Tim accelera al ribasso dopo perquisizione GdF

L’accusa per un dirigente dell’ex monopolista è quella di corruzione tra privati e il Gruppo ha annunciato la sua intenzione di collaborare con gli inquirenti.
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Azioni Tim in rosso
Profondo rosso per il titolo Telecom Italia a Piazza Affari, indebolito dalla notizia delle perquisizioni effettuate questa mattina dalla Guardia di Finanza nell’ufficio di un dirigente del gruppo.
Dopo due ore di contrattazioni, le azioni Tim cedono oltre il 3% e scendono a 0,24 euro, in coda ad un FTSE MIB oggi poco mosso (+0,10%). Volumi intensi, pari a circa 190 milioni di pezzi trattati su una media giornaliera delle ultime trenta sedute di 205,6 milioni circa.
Le notizie sulle perquisizioni della GdF “sono, in generale, degli 'alert' molto seguiti in borsa, soprattutto dai day trader che liquidano subito le loro posizioni, mentre altre categorie di investitori, come i fondi, sono più cauti e attendono di capire come si evolve la situazione”, spiega un trader all’agenzia Reuters.
Le perquisizioni della GdF
L’ex monopolista ha confermato tramite una nota che stamattina i finanzieri avevano dato esecuzione ad un decreto di perquisizione presso l’ufficio di un proprio dirigente per l’ipotesi di corruzione tra privati. Il gruppo ha annunciato la sua intenzione di collaborare con gli inquirenti anche per “ricostruire eventuali responsabilità a suo danno”.
Le indagini hanno coinvolto anche un dirigente di Ntt Data Italia, parte del gruppo giapponese Ntt Data, e sono state eseguite anche presso i domicili dei soggetti, acquisendo documenti e prove. Il provvedimento in questione è stato emesso nell'ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie.
Ntt Data Italia nella bufera
Proprio Ntt Data Italia era stata al centro della cronaca nelle scorse settimane in quanto si tratta della stessa società per cui lavorava Carmelo Miano, l'hacker accusato di aver violato ministeri e procure messo all'angolo da una società trevigiana di sicurezza informatica.
NTT Data è una multinazionale con sede a Tokyo e parte del gruppo Nippon Telegraph and Telephone (NTT) che si occupa di system integration, servizi professionali e consulenza strategia. Il gruppo impiega oltre 100 mila dipendenti e opera in 50 paesi, servendo principalmente i mercati di telecomunicazioni, servizi, multi-utility, finanziari, pubblico, manifatturiero e sanità.
Rinviata l’udienza sulla causa Vivendi
Intanto, il 14 novembre si appresta a diventare un giorno importante per Tim perché, oltre ai risultati trimestrali previsti per quella data, è il giorno in cui si terrà la seconda udienza sulla causa intentata da Vivendi nei confronti del gruppo sulla decisione di vendere la rete fissa, secondo quanto scrive l’agenzia Reuters, posticipato rispetto al 5 novembre precedentemente indicato.
Vivendi, che detiene il 24% del capitale ordinario di Tim, ha contestato la decisione del consiglio del gruppo telefonico di procedere ad una cessione senza passare per un'assemblea dei soci, mentre Tim ha sempre affermato che il board ha agito in base alle proprie legittime prerogative.
Se la data della precedente udienza era emersa nella relazione finanziaria di Tim al 30 giugno, nello stesso documento emerge come il giudice avrebbe “respinto integralmente le istanze istruttorie di Vivendi”, relative alla richiesta di ulteriori documenti sulla vendita, e "rimesso la causa per la decisione".
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