Tesla, arriva il downgrade di Morgan Stanley

Il nuovo analista Percoco, che sostituisce lo “storico” Adam Jonas, vede un 2026 volatile per il gruppo e stima un calo del 12% nelle vendite di EV in Nord America. I progetti di robotica come Optimus restano strategici, ma non bastano a giustificare ulteriori rialzi
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“Valutazione piena, AI già nei prezzi”
Il nuovo analista di Morgan Stanley incaricato di seguire Tesla ha esordito con una scelta significativa: abbassare la raccomandazione sul titolo, portandola a equal-weight (equivalente a “neutral”). È la prima revisione al ribasso dal giugno 2023 per la casa d’investimento statunitense e arriva in un momento cruciale per la strategia di Elon Musk, sempre più orientata alla trasformazione del gruppo da casa automobilistica a player globale di robotica e intelligenza artificiale.
Secondo Morgan Stanley, tuttavia, il mercato sta già prezzando questo cambio di identità, riducendo il margine per un’ulteriore rivalutazione del titolo nel breve periodo.
Un titolo che corre più delle aspettative
Tesla scambia attualmente a circa 210 volte gli utili attesi nei prossimi 12 mesi: una valutazione che la rende la seconda azienda più costosa dell’intero S&P 500 in termini di multipli, superata solo da Warner Bros Discovery (220 volte gli utili) e davanti a Palantir (186 volte). Numeri che, secondo Morgan Stanley, raccontano un prezzo già proiettato su scenari futuri e non più legato alla performance corrente del business automotive.
Nel suo report iniziale, l’analista Andrew Percoco, che subentra allo storico esperto di Tesla Adam Jonas, sottolinea che “Tesla è molto più di un costruttore di auto”, ma al tempo stesso si aspetta un contesto di negoziazione volatile nel prossimo anno. La banca vede rischi sulle stime di vendita di veicoli elettrici e ritiene che i catalizzatori legati ai settori non-auto, come robotica e AI, siano già incorporati nelle quotazioni attuali.
Target price più basso e prudenza sui volumi EV
Morgan Stanley ha fissato un nuovo target price di 425 dollari, circa il 6,6% al di sotto della chiusura di venerdì 5 dicembre (455 dollari). Lunedì 8 dicembre Tesla ha perso il 3% chiudendo a 439,5 dollari. Percoco ritiene che Tesla sarà un attore di riferimento nella robotica umanoide, attribuendo all’iniziativa Optimus un valore di circa 60 dollari per azione, ma prevede un calo del 12% dei volumi di auto elettriche vendute in Nord America nel 2026 a causa anche della frenata del mercato EV dopo anni di crescita aggressiva.
Nonostante il rallentamento operativo, Tesla continua a beneficiare della narrazione costruita da Elon Musk, secondo cui il vero futuro del gruppo è nell’intelligenza artificiale applicata ai robot e alla guida autonoma, più che nella produzione di automobili.
Un titolo che vive di entusiasmo (e volatilità)
Nel 2025 Tesla registra un andamento positivo ma irregolare: +10% da inizio anno, dopo il +63% del 2024 e il +102% del 2023. Un rally costruito più sulle aspettative che sulle marginalità, in un momento in cui i profitti sono sotto pressione per la corsa ai prezzi competitivi e i maggiori costi legati alla tecnologia.
Il consenso degli analisti resta comunque diviso: 28 raccomandazioni Buy, 19 Hold, 16 Sell. Target price medio 393 dollari, circa del 10% più basso rispetto all’ultima chiusura.
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