Tesla apre un nuovo business: le auto usate
“Permuta la tua auto attuale con una nuova Tesla” è la nuova funzione sul sito dell’azienda. Per l’analista Dan Ives la nuova attività potrebbe dare una spinta ai ricavi del gruppo a partire dal 2023.
Titolo ancora in ribasso nonostante l’addio a Twitter.
Sono rimasti delusi gli azionisti di Tesla che speravano in un rialzo del titolo alla notizia che Elon Musk si è ritirato dall’acquisto di Twitter. Effettivamente la seduta di lunedì 11 luglio, primo giorno dopo l’annuncio, era cominciata bene. Ma il rialzo iniziale del 2,5% è rapidamente evaporato e a fine giornata la conclusione è stato un amaro calo del 6,5% a 703 dollari.
La spiegazione più diffusa fra gli analisti è che gli investitori hanno paura che in Cina, dove stanno emergendo nuovi casi di Covid, le autorità ordinino nuove restrizioni alla vita dei cittadini e delle imprese. Questo timore ha sovrastato gli effetti positivi dell’abbandono dell’affare Twitter da parte del fondatore e Ceo di Tesla.
Finora la tentata acquisizione di Twitter ha avuto un effetto fortemente negativo sulle quotazioni del costruttore di EV, anche perché Wall Street temeva l’“effetto distrazione” per il poliedrico imprenditore. Dall’inizio dell’anno Tesla è in ribasso del 41%, contro un ribasso del 28% dell’indice Nasdaq Composite.
Pesa il timore di nuovi lockdown in Cina.
Inoltre gli analisti calcolano che per coprire il finanziamento personale che aveva chiesto alle banche, Musk aveva impegnato un quantitativo di azioni Tesla che, in determinate condizioni, sarebbe stato venduto automaticamente. Questo quantitativo viene stimato fra il 5% e il 15% del capitale di Tesla. Il venire meno di questo “overhang”, come si chiama in gergo il rischio di vendita di grosse quantità di azioni, avrebbe dovuto innescare un movimento di recupero delle quotazioni di Tesla. Ma così non è stato.
Il motivo del calo di ieri si spiega con i timori di nuovi possibili lockdown in Cina. Infatti, insieme a Tesla ieri sono scesi anche altri produttori di EV in Cina, come XPeng (-8,9%), Nio (-8,9%) e Li Auto (-4%).
Sul sito di Tesla basta un clic per avere la valutazione della propria auto.
Intanto Barron’s segnala che i conti di Tesla potrebbero trarre un notevole vantaggio dall’ingresso della società in un nuovo business, quello della vendita di auto usate. Per ora non ci sono comunicazioni ufficiali dell’azienda, ma da pochi giorni è comparsa sul sito di Tesla la possibilità di ottenere una valutazione per la propria auto usata. “Permuta la tua auto attuale con una nuova Tesla”, annuncia la nuova funzione del sito. Basta inserire il VIN (vehicle identification number ovvero il numero di telaio) e con un clic si ottiene la valutazione.
Dopo la pandemia in America la vendita di auto usate è diventato un business particolarmente profittevole. Barron’s riporta che l’indice Manheim Used Vehicle Index, che misura il valore medio delle auto usate, è salito del 60% dai livelli di prima della pandemia.
Ogni anno vendute in Usa 40 milioni di auto usate.
La vendita di auto usate è un business normalmente gestito dai concessionari, ma a differenza delle Case automobilistiche tradizionali Tesla non ha una rete di concessionari, è lei stessa che si occupa della vendita dei veicoli che produce. Questo le permette di trattenere quel margine variabile fra il 2% e il 5% che in genere le altre Case riconoscono alla rete di vendita.
“L’ingresso nell’usato potrebbe aumentare i ricavi di Tesla a partire dal 2023”, commenta Dan Ives, analista di Wedbush.
Ogni anno in Usa vengono vendute circa 40 milioni di auto usate, pari a circa il 15% del parco circolante. Che il business sia in buona forma lo testimoniano i conti di CarMax, uno dei principali venditori di usato (900.000 auto vendute negli ultimi 12 mesi). Nell’ultimo trimestre il margine lordo medio per ogni auto venduta è stato di 2.339 dollari, contro i 1.937 dollari di due anni prima.
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