TIM si fa in quattro: rete separata dai servizi


Il consiglio di amministrazione svoltosi ieri ha definito il perimetro della separazione del gruppo, prevedendo la nascita di quattro entità, mentre nuovi dettagli potrebbero essere diffusi oggi nel corso del Capital Markets Day previsto per le 11.


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TIM si divide

Presentato ufficialmente il piano di separazione di TIM a seguito del consiglio di amministrazione svoltosi ieri. Nel comunicato diffuso questa mattina dal gruppo, il board annuncia l’incarico conferito all’amministratore delegato, Pietro Labriola, finalizzato allo svolgere tutte le attività utili per raggiungere l’obiettivo strategico di superare l’integrazione verticale, trasferendo alcuni asset.

A tal fine, il management ha definito il perimetro di questa separazione, indicando gli asset infrastrutturali di rete fissa, composta da NetCo, e i servizi, questi ultimi rientranti in ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil.

Per ciascuna entità, il piano illustra il contesto di mercato, i perimetri di attività e le attività strategiche, oltre alle modalità tramite le quali queste potranno competere nei rispettivi mercati di riferimento.

NetCo

La divisione includerà la rete fissa, primaria e secondaria, le attività wholesale domestiche e quelle internazionali (Sparkle).

NetCo “può rappresentare il primo caso in Europa di realizzazione di un polo infrastrutture e tecnologie di rete in fibra a disposizione di tutto il mercato e con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale”, sottolineano da Tim.

Concentrandosi sul wholesale, la divisione avrà il compito di accelerare il deployment della rete in fibra, con benefici nel medio-lungo termine dei cicli di investimento e dei relativi ritorni tipici del mercato infrastrutturale.

ServiceCo

Come accennato, la divisione sarà composta da TIM Enterprise, TIM Consumer e TIM Brasil.

  • TIM Enterprise: comprenderà tutta le attività commerciali nel mercato Enterprise, le digital companies Noovle, Olivetti e Telsy. L’obiettivo è quello di conquistare quota in un mercato in crescita grazie alla spinta verso i servizi digitali, facendo leva su una posizione di leadership presso la Pubblica Amministrazione.
  • TIM Consumer: concentra al suo interno tutte le attività commerciali fisso e mobile nel mercato retail Consumer e Small and Medium Business (SMB). Elemento chiave per il miglioramento della performance sarà la riorganizzazione profonda delle sue attività, in particolare puntando sulla semplificazione.
  • TIM Brasil: proseguendo ad operare nel mercato sudamericano, punterà ancora sulla ‘Next Generation Telco’, percorso che ha già permesso il raddoppio della remunerazione degli azionisti, mentre si prevede un’accelerazione della crescita dei ricavi dell’Ebitda e della generazione di cassa a seguito dell’acquisizione delle attività mobili del gruppo Oi.

Obiettivi del piano

Il piano verrà illustrato alla comunità finanziaria questa mattina alle ore 11 nel Capital Markets Day e secondo il Management di TIM “consentirà di migliorare le performance operative con un focus economico finanziario specifico per ciascuna entità e di attrarre nuovi partner industriali e finanziari, permettendo di accelerare i processi innovativi e lo sviluppo di un’offerta sui nuovi business orientati alla transizione digitale”.

Inoltre, prosegue la nota, “sarà possibile cogliere al meglio le opportunità offerte dalla transizione digitale e raggiungere contestualmente una struttura del capitale sostenibile, grazie ad un importante percorso di miglioramento della posizione finanziaria che prevede il deconsolidamento della rete fissa e l’eventuale ingresso di nuovi soci di minoranza in TIM Enterprise”.

Andamento in borsa

A Piazza Affari, intanto, le azioni TIM aprono in crescita del 2%, toccando un massimo di 0,2630 euro, per poi ripiegare leggermente.

Da una sala operativa, riporta MF, sottolineano come i progetti del gruppo confermino il “superamento dell’integrazione verticale come garanzia di vantaggio per la società, con la possibilità di valorizzare gli asset di NetCo e di EnterpriseCo, garantendo flessibilità finanziaria per accelerare la strategia di sviluppo e/o riconoscere una remunerazione ai soci”.

L’analisi di WebSim

Gli analisti di WebSim sottolineano l’assenza, “come prevedibile, di alcun range valutativo su NetCo: la combinazione con OF rimane la priorità o l’opzione privilegiata ma solo se i termini della transazione saranno attraenti per tutti gli azionisti che gli obbligazionisti. Prima di impegnarsi con qualsiasi operazione, TIM intende avvalersi di un assessment completo da parte delle agenzie di rating”.

Tra gli altri elementi più interessanti, dalla sim evidenziano la “durata del piano di delayering di 15-18 mesi, considerando la natura straordinaria e la complessità della transizione” e i “target divisionali declinati solo al 2025 e al 2030, pertanto non confrontabili direttamente con l’attuale consensus”.

In attesa del Capital Markets Day di oggi, “non emergono nuovi spunti al momento rispetto alle nostre aspettative”, aggiungono da WebSim, confermando la raccomandazione ‘molto interessante’ sul titolo Telecom Italia, con target price a 0,45 euro.

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