell e tp alzato da 115 a 150 dollari), prevedendo ora che Tesla pubblicherà un utile trimestrale per azione di 0,59 dollari, comunque in calo del 18% rispetto all'anno precedente.
Un altro sell è arrivato dall'analista di Freedom Capital Markets, Dmitriy Pozdnyakov, con un target di 338 dollari. Pozdnyakov ha affermato che la crescita di Tesla negli Stati Uniti potrebbe rallentare, mentre le vendite internazionali sono già deboli, e ritiene che i prossimi trimestri dell'azienda riveleranno quanto della sua recente crescita sia stata trainata dalla domanda a breve termine.
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