Tonfo Juventus dopo la conclusione delle indagini preliminari


Quindici dirigenti della società bianconera sono accusati nell’ambito di un’indagine con l’accusa di aver falsificato i bilancio societari, evitando così anche le ripercussioni negative sull’andamento del titolo in borsa.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Tonfo della Juventus

Peggiora la situazione giudiziaria della Juventus e il titolo subito ne subisce l’effetto. A Piazza Affari, infatti, le azioni bianconere arrivano a cedere il 5% in circa un’ora di contrattazioni, scendendo fino a 0,2752 euro, cedendo così quanto guadagnato nelle ultime dieci sedute.

Resta ancora difficile, dunque, la situazione per il titolo Juventus, con il calo da inizio anno arrivato a superare il 20% dal gennaio 2022, quando quotava 0,36 euro per azione.

Concluse le indagini preliminari

Ieri la procura di Torino ha notificato ai componenti del consiglio di amministrazione ed ai dirigenti con responsabilità strategiche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, iniziate nell’estate 2021 per verificare le accuse di falso nelle comunicazioni sociali e quelle rivolte al mercato.

Sotto accusa ci sono i bilanci compresi tra il 2018 e il 2021 che, secondo la procura, vedrebbero documenti contabili alterati attraverso una serie di plusvalenze fittizie sui tesserati, oltre a due manovre stipendi non corrispondenti al vero nel corso della pandemia.

Tra i quindici dirigenti coinvolti, i magistrati avevano anche chiesto al giudice delle indagini preliminari (Ludovico Morello) gli arresti domiciliari e l’interdittiva dai ruoli societari per il presidente del Cda Andrea Agnelli, ma il giudice aveva respinto la richiesta.

Attualmente risulta coinvolto anche l’attuale amministratore delegato Maurizio Arrivabene, anche se solo per i trascorsi da consigliere nel cda.

Le operazioni sotto accusa

La dirigenza avrebbe alterato gli esercizi “in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento”, sopravvalutando diversi calciatori utilizzati in scambio alla pari con altre società per attenuare un bilancio in rosso.

In questo modo, la società avrebbe contabilizzato una perdita di esercizio minore e un patrimonio positivo, evitando così anche le ripercussioni negative sull’andamento del titolo in borsa.

Inoltre, nel 2020 la Juventus avrebbe ridotto l’impatto della pandemia sul bilancio alterando la voce ‘stipendi’: se la società comunicò la rinuncia di quattro mensilità dei suoi tesserati, dilazionandoli all’anno successivo, in realtà non sarebbe stata calcolata come debito nell’anno di riferimento, sempre secondo i pm, con un risparmio di 90 milioni.

Altri falsi in bilancio sarebbero avvenuti sugli esercizi 2019 e 2020, quando, rispettivamente, un negativo di 84 milioni sarebbe stato ridotto a 39 e uno da 236 milioni a 89 milioni, oltre a un patrimonio netto contabilizzato per 239 milioni al posto di 47 milioni.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 15,60% annuo con il certificate su Microsoft, Nvidia e UiPath
Sottostanti:
NVIDIA CorporationMicrosoft CorporationUipath Inc
Rendimento p.a.
15,6%
Cedole
1,3% - €1,30
Memoria
no
Barriera Cedole
50%
ISIN
XS2677112240
Emittente
BNP Paribas
Comunicazione Pubblicitaria
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: JUVE
Isin: IT0000336518
Rimani aggiornato su: Juventus Fc

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni