Tim rimbalza dopo i conti. Barclays alza il target price

Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con una crescita dei ricavi totali e, secondo alcuni analisti, ha ancora catalyst importanti ancora da esprimere.
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Azioni Tim in recupero
Inizio di seduta positiva per Telecom Italia dopo il calo di ieri arrivato a seguito della diffusione dei conti dei primi nove mesi del 2025.
Le azioni Tim guadagnano il 2% dopo circa due ore di contrattazioni, salendo fino a 0,4915 euro, recuperando così le perdite post diffusione dei conti (0,4798 euro la chiusura).
Il titolo arrivava all’appuntamento dei conti dopo un aumento del 95% ottenuto in questo 2025, considerando i 0,25 euro di inizio gennaio.
I conti dei nove mesi
Il gruppo ha chiuso il periodo gennaio-settembre con ricavi totali cresciuti del 2,3% rispetto al 2024, a 10 miliardi (+1,2% nel domestico a 6,9 miliardi di euro, +4,7% in Brasile a 3,1 miliardi di euro). I ricavi da servizi di gruppo sono aumentati del 3% anno su anno a 9,4 miliardi (+1,9% nel domestico a 6,4 miliardi di euro, +5,2% in Brasile a 3 miliardi di euro).
In crescita l'Ebitda, che aumenta del 5,4% anno su anno a 3,2 miliardi (+4,1% nel domestico a 1,6 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 1,6 miliardi di euro). In netta crescita anche l'Ebitda After lease di gruppo, che sale del 5,3% anno su anno a 2,7 miliardi (+4,1% nel domestico a 1, 5 miliardi di euro, +6,9% in Brasile a 1,2 miliardi di euro).
Barclays alza il target price
Oggi Barclays ha aumentato a 0,60 euro per azione (+9% dai precedenti 0,55 euro) il target price sulle azioni Tim, confermando la raccomandazione ‘equal weight’ sui titoli risparmio e ‘overweight’ su quelli ordinari.
Gli analisti scrivono che i risultati del terzo trimestre del 2025 sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative, con una crescita inferiore rispetto al secondo trimestre del 2025, ma comunque superiori ai competitor (crescita organica dei ricavi da servizi del 2,4% su base annua e crescita organica dell'EBITDA aL del 5,9% su base annua). Questo risultato è dovuto al Brasile e all'esposizione sovraindicizzata di Tim al segmento Enterprise in Italia, dove beneficia della graduale digitalizzazione dell'economia e dei suoi asset unici.
"Nonostante la performance del titolo da inizio anno, la valutazione rimane più interessante rispetto ai competitor per il 2026 e oltre”, scrivono gli esperti, e Tim “ha una delle leve finanziarie più basse tra i competitor ed è esposta a molte potenziali opzioni positive (pagamento del canone di concessione, consolidamento in Italia e potenziali earn-out)".
Catalyst ancora da esprimere secondo analisti
Gli analisti di Banca Akros spiegano che i risultati del terzo trimestre “sono stati in linea con il consensus: i ricavi sono leggermente inferiori (di circa lo 0,6%), mentre l’ebitda after lease e la generazione di cassa sono leggermente migliori (rispettivamente di circa lo 0,5% e l’1%). La guidance è stata confermata, implicando un’accelerazione nel quarto trimestre come previsto”.
Guardando alle singole divisioni, invece, i dati di Tim Consumer “certificano un calo low single digit dei ricavi, mentre l’arpu è rimasto stabile nel mobile e in aumento nel fisso”. Enterprise, invece, registra un aumento dei ricavi del 4% nel terzo trimestre “trainati dai servizi cloud (in crescita di oltre il 20%) e dai contratti del Polo strategico nazionale”.
Pertanto, Akros conferma il rating buy con target price di 0,57 euro.
Gli esperti di Equita, invece, non vedono “modifiche sostanziali alle nostre stime che proiettano un ebitda after lease domestico a +4.4% e di gruppo a +5.3% per l’intero anno 2025 a parità di cambi con il reais”. In quest’ottica i numeri del terzo trimestre “ci sembrano coerenti con questa traiettoria”.
Pertanto, Equita conferma il buy sul titolo (target price di 0,54 euro) perché “ha catalyst importanti ancora da esprimere (rimborso del canone, ottimizzazione del capitale, consolidamento di market) e valutazioni che rimangono interessanti”, con un rapporto di 5,2 volte tra enterprise value ed ebitda after lease per il 2026.
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