Unicredit, faro dei proxy adviser sulla remunerazione del Ceo


Glass Lewis e Iss hanno invitato gli azionisti a esprimere voto contrario alla politica di remunerazione dell’ad designato. Il compenso di Orcel dovrebbe attestarsi a 7,5 milioni di euro complessivi. L’assemblea generale è calendarizzata il 15 aprile. Nessuna risposta ufficiale da Unicredit, mentre il titolo viaggia in positivo a fine mattinata.


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Glass Lewis e Iss: no alla politica di remunerazione di Orcel

Unicredit attira le attenzioni dei proxy adviser in vista dell’assemblea generale del prossimo 15 aprile. Questa mattina Iss, influente proxy entrato nell’orbita di Deutsche Boerse dallo scorso autunno, ha raccomandato agli azionisti di respingere la politica di remunerazione del nuovo Ad di Gae Aulenti, Andrea Orcel, che dovrebbe attestarsi a 7,5 milioni di euro complessivi. Secondo quanto riporta Reuters che ha visionato il report di Iss, il compenso del nuovo amministratore delegato solleverebbe «preoccupazioni significative».

La decisione di Iss arriva a poche ore dall’annuncio del «no» alla remunerazione anche da parte di Glass Lewis, questa volta riportato dal Financial Times. Il proxy adviser sarebbe preoccupato dalla struttura della remunerazione del Ceo designato, che comprende un premio in azioni per il 2021 non collegato ai risultati e per la mancata indicazione del quantum complessivo per il manager.

Unicredit non commenta le decisioni

Non sono arrivati commenti dai piani alti di Piazza Gae Aulenti. Nei documenti resi pubblici in vista dell’assemblea si legge: «In linea con la Relazione sulla Politica di Gruppo 2021 in materia di remunerazione, il quadro retributivo dell’AD è basato su una remunerazione fissa definita tra la mediana di mercato e il quartile superiore del peer group Europeo di UniCredit».

UniCredit pubblicherà i dettagli sulla retribuzione di Orcel con la relazione sulle politiche di remunerazione 2021. Come sottolineato dai due proxy adviser, il banchiere arriverà a guadagnare fino a 7,5 milioni di euro all'anno, dato un premio variabile pari fino a due volte lo stipendio fisso di 2,5 milioni. Per il primo anno i 5 milioni della componente variabile sono svincolati dagli obiettivi raggiunti, mentre dal 2022, si applicherà «un mix di remunerazione a lungo e a breve termine basato sulla performance».

Alle 12 il titolo cresce dell’1,36% scambiato a 9,08 euro. Come riportato dalla Finestra sui Mercati di questa mattina, ieri Allianz ha portato la sua quota in Unicredit al 3,112% dal precedente 1,255% del 23 febbraio. L’operazione emerge dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti ed è  datata 22 marzo.

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