Turismo in ripresa? Il titolo da scegliere è Booking


JP Morgan punta sulla società americana delle prenotazioni online: alza la raccomandazione a Overweight e porta il target price a 2.690 dollari. Il titolo finora è rimasto penalizzato rispetto ai concorrenti Expedia e Airbnb. Il parere di Fitch sui rischi della variante Omicron


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Fra i punti di forza della società “la varietà dei servizi che è in grado di offrire”.

Per chi se la sente di sfidare Omicron e  vuole puntare sulla ripresa del turismo nel 2022, il titolo da scegliere è Booking, parola di JP Morgan. In uno studio pubblicato mercoledì 15 dicembre l’analista della banca americana Doug Anmuth afferma che l’anno prossimo i risultati di Booking, la società americana che offre alloggi per vacanze online, supereranno quelli del 2019.

Di conseguenza JP Morgan alza la raccomandazione sul titolo da Neutral  a Overweight (sovrappesare in portafoglio) e fissa un obiettivo di prezzo fra 12 mesi a 2.690 dollari, il che implica un potenziale di rialzo del 27% rispetto all’attuale quotazione di 2.130 dollari.

Per quanto il turismo rimanga in una situazione rischiosa a causa  dell’emergenza Covid e delle nuove varianti, l’analista di JP Morgan prevede una diffusa ripresa l’anno prossimo  dei viaggi, delle visite nelle città e in generale dei soggiorni in albergo. Secondo Anmuth, la varietà dei servizi che Booking è in grado di offrire, dagli alberghi agli alloggi privati, comprese le prenotazioni di voli, permetteranno alla società di guadagnare quote di mercato.

Performance a confronto: da inizio anno Booking -3%, Expedia +19%, Airbnb +13%.

La scelta dell’analista tiene conto anche del recente andamento di Borsa, con la quotazione di Booking che appare penalizzata rispetto ai diretti concorrenti: dall’inizio dell’anno il titolo è sceso del 3%, mentre Expedia ha guadagnato il 19% e Airbnb è salita del 13%. Se poi si prende a riferimento la data di inizio della pandemia, febbraio 2020, da allora Booking ha guadagnato l’8%, Expedia si è apprezzata del 30%, e Airbnb ha messo a segno un rialzo del 145% da quando si è quotata, nel dicembre 2020.

Mentre la pandemia continua a diffondere incertezza, nell’industria del turismo non mancano gli esperti che agitano la bandiera dell’ottimismo. Choo Pin Ang, a capo delle attività in Asia di Expedia, sottolinea l’azione dei governi “che hanno adottato misure incoraggianti” per fare ripartire il settore dei viaggi. Intervistato da Cnbc, Choo  ha fatto gli esempi della Malesia e della Tailandia , dove grazie ai provvedimenti delle autorità locali “le prospettive per il 2022 sono molto positive”.

Il costante aumento della quota di popolazione vaccinata, l’accumulo di una domanda repressa e di risparmi accantonati e non spesi, insieme al venire meno delle restrizioni per la pandemia,   hanno fatto ripartire nell’estate 2021 il turismo globale.

Skift, un’agenzia specializzata in ricerche   sul settore dei viaggi, sottolinea nel suo ulktimo studio la forte correlazione fra il numero di nuovi contagi e la ripresa dei viaggi. “Dice Wouter Geerts, senior research analyst di Skift: “Quando i casi crescono, i confini tendono a chiudersi, si torna a lockdown locali, e i viaggi subiscono una caduta praticamente immediata”.

Il 2021 un altro anno nero per le compagnie aeree.

Secondo le stime della Iata (International Air Transport Association), le compagnie aeree chiuderanno in rosso i loro bilanci anche quest’anno, dopo le pesantissime perdite del 2020, ma saranno perdite ridotte. Fitch si aspetta un miglioramento dell’indice fondamentale del settore RPK (revenue passenger kilometers), che monitora la quantità dei chilometri percorsi dai passeggeri paganti. Ma è un miglioramento da una situazione drammatica: la previsione è che nel 2021 l’RPK si assesterà a circa il 40% del livello a cui era prima del Covid.

“Mentre è troppo presto per valutare gli effetti di Omicron, ulteriori ondate di infezioni e risposte politiche potrebbero portare a restrizioni di viaggio e a stalli o cali temporanei del traffico”, ha detto Fitch in un rapporto diffuso lo scorso novembre.

Ciononostante, il prossimo anno, le compagnie aeree potrebbero tornare a essere redditizie in Nord America, ha detto la IATA,  perché i Paesi di questa regione, e in particolare gli Stati Uniti e il Messico, sono rimasti “più aperti” di altre zone, come ad esempio l’Europa e l’Asia.  Ed è su questa area che JP Morgan punta per la sua scommessa su Booking.

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