Unicredit non ferma la corsa dopo l’ok della BCE sul buyback

Resta positiva la performance di Unicredit a Piazza Affari nel giorno successivo all’autorizzazione della Banca centrale europea per il suo programma di riacquisto di azioni.

Il titolo della banca di Piazza Gae Aulenti guadagna un altro mezzo punto percentuale in apertura di seduta odierna, dopo aver chiuso ieri con un guadagno di oltre il 4%.

Con la crescita odierna, le azioni UCG arrivano a toccare un massimo di 17,30 euro, livello abbandonato a metà della scorsa settimana, mentre da inizio anno stanno guadagnando il 28%.

Ieri la banca ha annunciato di aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’istituto centrale europeo in relazione all’esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022, per un importo massimo di 3,343 miliardi di euro.

L’avvio del programma di buyback, al pari del dividendo per un massimo di 1.906.562.000 euro, dovranno ricevere l’approvazione da parte degli azionisti della banca in occasione dell’Assemblea degli azionisti convocata per il 31 marzo 2023. L’obiettivo di Unicredit resta quello di eseguire il riacquisto di azioni proprie in due tranche, la prima di circa 2,34 miliardi da avviare il prima possibile dopo l’approvazione dell’Assemblea degli azionisti, mentre la seconda tranche di circa 1,0 miliardo dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2023, poco dopo il completamento della prima tranche.

Alla base della decisione della BCE ci sono le informazioni finanziarie fornite da Unicredit, le quali evidenziavano “una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore”, spiega la banca nella nota, a cui si aggiunge la “consistenza della posizione di liquidità”, garantendo alla società di poter affrontare “scenari di stress da una posizione di forza”.

La valutazione effettuata dalla BCE ha preso in considerazione una traiettoria di capitale con ipotesi conservative e gli scenari macroeconomici aggiornati.

Per quanto riguarda la performance storica della banca, altro elemento valutato dall’istituto guidato da Christine Lagarde, i nuovi livelli di redditività, il nuovo run-rate di utile netto e la distribuzione agli azionisti, evidenziamo come la banca “può crescere ulteriormente e continuare a fornire risultati solidi per tutti gli stakeholder”, aggiungono da Unicredit.

La banca distribuirà agli azionisti per il 2022 una somma pari a 5,25 miliardi di euro, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente, e sottolinea “l’impegno a conseguire rendimenti significativi e sostenibili per gli azionisti, mantenendo al contempo un capitale robusto”.

Il Cet1 ratio, pro-forma per la distribuzione, risulta del 14,9% alla fine dello scorso anno e l’istituto prevede un ulteriore aumento durante il trimestre attualmente in corso.

La decisione di riacquistare azioni ha sorpreso gli analisti di WebSim, i quali ne prevedevano la sospensione nel 2023 “per tener conto dell’attuale tensione finanziaria sui mercati”.

“Il reinserimento del buyback nelle stime potrà avere un impatto positivo in termini di eps del +10% circa”, calcolano dalla sim.

Per quanto riguarda il Cet1 ratio, la stima di WebSim per fine 2023 era pari al 16,6% ovvero 15,5% incorporando il buyback, in linea con le indicazioni societarie del primo trimestre 2023 (maggiore del 14,9%)”, e dalla sim confermano il target price di 17,80 euro sul titolo Unicredit.