UniCredit, ancora risultati record e guidance confermata

La banca milanese ha confermato le previsioni di utile netto per il 2025 dopo aver riportato una trimestrale superiore alle previsioni degli analisti.
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Risultati record per UniCredit
UniCredit ha conseguito “ancora una volta una serie di risultati record”. Con queste parole, il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, ha commentato i numeri del terzo trimestre della banca milanese diffusi questa mattina e che hanno superato le attese degli analisti.
La banca ha riportato ricavi netti per 6,1 miliardi, oltre le previsioni del consenso derivanti dai giudizi di 15 broker pubblicate l’8 ottobre scorso, pari a 6,025 miliardi. Migliori delle attese anche i costi operativi di 2,3 miliardi (attesi 2,347 miliardi) e l’utile netto di 2,6 miliardi (attesi 2,435 miliardi).
Sorprende in positivo anche il Cet-1 ratio, al 14,8% (dopo un impatto di 117 punti base dovuto al consolidamento a patrimonio netto della partecipazione del 26% in Commerzbank) contro attese degli analisti in media al 14,4%.
Il margine di interesse risulta in diminuzione del 5,4% su anno (-2,7% su trimestre), a 3,4 miliardi, mentre le commissioni e il risultato netto della gestione assicurativa sono cresciuti del 7,6% anno (+0,3% trimestre), trainati in parte da elevate commissioni su investimenti.
Sui nove mesi, l’utile netto sale al record della banca pari a 8,7 miliardi. “Questi risultati riflettono la disciplina nell’attuazione della nostra strategia, e ho fiducia nel fatto che continueremo a costruire valore sostenibile per tutti gli stakeholder”, spiega Orcel nella nota, aggiungendo che “con l’accelerazione della nostra strategia e con l’impiego del capitale in eccesso per creare valore, abbiamo migliorato la nostra traiettoria leader nel settore per utili e distribuzione agli azionisti”.
Il cda ha inoltre approvato la distribuzione di un acconto dividendo agli azionisti sui risultati del 2025 per un ammontare complessivo di 2,2 miliardi, equivalente ad un dividendo per azione di 1,4282 euro.
Titolo in calo
A Piazza Affari, però, l’accoglienza della Borsa di Milano è negativa: le azioni UniCredit cedono oltre il 2% nei primi dieci minuti di scambi, scendendo così a 61,65 euro.
A detta degli esperti di Websim Intermonte, i risultati della banca si sono rivelati migliori delle attese, ma con un "beat di qualità non alta", a causa di maggiori utili da trading e minori accantonamenti. Rating neutral e target price di 61 euro per azione da parte della sim.
Il titolo è arrivato all'appuntamento dei conti trimestrali con un guadagno del +63% da inizio anno, tra le migliori performance del Ftse Mib.
Secondo quanto emerge dall'analisi di 14 broker, ha un prezzo obiettivo medio di 70,23 euro, con il 64% di giudizi buy o equivalenti e il 36% di hold o equivalenti.
Guidance confermata
Alla luce dei risultati, “confermiamo la nostra guidance per un utile netto di circa 10,5 miliardi nel 2025 prima di ogni iniziativa manageriale per rafforzare ulteriormente i nostri risultati futuri, e siamo sulla buona strada per portare a termine il nostro migliore anno di sempre”, annunciava Orcel.
L'outlook rimane invariato, con un utile netto nel 2027 superiore a 11 miliardi, RoTE superiore al 20%, e crescita a doppia cifra di Eps e dividendo nel periodo 2024-27. La distribuzione totale è ribadita ad “almeno 9,5 miliardi, dei quali almeno 4,75 miliardi nella forma di dividendo in contanti. La tranche residua del riacquisto di azioni a valere sul 2024, pari a 1,8 miliardi, inizierà entro la fine di ottobre”.
Per il futuro, però, Orcel si è mostrato ottimista parlando nel corso di un’intervista alla Cnbc: “Pensiamo che rivedremo i target, probabilmente al rialzo, con i risultati di fine anno. Stiamo considerando di fare un numero di nuovi investimenti per accelerare la performance soprattutto di 2027 e 2028 e un po' del 2026”.
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