Trump minaccia dazi a UE e Apple, crollo a Wall Street

Trump minaccia dazi a UE e Apple, crollo a Wall Street

Il Presidente degli Stati Uniti alza di nuovo lo scontro commerciale, indebolendo così i principali mercati finanziari, proprio nella fase delicata delle trattative con l’Unione europea.

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Wall Street oggi

Improvvisa virata in rosso a Wall Street dopo le minacce di nuovi dazi fatti dal Presidente Donald Trump nei confronti di Unione europea e Apple, facendo così tornare i timori per la guerra commerciale che avevano indebolito i mercati nei mesi scorsi.

Le vendite stanno colpendo i future sui tre principali indici della Borsa di New York, con quelli sul Nasdaq in calo dell’1,60% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, seguiti dai contratti sullo S&P500 (-1,40%) e da quelli sul Dow Jones (-1,30%). In calo anche i principali indici europei quali il FTSE MIB (-2,60%), il Dax (-2,10%), Cac 40 (-2%), Ibex 35 (-2%) e FTSE 100 (-1%).

Ne guadagnano le quotazioni dell’oro (+1,70%), con i due prezzi principali (future e spot) che si allineano a 3.350 dollari l’oncia. Il dollaro cede nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD che sale a 1,1306, mentre il Bitcoin cede il 3% (109 mila dollari)

L'attività di trading dovrebbe ridursi oggi, in vista di un lungo weekend, poiché i mercati rimarranno chiusi lunedì per il Memorial Day.

Trump minaccia UE e Apple

In un post sul social Truth, Trump ha raccomandato dazi del 50% sulle importazioni dall'UE a partire dal mese prossimo e ha anche affermato che imporrà una tariffa di almeno il 25% ad Apple se non produrrà localmente i suoi iPhone venduti negli Stati Uniti, attirando forti vendite sulle Apple nel pre market USA di oggi.

"L'Unione europea, creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito commerciale, è stata molto difficile da gestire", si legge nel post di Trump, criticando quelle che ha definito le "potenti barriere commerciali, le imposte sull'IVA, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie e le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane" del blocco commerciale.

L'improvviso cambiamento di rotta sottolinea il rischio persistente che i cambiamenti nella politica statunitense possano sconvolgere bruscamente le dinamiche di mercato con breve preavviso.

Le difficoltà nella trattativa con l’UE

L'ultima presa di posizione di Trump arriva dopo che l'UE, all'inizio di questa settimana, ha condiviso una nuova proposta commerciale con gli Stati Uniti nel tentativo di dare impulso ai colloqui.

Il nuovo quadro include proposte che tengono conto degli interessi statunitensi, tra cui i diritti dei lavoratori internazionali, gli standard ambientali, la sicurezza economica e la graduale riduzione a zero dei dazi doganali da entrambe le parti per i prodotti agricoli non sensibili e per i beni industriali, secondo quanto riferito da fonti di Bloomberg. La proposta indica anche aree in cui Stati Uniti e UE potrebbero cooperare, come investimenti reciproci e appalti strategici nei settori dell'energia, dell'intelligenza artificiale e della connettività digitale.

Dubbi sull’offerta erano arrivati dal Segretario al Commercio, Howard Lutnick, il quale aveva dichiarato mercoledì scorso che alcuni negoziati si sono rivelati "impossibili", spiegando che “la Germania vorrebbe raggiungere un accordo, ma non le è permesso”.

Nel caso in cui le trattative dovessero fallire, l’UE ha già preparato le contromisure, prevedendo un piano per colpire 95 miliardi di euro di esportazioni statunitensi con dazi aggiuntivi in ​​risposta a quelli ‘reciproci’ di Trump e al 25% su automobili e alcuni componenti.

Notizie societarie e pre market USA

Apple

Apple (-3%): Trump ha avvisato che dovrà pagare dazi del 25% se i telefoni venduti negli Stati Uniti non sono prodotti nel Paese.

Uranium Energy (+11%), Energy Fuels (+13%) e Centrus Energy (+19%): secondo fonti dell’agenzia Reuters, Trump firmerà ordini esecutivi per rilanciare l'industria dell'energia nucleare già oggi, snellendo il processo normativo per l'approvazione di nuovi reattori e migliorando le catene di approvvigionamento del combustibile.

Copart (-3%): ricavi totali nel il terzo trimestre per 1,21 miliardi di dollari, mancando le stime degli analisti di 1,23 miliardi (dati LSEG).

Gyre Therapeutics (-15%): ha annunciato ieri un'offerta di circa 2,2 milioni di azioni a 9 dollari per un ricavo lordo di 20 milioni di dollari, corrispondente ad uno sconto del 19,7% rispetto all'ultima chiusura del titolo.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

RBC: buy e prezzo obiettivo confermato a 525 dollari.

Nike

UBS: neutral e target price sempre a 56 dollari.

Target

BofA Securities: da buy a neutral e prezzo obiettivo tagliato da 145 a 105 dollari.

Zoom Communications

Morgan Stanley: neutral e target price alzato da 79 a 85 dollari.

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