Tornano i compratori del ribasso, riparte il rialzo in borsa

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,6%. L’indice S&P500 ha guadagnato l’1% nella seduta, ma la settimana è terminata con un calo del 2%. ll Nasdaq ha chiuso la settimana con una flessione del 2,7% e il SOX delle società dei semiconduttori il 6%. Persistono i dubbi sugli investimenti nell’intelligenza artificiale.
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Le aperture al taglio dei tassi arrivate da un alto dirigente della Federal Reserve hanno contribuito a riportare su Wall Street venerdì, non a evitare una chiusura in ribasso della settimana. L’indice S&P500 ha guadagnato l’1% nella seduta, ma la settimana è terminata con un calo del 2%.
L’indice di riferimento della borsa degli Stati Uniti era arrivato a guadagnare il 2% nel corso del pomeriggio di venerdì, nel momento del ritorno in azione dei compratori del ribasso, rimasti alla finestra nelle precedenti sedute. Il rimbalzo è stato ampio, 447 titoli su 500 sono saliti. ll Nasdaq ha chiuso la settimana con una flessione del 2,7% e il SOX delle società dei semiconduttori il 6%. Persistono i dubbi sugli investimenti nell’intelligenza artificiale. Oracle ha perso un altro 6% venerdì, la settimana è terminata con un calo dell’11%. Bilancio negativo nelle ultime cinque sedute anche per Nvidia: -6%. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,6%. Nel fine settimana sono proseguite le trattative di Ginevra tra le delegazioni di Stati Uniti, Europa e Ucraina.
UCRAINA
C'è ancora molto da fare ma mai ci sono stati "grandi progressi" come nell'ultima giornata, scriveva stanotte l’Ansa. C’è un cauto ottimismo sul piano di pace per Kiev tra americani e ucraini, anzi "molto" ottimismo come si sbilancia a sera il segretario di Stato Marco Rubio, augurandosi di chiudere "il prima possibile" magari proprio entro giovedì, la deadline inizialmente fissata da Donald Trump.
Sul tavolo c'è il piano rivisto in mattinata da ucraini e europei, quello che alcuni chiamano "contro-proposta" (non gli italiani) che da 28 passa a 24 punti, messi nero su bianco per spuntare condizioni migliori non solo per il Paese guidato da Volodymyr Zelensky ma per la stessa Europa. Ancora "pendenti" ci sarebbero peraltro proprio il ruolo futuro di Ue e Nato ma, ha assicurato ancora Rubio, "nessuna delle questioni ancora irrisolte è insormontabile". Fermo restando che il piano "affinato" col lavoro diplomatico di queste ore, avrà bisogno del via libera dei "due presidenti", Trump e Zelensky. Al netto della risposta di Mosca - ispiratrice della proposta di Trump per molti critici - che per il momento osserva in silenzio le trattative in Svizzera.
ITALIA
L'agenzia Moody's ha alzato il rating dell'Italia a Baa2 e ha portato l'outlook a stabile. E' un nuovo segnale di fiducia da parte dei mercati finanziari, che segue una serie di miglioramenti arrivati dalle altre principali agenzie: S&P Global Ratings aveva promosso l'Italia da BBB a BBB+ lo scorso aprile (con conferma a ottobre); Fitch Ratings aveva effettuato lo stesso upgrade a settembre; DBRS aveva alzato il giudizio a 'A (low)' con prospettive stabili; mentre Scope, il 31 ottobre, aveva portato a positivo l'outlook sul rating BBB+.
Con Moody's pero' siamo di fronte a una svolta che mancava da 23 anni: l'ultima promozione risaliva al maggio 2002, quando il giudizio era stato portato da Aa3 ad Aa2. Un primo segnale era comunque arrivato il 23 maggio scorso, quando l'agenzia aveva alzato l'outlook da stabile a positivo confermando allora il rating Baa3. La promozione è dovuto anche a " un percorso coerente di stabilita' politica e di continuita' nelle politiche economiche, elementi che rafforzano l'efficacia delle riforme, degli investimenti e degli interventi fiscali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’ITALIA FA CASSA
Il governo italiano sta valutando la possibilità di quotare in borsa la Zecca dello Stato e l'istituto di credito statale Banca del Mezzogiorno, secondo quanto riportato ieri dal Corriere della Sera. Il primo ministro Giorgia Meloni potrebbe quotare anche altre aziende statali nell'ambito di un piano volto a ridurre l'enorme debito pubblico del Paese, scrive il quotidiano. Secondo l'articolo, il governo sta anche valutando una riduzione della sua partecipazione nella società di controllo del traffico aereo Enav. L'Italia ha annunciato che ridurrà il suo deficit al limite massimo del 3% del PIL fissato dall'Unione Europea già quest'anno, ma il debito pubblico, ancora superiore al 130% del prodotto interno lordo, rimane elevato.
ORA LA CRESCITA CONTA PIU’ DEL DEBITO
I livelli di debito pubblico nell'area dell'euro restano elevati e devono essere ridotti" ma "i governi devono dare maggiore enfasi alla spesa che sostiene la crescita potenziale e le principali priorità strategiche, pur consolidando i loro bilanci". Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo discorso alla Trilateral Commission a Vienna rilevando come "la principale sfida che vedo non è che i governi non rispettino ampiamente le regole fiscali". "Ad esempio, le nuove regole fiscali dell'UE offrono ai Paesi la possibilità di estendere il periodo di aggiustamento fiscale fino a sette anni se si impegnano in investimenti pubblici e riforme strutturali che rafforzano la produttività e la crescita a lungo termine. Ma solo sette dei 20 Paesi dell'area dell'euro hanno scelto questa strada" rileva. "Ciò - ha aggiunto può portare a una situazione definita "stagnazione fiscale", in cui le misure adottate per consolidare le finanze pubbliche indeboliscono il potenziale di crescita, generando ancora più necessità di consolidamento, in un circolo vizioso".
SETTIMANA
Chiusa la stagione delle trimestrali la prossima settimana l'attenzione dei mercati si sposterà sui dati macro, con in testa i numeri finali del Pil del terzo trimestre e i dati sull'inflazione di novembre dei principali Paesi europei. Negli Usa, dove l'attività calerà nella seconda parte della settimana per la festa del Ringraziamento e il Black Friday, si guarderà alla fiducia dei consumatori e alle vendite al dettaglio.
LUNEDI'. Stamattina esce l'indice Ifo sulle aspettative degli imprenditori tedeschi, a cui seguiranno gli interventi della presidente della Bce, Christine Lagarde, e del membro del board, Joachim Nagel.
MARTEDI' sono attesi il pil tedesco e la fiducia dei consumatori Usa a novembre, che misurerà l'effetto sul sentiment delle turbolenze sui mercati. Altre indicazioni macro arriveranno dalle vendite al dettaglio di settembre, dai prezzi alla produzione, dall'indice manifatturiero della Fed di Richmond e dalle vendite di abitazioni in corso. Sul fronte delle banche centrali parleranno i componenti della Bce, Francois Villeroy de Galhau, Gabriel Makhlouf e Piero Cipollone.
MERCOLEDI' La Bce pubblica la Financial Stability Review mentre la Fed il Beige Book. Raffica di interventi di banchieri Bce con Philip Lane, Madis Muller e Boris Vujcic. In gran Bretagna verrà reso noto il budget d'autunno mentre dagli Usa arriveranno ordini di beni durevoli, sussidi di disoccupazione e i dati dall'Aie su scorte e produzione di greggio.
GIOVEDI' mercati Usa chiusi per la Festa del Ringraziamento. In Italia, Germania e nell'Eurozona sono attesi gli indicatori di fiducia di novembre mentre la Bce pubblicherà i verbali della riunione dello scorso 30 ottobre.
VENERDI' mercati americani a mezzo servizio, per effetto della chiusura anticipata legata al Black Friday. Nella notte dal Giappone arriveranno i dati su inflazione, vendite al dettaglio e produzione industriale, a cui seguiranno quelli sull'inflazione di Spagna, Francia, Italia e Germania, il pil francese e italiano e quelli sulla disoccupazione tedesca- In Asia è chiuso il mercato finanziario di Tokyo, Sono contrastate le borse della Cina: sale l’Hang Seng di Hong Kong, in lieve calo l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. Petrolio e oro deboli. Bitcoin in ribasso dell’1%.
TITOLI
Stellantis potrebbe uscire completamente da Comau, società di automazione industriale, cedendo il pieno controllo a One Equity Partners, ha riportato sabato il Corriere della Sera. La società statunitense di private equity One Equity Partners ha acquistato lo scorso anno una quota del 50,1% di Comau, con sede in Italia. Campari ha messo in vendita tre marchi italiani - Averna, Braulio e Zedda Piras, secondo il Corriere della Sera di domenica che cita NewPrices (NWL.MI) tra gli interessati.
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