Trump accende il Bitcoin: “gli USA saranno la cripto capitale del pianeta”
L’ex Presidente degli Stati Uniti sta diventando sempre più il ‘campione’ dell’universo cripto, sostenendo così il prezzo della principale delle valute digitale, ormai a un passo dai suoi record storici.
Le promesse di Trump sul Bitcoin
Un Donald Trump sempre più entusiasta del Bitcoin, almeno finché dura la campagna elettorale per le elezioni presidenziali che si terranno il prossimo novembre. Dall’ex Presidente degli Stati Uniti le promesse legate alla principale delle criptovalute sono arrivate sabato scorso, quando era ospite d’onore alla Bitcoin Conference di Nashville, il maggior raduno annuale del settore, non deludendo le attese del pubblico presente.
Gli USA diventeranno la “cripto capitale del pianeta e la superpotenza Bitcoin del mondo”, affermava Trump, per poi paragonarlo all’industria dell’acciaio di un secolo fa: “se il Bitcoin sta andando sulla luna voglio che l’America sia la nazione che apre la strada”.
Il Bitcoin “non è solo una meraviglia della tecnologia, ma un miracolo di cooperazione e risultati umani” e potrebbe “superare la capitalizzazione di mercato dell’oro”. Inoltre, durante il suo discorso, Trump ha spiegato che la vera minaccia al predominio del dollaro statunitense non è il Bitcoin, ma piuttosto le decisioni politiche di Washington DC.
I mercati sembrano crederci e il prezzo della cripto saliva questa mattina sopra i 69 mila dollari, molto vicino al suo record storico di 72 mila dollari toccato lo scorso marzo.
Risorsa strategica
Nel caso di un suo nuovo arrivo alla Casa Bianca, Trump farà dei Bitcoin “la base per la riserva strategica nazionale”, creando un consiglio presidenziale sulle criptovalute “con regole scritte da persone che amano la vostra industria, non che la odiano come Joe Biden e Kamala Harris”.
Nei primi 100 giorni della sua eventuale presidenza “verranno scritte le regole per la crypto industry, in collaborazione con gli esperti” e licenzierà l’attuale Presidente della Sec, Gary Gensler, noto per essersi schierato contro il mondo delle criptovalute”, promettendo anche di porre fine a quella che chiama la ‘persecuzione’ del settore delle criptovalute sotto la sua potenziale futura presidenza.
Tra i vari annunci, Trump ha affermato di voler ordinare al Dipartimento del Tesoro di cessare gli sforzi per sviluppare una valuta digitale della banca centrale (CBDC).
L’impatto della campagna presidenziale
Gli sviluppi più recenti della corsa alla Casa Bianca sono “quelli che determinano maggiormente l’andamento della criptovaluta”, secondo Adrian Fritz, Head of Research di 21Shares, riferendosi al passo indietro di Joe Biden e alla nomina di Jade David (JD) Vance a candidato alla vicepresidenza da parte di Trump.
Proprio quest’ultimo viene considerato una persona con delle posizioni molto favorevoli all’universo cripto, in quanto già nel 2021, quando era candidato per il Senato, dichiarò di aver investito in Bitcoin asset per il valore di 100 mila dollari e anche da Senatore dell’Ohio ha sempre sostenuto una legislazione ‘crypto-friendly’, arrivando a difendere la tecnologia dei protocolli decentralizzati e schierandosi contro la SEC.
Alla luce di quanto visto sopra e anche delle promesse elettorali fatte nel corso della campagna elettorale fino a oggi, “è normale che le crescenti prospettive di una seconda presidenza Trump abbia portato una ventata di ottimismo sul mercato delle criptovalute, che a sua volta ne ha determinato la ripresa dopo settimane di performance deludenti”, spiga Fritz.
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