Tesla incanta la “regina” di Wall Street che vede il titolo a 3.000 dollari


Catherine Wood, celebrata da Bloomberg come il miglior gestore di fondi azionari americani del 2020, prevede che entro cinque anni tutte le auto Tesla avranno un sistema di guida autonoma perfettamente funzionante e la società di Musk sarà in grado di incassare 320 miliardi di dollari dal suo rivoluzionario servizio di robotaxi


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Ark Investment Management fissa per Tesla un target price di 3.000 dollari entro il 2025.

Catherine Wood, la 65enne star di Wall Street, celebrata da Bloomberg come il miglior gestore di fondi azionari americani del 2020, ha una sfrenata passione per Tesla. Sabato 19 marzo la casa d’investimenti da lei fondata, Ark Investment Management, ha diffuso uno studio in cui prevede che il prezzo delle azioni Tesla arriverà a 3.000 dollari entro il 2025, contro l’attuale quotazione di 650 dollari. A quel prezzo la capitalizzazione della società di Elon Musk sarà non meno di 3.000 miliardi di dollari. Oggi Tesla vale in Borsa 672 miliardi. La società dell’indice S&P500 con la più alta capitalizzazione è Apple che arriva a 2.090 miliardi.

Quando nel 2014 Cathie Wood fondò la sua compagnia, dopo essere stata per 12 anni Chief Investment Officer di Alliance Bernstein, aveva chiaro in testa che la sua strategia si sarebbe basata sulla ricerca e selezione di aziende capaci di creare una “disruptive innovation”, un’innovazione dirompente, senza precedenti. Tesla le piacque subito e il nutrito pacchetto di azioni Tesla accumulato in portafoglio (è il titolo con il maggior peso) ha attivamente contribuito alla strepitosa performance del suo fondo di maggior successo, l’Ark Innovation ETF, che oggi ha un patrimonio gestito di 27 miliardi di dollari e vanta negli ultimi tre anni un ritorno medio del 39,7%, che è quasi il triplo della performance dell’indice S&P500.

All’inizio di marzo Cathie Wood ha approfittato della discesa del titolo per comprare.

Dopo che le azioni Tesla erano salite nel 2020 all’incredibile ritmo del 695%, a gennaio 2021 il titolo della Casa delle auto elettriche è ripartito col botto e in meno di un mese era già cresciuto del 25%, segnando il 26 gennaio il massimo assoluto di 883 dollari. Da lì è iniziata una violenta correzione che ha visto Tesla perdere il 36% in 40 giorni.

TESLA, 12 MESI STREPITOSI IN BORSA

Quando si è bloccata la caduta? Quando Cathie Wood ai primi di marzo ha fatto sapere che la discesa di Tesla aveva creato un’ottima opportunità di investimento e lei ne aveva approfittato comprando un totale di 240mila azioni con i suoi tre fondi Ark Innovation, Ark Autonomous Technology e Ark Next Generation.

Molto seguita su Reddit, Cathie Wood aveva contribuito ad animare il dibattito su Tesla, uno dei titoli più discussi fra gli investitori istituzionali e fra gli investitori retail. Quanto siano variegate le opinioni, lo dimostrano i giudizi degli analisti: su 92 esperti che coprono il titolo, 27 raccomandano di comprare (Buy e Outperform), 19 consigliano di vendere (Sell e Underperform) e 46 hanno un giudizio Neutral. I target price vanno da un minimo di 90 dollari a un massimo di 2.400, con una media di 777 dollari.

La scommessa: nel 2025 vendute 10 milioni di vetture e i robotaxi in giro nelle città.

Nessun analista finora si era spinto a prevedere una quotazione di 3.000 dollari entro il 2025. Lo stesso giorno in cui Ark ha diffuso il suo studio Goldman Sachs ha ribadito il giudizio Buy, ma il suo target price non va oltre gli 835 dollari.

In realtà il target di 3.000 dollari corrisponde a uno scenario di medio successo, perché nel “best case scenario”, ovvero con Tesla che vende nel 2025 10 milioni di veicoli, la quotazione potrebbe arrivare a 4.000 dollari.

Ma la scommessa su cui punta Cathie Wood non è tanto sul numero di auto vendute, quanto sulla capacità di Elon Musk di fare funzionare a pieno regime entro il 2025 il sistema di guida autonoma su tutti i veicoli Tesla. Se una tale innovazione fosse perfezionata e diffusa, Tesla riuscirebbe a far decollare il progettato servizio di robotaxi, la vera rivoluzione nel trasporto urbano: auto che si muovono da sole chiamate con uno smartphone per raccogliere e depositare in ogni via delle città passeggeri che non devono preoccuparsi del tragitto e del parcheggio.

A quel punto la “disruptive innovation” sarebbe capace di fare incassare a Tesla, solo con il servizio dei robotaxi, 327miliardi di dollari nel 2025. Questa è la previsione della Ark Investment Management. Il consensus degli analisti stima invece che nel 2025 i ricavi di Tesla saranno 102 miliardi di dollari, che comunque sarebbe già un bel salto rispetto ai 31,5 miliardi del 2020.

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Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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