TIM, il via libera del Governo alla vendita di NetCo accende il titolo
In un contesto di inizio di seduta negativo per Piazza Affari, le azioni dell’ex monopolista trovano sostegno nell’approvazione ricevuta dall’esecutivo per l’esecuzione delle attività volte al closing dell’operazione di cessione di NetCo, mentre domani si riunisce il cda per avviare i lavori per il rinnovo del board previsto alla prossima assemblea degli azionisti di aprile.
TIM positiva a Milano
Scatto di Telecom Italia a Piazza Affari in apertura di seduta dopo l’annuncio arrivato oggi dell’approvazione da parte del Governo della vendita di NetCo.
Le azioni dell’ex monopolista arrivano a sfiorare il +3% nel primo quarto d’ora di scambi, toccando un massimo di 0,29 euro, tra i pochi titoli positivi tra le blu chip di un FTSE MIB in difficoltà (-0,90%) in un contesto in cui gli investitori stanno riducendo le aspettative sui tagli ai tassi di interesse da parte Federal Reserve e restano preoccupati per l’economia cinese.
Luce verde dal Governo
Questa mattina la società ha pubblicato una nota in cui si annunciava la ricezione dal Governo dell’assenso all’esecuzione delle attività volte al closing dell’operazione di cessione di NetCo e in seguito alla firma del transaction agreement con Optics BidCo (società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. ‘KKR’).
Il provvedimento autorizzativo con il quale il Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni, spiega il comunicato, ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento.
“Si tratta di impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione”, sottolineano da TIM.
Un trader sottolinea all’agenzia Reuters che la notizia era attesa, ma è importante perché dà il via al processo di cessione della rete ed era quello che il mercato si attendeva e sperava.
In un altro comunicato, da Palazzo Chigi sottolineano che “la delibera del Consiglio dei ministri recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell'organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio”.
La nota aggiunge che “si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell'operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate”.
Verso il rinnovo del cda
Domani, intanto, si riunirà il consiglio di amministrazione di TIM per avviare i lavori della lista per il rinnovo del board da sottoporre all'assemblea dei soci in agenda il 23 aprile, con l'AD Pietro Labriola che punta alla riconferma, mentre il presidente Salvatore Rossi ha invece già fatto sapere di voler passare la mano.
Secondo fonti Reuters, il consiglio dovrà formalmente approvare le linee guida per la compilazione della lista, passaggio che poi consentirà la selezione di un headhunter che affianchi il consiglio nel processo. Il Cda valuterà inoltre la riduzione del numero di consiglieri che, spiegano le fonti, dovrebbero scendere a 9 dagli attuali 15.
L’incognita Vivendi
L’appuntamento del 23 aprile potrebbe vedere i soci di Vivendi sul fronte opposto rispetto al cda uscente, in quanto i francesi, con il 24% del capitale ordinario di TIM, hanno presentato ricorso al Tribunale delle imprese di Milano chiedendo l’annullamento della delibera di vendita di NetCo e non intendono appoggiare la riconferma di Labriola ma allo stato non sta lavorando ad una propria lista.
La mossa dei francesi potrebbe essere quella di appoggiare una eventuale lista alternativa che sfidi quella del board, spiegano fonti della Reuters.
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