Utili trimestrali in forte calo per Peugeot ma risultati migliori delle attese
Peugeot ha visto crollare le vendite nel primo trimestre 2020 ma dalla casa automobilistica francesesi dicono pronti a ripartire dopo la fine dell'emergenza da coronavirus
Un trimestre migliore delle attese
La casa automobilistica francese Peugeot ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2020, segnalando un crollo del 15,6% delle vendite, anche se i 15,2 miliardi di euro ricavati ha superato le attese del consensus che si fermavano a 14,4 miliardi di euro.
Peugeot ha mantenuto il suo obiettivo per quanto riguarda il margine operativo adjusted medio al 4,5% per la divisione automobilistica nel periodo 2019 – 2021, unico target per il 2020 fornito al mercato in sede di comunicazione dei conti dello scorso anno.
La sola divisione automotive ha visto ricavi pari a 11,934 miliardi e una flessione del 15,7% rispetto ai primi tre mesi del 2019, mentre il forte calo dei volumi e del mix di paesi (-24,6%) è stato compensato dalle performance del mix di prodotti (+5,3%), del prezzo (+0,5%) e dalle vendite ai partner (+0,1%).
Per affrontare la crisi da coronavirus, la casa automobilistica ha “garantito liquidità e ridotto drasticamente i costi”, spiega il direttore finanziario Philippe de Rovira, e ora “il gruppo è completamente concentrato sul preparare la ripresa in un contesto economico caotico".
La società, infine, aveva già deciso nei giorni scorsi lo slittamento dell'assemblea al 25 giugno 2020, e annunciato che “un nuovo comunicato verrà pubblicato in un secondo momento per informare gli azionisti sui termini dell’assemblea e del pagamento del dividendo, tenendo conto del piano di fusione del Gruppo Fca/Psa annunciato lo scorso 18 dicembre 2019”.
Le previsioni sul settore automobilistico
Da Peugeot si attendono che il settore automobilistico crolli del 25% in Europa e in America Latina nel corso del 2020, mentre i cali potrebbero arrivare al 20% in Russia e in Cina al 10%.
Si tratta di una previsione nettamente al ribasso da parte della società francese, che nei mesi scorsi si attendeva una riduzione tra il 2% (Russia) e il 3% (Europa) per alcune aree, mentre per il continente sudamericano si attendeva un dato stabile.
Il Ceo di Vollkswagen, Ralf Brandstatter, si augura "che le vetture inizino a vendersi al più presto”, in quanto “cruciale per la ripresa della produzione". A tal fine, le case automobilistiche stanno pressando sui governi per ottenere finanziamenti per la ripresa delle loro attività, in quanto "un sostegno alle vendite contribuirebbe sensibilmente al miglioramento del clima", aggiungeva Brandstatter.
"Data l'importanza dell'industria automobilistica, un pacchetto di incentivi sarebbe positivo per tutti i produttori di automobili e sosterrebbe il mercato europeo complessivo dell'auto", sottolineano gli analisti di Banca Imi.
Vista tale importanza del settore, “con ogni probabilità sarà sostenuto dai governi e, proprio a causa della crisi, potrebbe beneficiare del venir meno degli incentivi alle auto elettriche e ibride", afferma Mario Cribari, partner e responsabile della strategia e ricerca di BlueStar Investment Managers Sa, società svizzera di asset management indipendente.
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