Twitter dice sì a Elon Musk ma sullo sfondo restano le questioni irrisolte
L’imprenditore sembra ancora non essere del tutto convinto dell’operazione viste le difficoltà legate agli utenti falsi, al debito e alle incertezze da parte dei soci.
Il cda approva
Nuovo capitolo della saga Twitter – Elon Musk, con l’imprenditore che sta cercando di portare a termine l’operazione di acquisto del suo social media preferito.
Ieri il consiglio di amministrazione di Twitter si è espresso all’unanimità a favore dell’offerta del Ceo di Tesla, raccomandando così la vendita ai soci in vista dell’Assemblea.
“Il Cda di Twitter ha stabilito all'unanimità che l'accordo di fusione è consigliabile e che la fusione e le altre operazioni previste dall'accordo di fusione sono eque, convenienti e nel migliore interesse di Twitter e dei suoi azionisti”, si legge nel documento approvato dal board.
Successivamente, la società informava la Securities and Exchange Commission (SEC) e faceva il passo necessario in vista dell’assemblea straordinaria, da convocare probabilmente entro la fine dell’estate per sottoporre l’operazione al giudizio dei soci, anche se l’accordo prevede una scadenza del 24 ottobre per portare a compimento l’operazione, riporta il DailyMail.
Le questioni irrisolte
Nel corso del Qatar Economic Forum, Musk affermava di volersi concentrare sulla “guida del prodotto” Twitter, al pari di quanto fatto con Tesla, senza diventarne per forza l’amministratore delegato.
L’operazione comporta per Musk il pagamento di 44 miliardi e sulla conclusione dell’affare ha parlato di “tre questioni irrisolte", da affrontare prima di completare l’acquisizione.
Parlando ad un evento organizzato da Bloomberg, Musk esprimeva la sua preoccupazione per gli account falsi presenti sulla piattaforma, chiedendo a Twitter l’accesso completo ai dati.
Dal social media hanno indicato una cifra inferiore al 5% degli utenti attivi, ma questi numeri sono stati ritenuti “poco credibili” dall’imprenditore.
Altro punto debole evidenziato riguarda la quota di debito necessaria per finanziare l’operazione, in quanto Musk si era impegnato a maggio per il pagamento di 33,5 miliardi di dollari in contanti, mentre il resto del finanziamento dovrebbe arrivare sotto forma di prestiti bancari.
Infine, il passaggio in assemblea potrebbe riservare sorprese, in quanto gli azionisti potrebbero non essere così convinti di passare la mano a Musk.
Pertanto, secondo l’imprenditore la strada da fare per acquisire Twitter è ancora lunga, ma molti hanno letto queste sue perplessità come un modo di allungare i tempi o ridurre le richieste della società, se non addirittura di tornare indietro rispetto ad un impegno che potrebbe rivelarsi troppo gravoso anche per l’uomo più ricco del mondo.
Un ripensamento minacciato già lo scorso 25 aprile, che però potrebbe costare una penale da un miliardo di dollari e forse anche azioni legali.
Andamento in borsa
Nel frattempo, il titolo Twitter ieri chiudeva con una crescita di quasi il 3%, a 38,91 dollari per azione, quota che permetterebbe agli investitori della società di intascare un profitto di circa 15 dollari rispetto ai prezzi di mercato per ogni azione che possiedono, visti i 54,20 dollari offerti.
Proprio sulle mosse di Musk, le azioni Twitter toccavano il picco annuale più alto del 2022, ma poi il titolo iniziava un continuo calo (+24%) dovuto alle incertezze dell’imprenditore, a cui si aggiungevano le vendite generalizzate di Wall Street.
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