Ue, dal 2035 solo auto elettriche. Ecco come approfittarne

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Il certificate di Vontobel con Isin DE000VV8Z3N6 offre un rendimento fino al 14,5% annuo, limita il rischio con due soli sottostanti, di cui uno, Renault, è volato del 41% dal livello iniziale, l’altro è Tesla, vicino al livello iniziale, e ha una delle barriere cedolari tra le più profonde sul mercato, cala fino al 35%, la barriera sul capitale è al 50%.


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Strada senza ritorno. Dal 2035, nella Ue, non potranno più essere immatricolate auto con motore endotermico. Quindi diesel o benzina. Ma anche le ibride. Potranno essere immatricolate solo auto a emissioni zero allo scarico. Ottima notizia per i titoli delle native elettriche, vedi Tesla.

Il percorso è segnato e, una transizione così veloce, peserà soprattutto sui produttori di auto tradizionali, che dovranno ammortizzare i “vecchi” impianti più velocemente. Ma promette anche di consegnare al comparto una marginalità più alta, almeno, una volta pagati gli investimenti, i modelli elettrici sulla carta offrono costi di produzione minori rispetto a quelli endotermici. Case come Renault, Stellantis, Volkswagen non cadono dalle nuvole, avrebbero certo preferito tempi più lunghi ma sono ben posizionate avendo programmato un portafoglio prodotti 100% elettrico nei prossimi anni.

Idea di investimento

Siamo andati a cercare una soluzione di investimento interessante sul comparto. Il certificate di Vontobel con Isin DE000VV8Z3N6 offre un rendimento fino al 14,5% annuo, limita il rischio a due soli sottostanti, di cui uno, Renault, è volato del 41% dal livello iniziale, l’altro è Tesla, vicino al livello iniziale, e ha una delle barriere cedolari tra le più profonde sul mercato: scende fino al 35% sul livello iniziale mentre la barriera sul capitale è al 50%.

Tradotto il certificate di Vontobel stacca cedole del 3,625% trimestrale (14,5% annuo) se nessuno dei due sottostanti crollerà del 65% in un anno e 8 mesi.

La tabella qui sotto mostra i livelli di riferimento del prodotto:

La soluzione di investimento che andremo ad analizzare non punta per forza a rialzi del titolo ma anzi stacca un flusso di premi elevato, 14,5% se Tesla non crolla del 65% e Renault del 75% in poco meno di due anni.

Le barriere dei premi con memoria sono, infatti, decrescenti del 5%, ogni trimestre, partono dal 70% del livello iniziale, alla prima data di valutazione e arrivano fino al 35% dell’ultima. Proprio grazie all’effetto memoria sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sia crollato del 65% dal livello iniziale, a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza.

Rimborso anticipato dal nono mese, la durata del certificate è di due anni e, a scadenza, il capitale nominale è protetto fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.

I sottostanti: Tesla

Tesla non è mai stata la nostra prima scelta, per via di multipli elevati e la concorrenza sull’elettrico che arriverà dai produttori di auto tradizionali. Ma tutto ha un prezzo. Il titolo è reduce da un forte saliscendi, prima da un crollo del 65% e poi da un forte recupero all’indomani di un’ottima trimestrale. Il risultato finale è un -31% dai 308 dollari del settembre 2022. Il titolo oggi passa di mano a 209 dollari, la metà di quei 400 dollari toccati a fine 2021.

La trimestrale ha cancellato tutte le accuse su Elon Musk, troppo distratto forse dal suo account Twitter. I numeri hanno fatto piazza pulita dei titoloni dei giornali. Il quarto trimestre di Tesla ha visto profitti per quasi 3,7 miliardi di dollari, in aumento del 59% rispetto a un anno prima, anche se leggermente sotto le stime di 3,8 miliardi. Oltre le previsioni l’utile adjusted per azione, arrivato a 1,19 dollari contro l’1,13 dollari del consensus, relativi a 24,32 miliardi di dollari di ricavi, oltre i 24,16 miliardi attesi e in crescita del 37% se paragonati al 2021 (17,72 miliardi). Nel 2022 la società ha consegnato 1,31 milioni di veicoli, un record assoluto per Tesla, mentre nell’ultimo trimestre le auto vendute sono state 405.278 e ne ha prodotte 439.701, sostenute soprattutto dall’avvio della produzione nelle sue nuove fabbriche di Austin (Texas) e nel Brandeburgo (Germania).

Tra gli altri punti positivi per la società di Elon Musk resta l’anticipo con cui Tesla risulta rispetto all’obiettivo di crescita a lungo termine del 50% per le consegne di 1,8 milioni di auto nel 2023.

Su 48 analisti intervistati da Bloomberg, 30 hanno un giudizio Buy (acquistare), 12 mantenere in portafoglio, 6 sell (vendere) con un target price a 202,8 dollari.

Il titolo quota certamente a multipli elevati ma il certificate rende se Tesla non crolla del 50%. E se dovessimo confrontare la barriera sul capitale a 107,35 dollari e quella delle cedole a 75,15 dollari con il target medio riportato da Bloomberg emerge che, secondo gli analisti, ci sono buoni margini di protezione.

Renault

Renault guadagna il 41% dal livello iniziale e la distanza dalla barriera cedolare è del 75%, dalla barriera sul capitale del 64,6%.

La società domani riporterà la trimestrale. Il consensus raccolto da Bloomberg stima un margine operativo al 5,34% a 2,46 miliardi di euro su un fatturato di 45,04 miliardi e una generazione di cassa operativa per il settore automotive di 1,76 miliardi. L’utile netto dovrebbe essere in rosso di 449,7 milioni.

Al di là dei numeri la forza del titolo è legata alla separazione delle attività sul settore elettrico, un'operazione che punta a valorizzare la divisione ai multipli a cui oggi trattano le native elettriche che sono decisamente superiori a quelli dei produttori di auto tradizionali.

Il consensus Bloomberg si divide in 12 buy (acquistare il titolo), 9 hold (tenere il titolo in portafoglio) e 1 sell (venderlo) con un prezzo obiettivo a 46,22 euro, su una barriera sul capitale a 15,236 euro e una finale sulle cedole a 10,665 euro.

Abbiamo descritto prima i sottostanti perché a nostro avviso il cuore del certificate rimane legato alla loro solidità, questa unita alla struttura del prodotto ci aiuta a capire qual è la soluzione di investimento proposta.

Di seguito, descriviamo le caratteristiche del prodotto per poi tirare le fila sulla tipologia di investimento.

Cedole annualizzate del 14,5% con barriera decrescente

Il certificate è stato emesso lo scorso 4 novembre 2022, a un valore nominale di 1.000 euro e oggi è scambiato sul mercato a 1010 euro. Le barriere cedolari partono dal 70% della prima osservazione, per scendere di scalini del 5% a trimestre, fino ad arrivare al 35%. Grazie all’effetto memoria sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sia crollato del 65% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza.

Il 4 maggio 2023, sarà la seconda data di osservazione del certificato, per il pagamento della cedola da 36,25 euro (3,625%). La condizione è che quel giorno nessuno dei due sottostanti accusi un ribasso superiore al 35% rispetto al Valore iniziale (barriera al 65%). All’appuntamento successivo del 4 agosto 2023 la barriera scenderà al 60%. E si prosegue così, con un calo di cinque punti percentuali, trimestre dopo trimestre, fino all’ultima data di osservazione del 4 novembre 2024, in cui la barriera sarà molto profonda, al 35%: il premio sarà pagato a condizione che né Renault né Tesla presentino ribassi superiori al 65% dal livello iniziale.

L’Effetto memoria

I premi sono protetti dall’Effetto memoria, per cui se a una certa data di osservazione uno dei sottostanti si dovesse trovare sotto la barriera la cedola non verrà pagata, ma non sarà persa. Il premio sarà accantonato e verrà pagato alla prima scadenza successiva in cui è rispettata la barriera. In questo modo per chi compra oggi il certificate la condizione per incassare tutte le cedole da 36,25 euro, per un flusso totale di circa il 29%.

Possibile il rimborso anticipato

A determinate condizioni il certificate potrà essere rimborsato in anticipo. A partire dalla data di osservazione del 4 agosto 2023 e in tutte le scadenze successive se entrambi i sottostanti quoteranno allo stesso livello o al di sopra del Valore iniziale scatterà il rimborso anticipato. L’investitore riceverà il 100% del valore nominale del certificate (1.000 euro), l’ultima cedola da 36,25 euro e le cedole eventualmente non pagate e accantonate per l’effetto memoria. L’investimento si chiude e nessuna cedola successiva sarà pagata.

Se già ad agosto il certificate andasse in rimborso anticipato, (ovvero nel caso in cui Tesla guadagnasse oltre il 2,2% che le manca per portarsi al livello iniziale), l’investitore incasserebbe due cedole da 36,25 euro e un rimborso a 1.000 euro ovvero 1.072.25 -1010 euro di acquisto ovvero 62,25 euro pari a un rendimento del 6,1% in meno di 6 mesi (poco più del 12% annualizzato).

Gli scenari alla scadenza

Alla scadenza finale del 4 novembre 2024, se il certificate non fosse stato rimborsato anticipatamente, potranno realizzarsi tre scenari.

Il primo, quello più favorevole, si avrà se nessuno dei due sottostanti registrerà un ribasso dal Valore iniziale superiore al 65%. L’investitore riceverà un rimborso pari al 100% del valore nominale del certificate (1.000 euro), l’ultima cedola da 36,25 euro e tutte le cedole eventualmente non pagate e accantonate per l’effetto memoria. L’investimento si chiuderà con un rendimento poco inferiore al 29%, perché oggi il prodotto si acquista poco sopra la pari.

Il secondo scenario è quello intermedio, in cui uno, o entrambi i sottostanti, dovessero registrare un ribasso dal Valore iniziale superiore al 50%, ma inferiore al 65%. In questa situazione significa che a scadenza, sarà trapassata la barriera sul capitale al 50%, per cui l’investitore riceverà un rimborso proporzionale alla performance del peggiore dei due sottostanti. Se, per esempio, Tesla dovesse risultare il sottostante con la performance peggiore, pari a un ribasso del 57%, il rimborso sarebbe pari al 43% del valore nominale del certificate, e quindi di 430 euro. Allo stesso tempo, però, non risulterebbe trapassata la barriera al 35% per le cedole, per cui l’investitore avrà incassato tutti i premi eventualmente non pagati e accantonati per l’effetto memoria. Quindi la perdita sul capitale sarebbe attutita da tutte le cedole incassate, da oggi 36,25 per 7 = 253,75 (una è già stata staccata).

Il terzo scenarioquello decisamente negativo, si avrà se anche uno solo dei due sottostanti dovesse finire sotto la barriera del 65%. In questo caso non saranno pagate né l’ultima cedola né i premi eventualmente non pagati e accantonati per l’effetto memoria. Il capitale sarà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. Se, per esempio, Tesla risultasse il sottostante con la performance peggiore, pari a un ribasso del 70%, il rimborso sarebbe pari al 30% del valore nominale del certificate, e quindi a 300 euro attenuata da eventuali premi staccati.

Idea di investimento

Dato il movimento dei sottostanti e dunque il forte apprezzamento di Renault, che allontana il titolo dai livelli di barriera, ci siamo concentrati più su Tesla. L’idea di investimento non è puntare su un rialzo del titolo, ma l’investimento rimane interessante se Tesla non crolla del 50%. Il prodotto può essere visto come una soluzione di switch to recovery per chi non si aspettava la forte correzione che è avvenuta sul titolo. Mi spiego meglio se si ha Tesla in portafoglio, o un altro certificate, e si è in rosso di circa il 28% questo certificate permette di recuperare tutto il terreno perso senza per forza puntare su un apprezzamento del sottostante.

Il prodotto è interessante per tutti coloro che credono che Tesla non perderà oltre il 50%.

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Idea di investimento
Possibile premio del 14,50% annuo con il certificate su Renault e Tesla
Sottostanti:
Tesla IncRenault SA
Rendimento p.a.
14,5%
Cedole
3,625% - €36,25
Memoria
si
Barriera Cedole
65%
ISIN
DE000VV8Z3N6
Emittente
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